Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
Le chiacchiere da bar del ministro Salvini sono fatte per accrescere l’allarme sulle intenzioni del governo in materia di sanità: voce Fini a ieri assente dalla manovra di bilancio. Si sta parlando della salute di milioni di italiani, almeno di tutti coloro che non possono permettersi cure e diagnostica nelle strutture private. Salvini ha smosso l’aria per dire che la sanità è prioritaria nella legge di bilancio. Bene: allora può dirci quanti in che località sono dislocati gli ospedali di comunità? Con quale personale medico e infermieristico saranno gestiti? Nella manovra si terrà in debito conto delle aree interne, quelle disagiate sul piano logistico e più lontane dall’ospedale?
Gli italiani che hanno ricevuto l’elemosina di Stato con la card da 300 euro, quanti mesi o anni dovranno aspettare per un elettrocardiogramma o per una Tac? Posso permettermi un suggerimento al ministro Schillaci e ai suoi colleghi di governo? Vadano una mattina, senza preavviso, a un pronto soccorso, e, senza farsi preannunciare da squilli di fanfara, vedano con i loro occhi in quale stato versa la sanità pubblica. Altro che taglio del cuneo fiscale e simili altre mance … alla sanità mancano 4 miliardi solo per avere lo stesso finanziamento dell’anno scorso. Molti di più né mancano se si vuole ripianare la spesa dell’emergenza Covid. Ultimo punto di domanda: il governo sta predisponendo il piano pandemico nazionale in vista di un autunno ricco di incognite sul Covid?
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