Fassino, Meloni, immigrazione: un caos. E intanto a Torino l’erba cresce alta

Al nostro Piero (Fassino) nazionale  gli è partito l ‘embolo. Un po’ lo conosciamo e lo capiamo. Lui che lavora 18 ore al giorno non sopporta che si dica che il politico medio è un fancazzista e guadagna troppo. Ora tutti politici, tranne i pentastellati, criticano la diminuzione dei parlamentari perché molte volte le commissioni saltano per mancanza del numero legale, eppure per ben tre volte è passata con il voto di quei tutti. Con un’ altra conseguezenza: su 600 elettivi circa 100 sono tra di loro strettamente imparentati.
E come diceva il grande Leo Longanesi l’italiano tiene famiglia.
Abbiamo scoperto che l’unico che credeva nella lealtà di Matteo Renzi era Carlo Calenda. Cucciolo, ma l ‘ ingenuità il più delle volte è una colpa. Sicuramente nella vita e certamente in politica.
Salario minino garantito una chimera e sul Mef sono, siamo in alto mare.
E dove sono i blocchi navali? Dove chi voleva “sparare” agli immigrati clandestini? Sperano in una nuova vittoria di Trump. Che centra? Sovranismo a go-go e sono pure arrabbiati con la Meloni pappa e ciccia con gli ex odiati statunitensi. Piaccia o non piaccia nulla, ma proprio nulla di quello che avevano detto di fare è stato fatto oggi.
Non che nella nostra città le cose vadano per il meglio. Situazione della sanità fuori controllo. Meglio rimanere sani.
Assunzioni in Municipio? Annunciate e poco realizzate. Ma ecco la genialità: affidare la pulizia del verde cittadino alla Protezione civile. Ma stiamo scherzando ? No, è un modo per aggirare i bandi di gara, del resto regolarmente andati deserti con la conseguenza che l’erba continua a crescere.
Dunque? Semplice,  la protezione civile darà il lavoro alle cooperative già operanti, sempre che verranno risolti due problemi. Quanti soldi sono disponibili e trovare il personale.
Imprese ardue visto che soldi non ci sono ed il personale attuale è oberato di lavoro.
Sintesi: caos anche sul verde pubblico.
Sorge spontanea una domanda; utilizzare le persone ospitate in comunità o centri accoglienza? Risposta : assolutamente no.
Prima dobbiamo capire chi sono e da dove arrivano. Tempo medio tre anni.
Povera Italia. E sull’immigrazione un ultimo dettaglio. Arrivano oltre 100 immigrati alla settimana. Le Prefetture non sanno dove metterli. Saltano anche qui i bandi come noccioline. Addirittura qualcuno ha ipotizzato di utilizzare capannoni in disuso. Immaginate le conseguenze? CAOS allo stato puro.
Così da Piero Fassino, passando dalla Meloni ed arrivando alla cosiddetta politica dell’accoglienza, non ci rimane che piangere.
Povera Italia. Povera Torino.

PATRIZIO TOSETTO

 

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