Il dato è emerso nell’illustrazione dell’assessore Matteo Marnati della parte del Defr sull’Ambiente, nella quinta Commissione presieduta da Angelo Dago.
Anche rispondendo ad una domanda di Silvana Accossato (Luv), sulla verifica dei risultati delle politiche ambientali e sulla eventuale rimodulazione degli interventi sulla qualità dell’aria, l’assessore ha rilevato l’importanza di “aggiornare il Piano, in attuazione del Decreto legge 121/2023, in modo da verificare le nuove tecnologie e rimodulandolo per diminuire l’impatto sociale di ogni misura. Privilegiamo le azioni incentivanti rispetto a quelle limitanti. Il nostro è un piano scientifico e non politico”. In generale, secondo Marnati “L’Ambiente ormai è un cappello sull’azione di governo perché tocca tutti gli ambiti in modo trasversale”.
Dopo l’illustrazione dell’assessore è intervenuto anche Alberto Preioni (Lega) affermando che “il Defr fotografa la volontà della Giunta regionale di agire in maniera strutturale e importante in materia ambientale”.
Tra i vari programmi c’è quello concernente i rifiuti che ha l’obiettivo di ridurne la produzione, incrementarne il riutilizzo e il riciclaggio e il recupero energetico, garantendo la sostenibilità ambientale ed economica del ciclo dei rifiuti: ha una dotazione finanziaria di quasi 3 milioni annui di finanziamenti regionali tra il 2024 e il 2026. Nel programma per tutelare e valorizzare le risorse idriche ogni anno vi sono quasi 3 milioni di fondi regionali ai quali si aggiungono 172 mila euro statali nel 2024 e 70 mila, rispettivamente, nel 2025 e 2026.