L’amicizia con Marco Pannella e l’approccio libero dall’omologazione culturale che affligge la nostra società sono i tratti distintivi di Alda Croce emersi questa mattina negli interventi che hanno salutato l’iniziativa della Città di Torino con l’intitolazione del giardino di piazza Adriano attigua via Frejus.
Pier Franco Quaglieni ha tributato un omaggio personale alla figlia di Benedetto Croce nelle pagine dei quotidiani La Stampa e Repubblica dove pagine intere appannaggio del Centro Pannunzio hanno annunciato nei giorni scorsi la cerimonia (Alda Croce fu presidente del Pannunzio dal 1997 al 2004).
Una libertà di pensiero riconosciuta trasversalmente la condusse lungo un tragitto esistenziale variegato: scrittrice – Quaglieni ha citato la biografia di Francesco De Sanctis; la nipote Marta Herling le pubblicazioni sulla poesia spagnola, con particolare riguardo a Lope de Vega -; intellettuale – fu curatrice editoriale della grande biblioteca paterna e lavorò nel consiglio dell’Istituto italiano per gli studi storici promuovendo la cultura storica nazionale.
L’ampiezza degli orizzonti culturali la resero protagonista poliedrica di battaglie in difesa dell’ambiente e del paesaggio – la targa nel giardino lo evidenzia – a salvaguardia dei beni culturali e della tutela degli animali. Nata a Torino nel primo dopoguerra scomparve a Napoli nel 2009 e oggi ‘al termine di un lunga vigilia di preparazione la nostra città ricorda una protagonista della vita culturale italiana che non ho avuto la fortuna di conoscere di persona” ha detto con il rimpianto di una mancanza la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo che ha rappresentato l’Amministrazione comunale in piazza Adriano.
Nella fotografia: Lo scoprimento della targa. Da sinistra, Maria Grazia Grippo, Giampiero Leo, Pier Franco Quaglieni e Marta Herling
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