Gioie musicali nella corte del cielo8 – 22 luglio 2023
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Nella foto: il Palazzo Reale di Torino (foto ©Andrea Guermani per i Musei Reali)
Dall’8 al 22 luglio, a conclusione della Stagione 2023, il Teatro Regio presenta Passaggi d’Estate: otto concerti con l’Orchestra, i Solisti del Regio Ensemble e il Coro di voci bianche del Teatro Regio; l’ambientazione è tra le più suggestive della città, la Corte d’Onore di Palazzo Reale. Passaggi d’Estate si realizza in collaborazione con i Musei Reali di Torino. Tutti i concerti avranno inizio alle ore 21 e non prevedono intervallo. Per una passeggiata esclusiva e un aperitivo prima dello spettacolo, sarà possibile accedere al Giardino Ducale e al Caffè Reale a partire dalle ore 20, grazie all’apertura straordinaria riservata ai possessori del biglietto per il concerto.
Il Sovrintendente Mathieu Jouvin dichiara: «Ringrazio i Musei Reali di Torino e la Direttrice Enrica Pagella per questa collaborazione che rinsalda il legame tra le nostre due istituzioni, già legate da un protocollo d’intesa che ha dato vita a splendidi lavori. Ricordo il più recente contributo: la realizzazione della raggiera sull’altare della Cappella della Sindone. Passaggi d’Estate rappresenta la naturale prosecuzione della Stagione 2023, che si conclude con Madama Butterfly di Giacomo Puccini (dal 13 al 27 giugno) e, in attesa della nuova Stagione 2023-2024, ci dedichiamo un mese di musica, con giovani interpreti, la nostra Orchestra e una scelta di programmi musicali che si sposano perfettamente al gusto e all’architettura del Palazzo Reale e della sua Corte d’Onore, uno dei luoghi più affascinanti ed evocativi della città. Otto concerti pensati per un pubblico variegato, che potranno incuriosire sia i cittadini torinesi sia i turisti che sempre più numerosi affollano la nostra città, e con un’attenzione particolare agli under 30, cui è dedicato un biglietto a € 10. Proseguiamo nella direzione di una sempre maggiore apertura agli spettatori di domani, che fin dall’inizio della Stagione in corso, in particolare con le Anteprime Giovani, hanno scoperto il Regio con partecipazione entusiasta. L’invito rivolto a tutti è concedersi il piacere della musica dal vivo in un luogo dove ri-trovarsi, condividere pause di riflessione e di svago, confrontarsi e ascoltare».
La Direttrice Enrica Pagella sostiene: «La rassegna Passaggi d’Estate conferma l’intesa tra i Musei Reali e il Teatro Regio, una collaborazione avviata con i Laboratori Artistici nel 2021 per attività di valorizzazione nella Cappella della Sindone, proseguita nel 2022 con la mostra Splendori della tavola, i Concerti d’Autunno e l’esibizione del Coro delle voci bianche per le festività natalizie. Ospitare nuovamente le formazioni musicali del Teatro Regio offre ai Musei Reali la possibilità di aprirsi alla cittadinanza e a nuovi pubblici, riportando la musica nella Corte d’Onore del primo Palazzo Reale dell’Italia unita, in un contesto storico di grande fascino e raffinatezza».
«Ho messo a punto un programma classico, che ben si sposa con l’estetica e la natura del luogo che ci ospita – afferma il Direttore artistico Cristiano Sandri – ho pensato di proporre brani godibili, piacevoli e raffinati, per un pubblico non necessariamente di specialisti, e capaci di mettere in risalto le qualità delle compagini artistiche del Regio. Sono molto soddisfatto dell’ottima prova che ha dato il Regio Ensemble e quindi sono contento di poter offrire loro l’opportunità di essere protagonisti della nostra programmazione estiva. Questi giovani artisti, provenienti da tutto il mondo, hanno partecipato con impegno alla Stagione 2023, dando prova di bravura e crescita; ora finalmente il pubblico potrà ascoltarli insieme. Fa parte del Regio Ensemble il maestro Riccardo Bisatti, che dirigerà tutti i concerti con la nostra Orchestra. Abbiamo accolto con gioia la notizia di pochi giorni fa: Fortune Italia ha inserito il giovanissimo direttore nella lista dei “40under40” più influenti della cultura italiana. Siamo fieri di questo riconoscimento che conferma, ancor di più, un talento e una sensibilità artistica fioriti proprio al Regio, e riteniamo giusto dargli la possibilità di esibirsi con l’Orchestra del Teatro, che con lui ha sviluppato una profonda sintonia. Dedichiamo anche un appuntamento speciale con il Coro di voci bianche, nostro fiore all’occhiello. Infine presentiamo un nuovo membro del Regio Ensemble, il giovanissimo tenore sudafricano Lulama Taifasi, che si è formato all’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino».
