“Media-mente falso”

La galleria Spazio 44 ospita nei suoi spazi torinesi di via Maria Vittoria 44 l’arte di Akira Zakamoto e le sue notizie pop.

 

Si inaugura venerdì 9 giugno prossimo la mostra dedicata dalla galleria Spazio 44 all’artista Akira Zakamoto dal titolo “Media-mente falso”.

L’artista, all’anagrafe Luca Motolese, racconta episodi e fatti di cronaca degli ultimi ottant’anni,  tra grandi titoli  giornalistici e disegni di personaggi che sono entrati nella storia, da quelli fumettistici, come Doraemon  a Tiger Man, fino a quelli reali di Mussolini e Gagarin.

Akira Zakamoto reinterpreta le prime pagine dei giornali di tutto il mondo degli ultimi ottanta anni  rispolverando tempi di guerra e sogni di pace, obiettivi di informazione e parti di nebulizzazione.

Riscrive la grande Storia armato di colori e pennelli, attraverso le piccole storie, perpetuando massacri collettivi e colpe personali in stile pop.

La mostra, il cui vernissage è in programma  alle 18.30 di venerdì 9 giugno, sarà  visitabile fino a venerdì 23 giugno prossimo presso la galleria Spazio 44 di Torino, in via Maria Vittoria 44.

Sono circa trenta le opere in mostra,  attraverso le quali l’artista racconta episodi e fatti di Cronaca che isno entrati nella cultura mondiale, da quelli fumettistico come Wonder Woman e Tiger Man, a quelli storici, come Benito Mussolini e l’astronauta Jurij Gagarin.

Nei quadri di Zakamoto le pagine dei giornali fungono da tela inedita e riportano la Grande Storia.  Principale arma delle sue opere l’ironia, che talvolta si apre al cinismo. L’artista propone un caleidoscopio di immagini fantastiche e realistiche,  riflesse nello specchio deformato dell’informazione del Novecento. Qui i disegni rimandano al testo e il testo ai disegni. I colori sono pochi, ben studiati, i box pubblicitari si integrano perfettamente nella struttura dell’opera.

Tra i numerosi fatti di cronaca che l’artista ripropone figurano l’assalto ai convogli anglosassoni nel Canale di Sicilia, le rivelazioni su Gagarin, l’arrivo a Munich delle truppe americane,  il pranzo che Mussolini offrì  in onore dei rappresentanti della Germania e del Giappone, l’attacco aereo a Pearl Harbour, la resa senza condizioni dell’Armata greca dell’Epiro e della Macedonia.

“Nel giornale di ieri – spiega Akira Zakamoto – la menzogna è  il sistema di riferimento . Si parla di ciò che si spera sia successo in una continua manipolazione avanti e indietro nel tempo.  Se tutti mentono le menzogne non si trasformano in realtà, ma la pratica della mistificazione diventa di fatto accettata come sistema. Osservo le immagini del futuro immaginato attraverso specchi deformanti che mettono in luce gli oltre ottanta anni di cosiddetta “pace”.

L’artista ha tracciato anche una biografia poetica di sé: “Akira Zakamoto, nato amato. Ha un amico immaginario che compie grandi imprese,  detto Luca Motolese. Dipinge  e inventa cose futili.  Sulla spiaggia vino e mitili. Legge tanto e scrive poco. Morirà prima o dopo”.

MARA MARTELLOTTA

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