Sequestrati 2 milioni e mezzo di euro appartenenti a cinque soggetti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca dei beni è stato emesso dal Tribunale di Torino – sezione misure di prevenzione su proposta congiunta del Questore della Provincia di Torino e del Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino.
L’indagine di carattere patrimoniale svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine di Torino trae origine da una complessa attività investigativa della locale Squadra Mobile volta al contrasto del crimine organizzato e del traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Il gruppo criminale organizzato, diretto da un noto trafficante di origini calabresi recentemente arrestato dopo una lunga latitanza, disponeva di specifiche strutture immobiliari in cui depositare la sostanza stupefacente in giacenza, nonché di numerosi mezzi (autovetture e furgoni) dotati di doppi fondi con congegni di apertura mediante sofisticati meccanismi elettronici, utilizzati per la consegna dei narcotici. Le comunicazioni tra i sodali avvenivano esclusivamente attraverso telefoni “criptati”, acquistati all’estero e dotati di tecnologia tesa ad eludere le intercettazioni.
L’indagine patrimoniale ha consentito di sequestrare ingenti somme di denaro ricavate dal traffico di droga, in parte abilmente occultate e suddivise in banconote di vario taglio per oltre 1 milione e mezzo di euro e in parte già reinvestite in beni di lusso quali orologi di pregio, autovetture, immobili.
Il sequestro, eseguito in diversi comuni della provincia di Torino e Biella, ha riguardato 2 immobili ubicati nei comuni di Moncalieri e Torino, 2 autovetture, numerosi orologi di marca Rolex, denaro contante rapporti bancari e polizze assicurative per una somma complessiva di oltre 2 milioni e mezzo di euro.
Nei confronti di tutti i soggetti destinatari del sequestro di beni è stata avanzata anche la richiesta di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di dimora.
Il provvedimento eseguito conferma l’importanza che rivestono, nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, le misure di prevenzione patrimoniali, capaci di sottrarre i patrimoni illecitamente accumulati.
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