Il pianista e direttore d’orchestra Riccardo Bisatti commenta: «Sono molto emozionato e onorato di poter dirigere tre concerti con la straordinaria Orchestra del Teatro Regio di Torino. Saranno proposti tre programmi incentrati sul Classicismo Viennese, con una parentesi schubertiana. Nel primo concerto spicca una delle ultime sinfonie di Mozart, la conosciutissima Sinfonia “Haffner”, posta a confronto con il Divertimento in re maggiore KV251, brano meno conosciuto ma di grande bellezza. Apre il programma la celebre ouverture dell’opera Così fan tutte, capolavoro operistico della trilogia dapontiana. La Sinfonia n. 7 D729 di Schubert, completata dallo scrupoloso e attento lavoro del compositore e direttore d’orchestra Brian Newbould, domina il secondo appuntamento. È l’occasione per riportare in vita una composizione schubertiana incompiuta. Infine, l’Ouverture dalla Clemenza di Tito di Mozart e la Serenata KV100, sempre del salisburghese. Nell’ultima serata, il pubblico avrà l’occasione di ascoltare tutti e tre i musicisti insieme. Il concerto si aprirà infatti con la famosissima Ouverture dalle Nozze di Figaro di Mozart; seguirà la Sinfonia n. 88 di Haydn, meraviglia del grande compositore in cui spicca il vorticoso movimento Rondò finale e infine si chiuderà con la Sinfonia n. 2 di Beethoven, anello di congiunzione tra i lavori giovanili e quelli sinfonici. Il pubblico potrà quindi percorrere un viaggio tra eterni capolavori della musica».
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Nella foto: Mathieu Jouvin, Stefano Lo Russo e Cristiano Sandri durante la presentazione a Palazzo Reale
Sabato 8 luglio si inaugura con un recital dei Solisti del Regio Ensemble: Irina Bogdanova e Amélie Hois (soprani), Ksenia Chubunova (mezzosoprano), Lulama Taifasi (tenore) e Rocco Lia (basso), accompagnati al pianoforte dal maestro Giannandrea Agnoletto. Il programma, omaggio alla grande musica italiana dell’800, presenta capolavori di Vincenzo Bellini, Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi, una selezione di arie d’opera che, per limpida bellezza e forza espressiva, sono impresse, tutte, nella storia della musica come esempi di belcanto. Amori teneri e contrastati, amori che vincono, ma anche amanti straziati di dolore e di malinconico ricordo, per una serata in crescendo emotivo. Domenica 9 luglio il maestro Claudio Fenoglio, direttore e solista al pianoforte, conduce il Coro di voci bianche del Teatro Regio e i Solisti del Regio Ensemble Irina Bogdanova (soprano) e Ksenia Chubunova (mezzosoprano) in un nutritissimo programma che ci permetterà di incontrare generi e stili diversi, composizioni sacre e profane, con musica di autori del passato e brani di compositori contemporanei. Ascolteremo brani di Gioachino Rossini, Gabriel Fauré, Felix Mendelssohn-Bartholdy, Xabier Sarasola, Sergej Rachmaninov, Dmitrij Šostakovič, Leonard Bernstein, Andrew Lloyd Webber, John Rutter, Jacques Offenbach, Giacomo Puccini, Georges Bizet. Questo concerto sarà un’occasione preziosa per ascoltare il Coro dei piccoli e apprezzarne il lavoro e l’eccellente preparazione raggiunti, sempre nella convinzione che il canto corale sia un gioco di squadra, un modo di crescere insieme e di arricchire la propria vita per affrontare insieme sfide e paure.
Martedì 11 luglio Riccardo Bisatti sale sul podio dell’Orchestra del Regio per dirigere un concerto tutto mozartiano. Il programma si apre con l’Ouverture da Così fan tutte, il capolavoro della piena maturità composto tra il 1789 e il 1790 dal genio salisburghese; si prosegue con il Divertimento in re maggiore KV 251, che Mozart scrisse nel luglio 1776 per il compleanno della sorella Nannerl che amava i ritmi brillanti, arguti e leggeri; tutto scorre infatti con levità ed eleganza fino alla chiusura, con una Marcia “alla Francese”, detta in tal modo per il particolare carattere del ritmo, molto marcato e meno cantabile della maggior parte dei temi di marcia composti in precedenza da Mozart. Infine, la Sinfonia “Haffner” KV 385, rappresentata per la prima volta nel marzo 1783 a Vienna, che fu commissionata dagli Haffner, un’importante famiglia di Salisburgo, in occasione del conferimento del titolo nobiliare “von Imbachhausen” a Sigmund Haffner.
