Mezzi pubblici ed essenziali, in Piemonte potranno circolare gli euro 3 e 4

È stata approvata in Consiglio regionale la legge che scongiura il rischio di fermare molti mezzi pubblici in Piemonte. La norma, infatti consente la circolazione costante dei veicoli euro 3 ed euro 4 che svolgono servizi essenziali per la collettività, compresi i mezzi per il trasporto pubblico locale. Questo, purché abbiano installato il dispositivo “move-in” e anche se non sono dotati di filtro anti particolato.

Il relatore Matteo Gagliasso (Lega) ha sottolineato “l’importanza del provvedimento che consente, soprattutto per i territori più disagiati, di avere servizi essenziali”, mentre l’altro relatore di maggioranza, Paolo Ruzzola (Fi), ritiene “fondamentale che anche i privati che gestiscono il servizio di trasporto pubblico locale si adeguino per garantire servizi pubblici efficienti e non inquinanti”.

Di diverso avviso il relatore di minoranza, Sean Sacco (M5s), per il quale “si garantisce una deroga alla circolazione dei mezzi ma senza un piano alternativo per risolvere il problema”. Sacco ha lamentato anche la perdita di credibilità della Regione per il cambiamento sulla questione del ‘move-in’ verso i cittadini che lo hanno installato, ai quali andrebbero restituiti i soldi”.

Nel dibattito è intervenuto Daniele Valle (Pd) che si domanda perché “con la deroga prevista dal ‘move-in’ gli autobus potranno circolare ma poi tra qualche mese saranno bloccati, chi si farà carico di una nuova deroga? Non si è fatta programmazione per sostituire i mezzi in questi anni”.

“Nessuno deve rimanere a piedi – ha affermato Giorgio Bertola (Ev) – o essere costretto a prendere un mezzo privato, tanto meno se euro 3 o 4. Manca una reale programmazione per i nuovi mezzi meno inquinanti”. Secondo Silvana Accossato (Luv), “questo provvedimento sul trasporto pubblico locale in deroga alle regole non è una soluzione, crea disparità con i cittadini che hanno dovuto rottamare l’auto”.

“Questo provvedimento nasce per evitare di lasciare i cittadini a piedi e gli autobus fermi – ha sottolineato Alberto Preioni (Lega), primo firmatario della Pdl -. Non possiamo sostituire in un attimo tutti gli autobus del Piemonte. Il Piano dell’aria, al contrario di quanto afferma l’opposizione, procede molto bene”.

Maurizio Marello (Pd) si domanda se “il provvedimento riguardi solo il trasporto pubblico locale o anche i bus turistici o di furgono per il trasporto di merci deperibili”.

L’assessore Marco Gabusi ha spiegato che “in questi anni c’è stato un piano per la sostituzione dei mezzi pubblici con altri meno inquinanti. Ma ci vuole tempo. Il piano regionale avrebbe voluto che i bus euro 3 ed euro 4 circolassero con il filtro antiparticolato ma non si possono installare perché prendono fuoco. I mezzi sono necessari per proseguire il servizio, anche se dovessero scattare i semafori ambientali nella Pianura Padana”.

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1 Comment

  1. Tutto bello e tutto giusto quello che dite… Ormai sono tutte misure tappa buchi!!.
    Com’è pensate che una classica famiglia normale.. Chi con Uno stipendio è chi fortunato 2 mensilità!! Si può permettere di cambiare l’automobile!!.. Ma chi ha 15/20 mila euro per una macchina!!. Ma siete Fuori di testa!!.
    Tutto questo disagio è Tutta colpa Vostra di Voi politici Menefreghisti che non avete mai fatto niente fino ad ora.. E avete sempre fatto fare quello che volevano alle Grandi Industrie e Aziende.. Per decenni anno inquinato con le loro produzioni.. E solo adesso aprite chi occhi!!
    E colpa del mio euro 4 tutto questo!!!!
    Ma siete Seri o cosa!!
    ALLORA Penso dico.. ..iniziate a controllare e modificare tutte quelle fabbriche non a norma in materia di inquinamento, tutti gli allevamenti,
    Tutti i riscaldamenti delle abitazioni in città e periferia, dove alcuni saranno da aggiornare!! Tutti i mezzi di trasporto Pubblici. Tutti i mezzi di lavoro.. Tutti i Tir… NAVI e Aerei.. E tutto quello che va a gasolio..
    E poi anche io Allora mi dovrò adeguare. Già perché è colpa del mio euro 4!!
    Ma Prima date il buon Esempio Voi..
    Non abbiamo lo stesso portafoglio vi ricordo illustri Lavoratori

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