“No a colpire i ceti popolari e meno abbienti”
“E’ di tutta evidenza che una soluzione di mediazione politica andrà individuata dopo la dissennata scelta europea, in applicazione di una sentenza della Corte di giustizia dell’Ue, sul potenziale blocco dei diesel euro 5 in quanto veicoli più recenti a partire dal prossimo 15 settembre. Decisioni che, come quasi sempre capita, prescindono radicalmente dagli interessi, dalle istanze e dai problemi che coinvolgono centinaia di migliaia di persone. Di norma, ceti popolari, ceti meno abbienti e ceto medio impoverito. Ovvero tutti coloro, e sono la stragrande maggioranza dei cittadini torinesi e piemontesi, che non vivono nella torre dei privilegi e che non possono più sopportare sulla loro pelle i diktat ideologici che provengono dall’Europa.
Ora, in attesa di un eventuale soluzione ministeriale oppure legata all’installazione del cosiddetto ‘move-in’, è chiaro che non si possono colpire indiscriminatamente ed irresponsabilmente, e per l’ennesima volta, i pendolari, i lavoratori e tutte le persone che si recano quotidianamente a Torino per esercitare le proprio mansioni professionali.
Sotto questo versante, credo sia importante sottolineare ed evidenziare l’intervento del Ministro Pichetto Fratin che, di comune intesa con la Regione Piemonte, può sventare un pericolo che si scaraventa, come da copione, sempre solo e soltanto sui ceti meno abbienti. Una soluzione politica, questa sì, che può e deve aiutare i ceti popolari senza sacrificarli sull’altare di un settarismo ideologico e fondamentalista”.
Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.
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