Il concerto si realizza con il sostegno di Banca Patrimoni Sella & C., nuovo Socio Sostenitore del Teatro Regio. Dichiara l’Amministratore delegato Federico Sella: «Arte e cultura sono un presidio fondamentale per una società sostenibile, e chiunque sia impegnato nella loro valorizzazione offre un contributo importante. Per questo motivo, è naturale e coerente che Banca Patrimoni Sella sostenga un’istituzione culturale come il Teatro Regio di Torino radicata nella storia del territorio e nel suo vissuto quotidiano».
Sabato 15 e domenica 16 luglio il maestro Bisatti dirige l’Orchestra in un programma altrettanto piacevole, dove protagonisti sono Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Schubert: del primo ascolteremo l’Ouverture da La clemenza di Tito e la Serenata KV100; del secondo la Settima Sinfonia. «Noi ammiriamo Mozart – scrisse Luigi Magnani – anche per avere egli trovato per il Tito una musica come quella del Don Giovanni e di Così fan tutte, una musica come quella del Figaro, bensì una musica diversa, adeguata al genere e al testo che gli furono imposti, ispirata all’ideale di classicità, che riviveva in lui per rispondere a una sua nuova esigenza di un’arte più semplice, spoglia e severa, espressione diretta del suo animo distaccato dalla terra, contristato e deluso» («Lo spettatore musicale», Luigi Magnani, 1966). Questo spirito classico è la chiave con cui bisogna entrare nel mondo della Clemenza di Tito, che si manifesta sin dall’Ouverture, aperta da solenni unisoni intervallati da lunghe pause, per poi svilupparsi attraverso un concitato primo tema, un secondo tema di dolce cantabilità e un terzo in tempo fugato. Il brano riflette il clima nobilmente eroico tipico dell’opera seria di stampo settecentesco.
Martedì 18 luglio i solisti del Regio Ensemble, accompagnati al pianoforte dal maestro Giulio Laguzzi, si misureranno con un programma dal sapore mitteleuropeo, godibile, di forte impatto e con slanci ricercati. Irina Bogdanova e Amélie Hois (soprani), Ksenia Chubunova (mezzosoprano), Lulama Taifasi (tenore) e Rocco Lia (basso) su musiche di Georg Friedrich Händel, Charles Gounod, Fromental Halévy, Johann Strauss figlio, Camille Saint-Saëns, Wolfgang Amadeus Mozart, Pëtr Il’ič Čajkovskij, Franz Lehár: arie indimenticabili da Messiah a Faust, da Die Fledermaus alla Dama di picche.
Giovedì 20 e sabato 22 luglio Riccardo Bisatti sale sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio per il gran finale: in programma l’Ouverture da Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, la Sinfonia in sol maggiore n. 88 di Joseph Haydn e la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 di Ludwig van Beethoven. Composta dopo la stesura dell’intera partitura, l’Ouverture sembra ispirata, come notato da Otto Jahn, uno dei primi biografi di Mozart, al sottotitolo della commedia francese La folle journée; è infatti una pagina brillante, garbata, raffinata e con un tocco di ironia, che introduce perfettamente il vortice degli eventi. La Sinfonia in sol maggiore è una delle più famose opere di Joseph Haydn: in essa mostra tutta la sua maestria, dallo spumeggiante tema iniziale alla brillantissima coda. Si dice che Johannes Brahms, dopo aver sentito il secondo movimento (lento), avesse osservato: «Voglio che la mia Nona Sinfonia suoni come questo». Composta tra il 1800 e il 1802, la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 di Beethoven risente degli influssi della tradizione, soprattutto di Haydn e di Mozart; emana energia e serenità, nonostante nasca in uno dei momenti più dolorosi della vita del compositore, quando l’acutizzarsi della sua sordità lo portò a maturare la decisione di abbandonare la carriera concertistica, e il rifiuto della contessina Giulietta Guicciardi lo avesse deluso sentimentalmente. L’autorevole «Allgemeine Musikalische Zeitung», dopo una esecuzione del 1805 si espresse così: «Il Finale è troppo bizzarro, selvaggio e rumoroso. Ma ciò è compensato dalla potenza del genio che in quest’opera colossale si palesa nella ricchezza dei pensieri nuovi, nel trattamento del tutto originale e nella profondità della dottrina». |
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