Il caffè sospeso, tradizione e solidarietà

Non si hanno notizie certe di come sia nata questa azione gentile e solidale, questo semplice gesto di amicizia e calore nei confronti dell’umanità, quel che è certo invece è che il suo valore attualissimo è riconosciuto e adottato in diverse parti del mondo

Lo scrittore Riccardo Pazzaglia scriveva di una tradizione che nasceva a Napoli tra amici generosi che al momento del conto pagavano un doppio caffè, pur avendone consumato uno solo,  dicendo al barista di tenere il secondo in sospeso, magari per chi non poteva permetterselo.

Luciano De Crescenzo gli ha dedicato persino  un libro dove racconta di questa usanza partenopea, che è anche una filosofia di vita. “Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo”. “E’ come offrire un caffè al resto del mondo” scriveva.

In ogni caso, trascurando i particolari sulla sua origine, il caffè sospeso  è sicuramente una bella manifestazione di solidarietà, con paternità tutta italiana, che, benché abbia il vestito di una piccola azione, è un forte simbolo di altruismo, di speranza e di sostegnosociale. Come abbiamo visto in precedenza, parlando per esempio di problematiche significative come il degrado urbano, affrontare tematiche importanti partendo da ciò che ci appartiene o aiutando chi vediamo in difficoltà proprio con i nostri occhi è una maniera concreta ed efficace per combattere quei problemi che spesso ci sembrano troppo grandi e lontani per essere trattati.

Passeggiando per le vie della nostra bella città, come in giro per tutta la nostra penisola, è consueto, entrando nei locali o passandoci semplicemente davanti, vedere contenitori dedicati a questo caffè solidale ed essere complici di questa azione benevola è facilissimo, basta lasciare qualche moneta e andare via, anonimamente responsabili di una bella opera.

Il 10 dicembre , grazie alla Rete del Caffè Sospeso che la promuove , è la giornata del  ‘O cafè suspiso, che nasce con l’obiettivo di estendere il più possibile questa bella consuetudine che è felicemente in uso anche in altri paesi come la Spagna, il Canada, la Francia, la Bulgaria, la Finlandia, la Russia, il Belgio e l’Argentina.

A noi che conduciamo una vita normale, dove il significato di normalità assume sempre più quello di straordinarietà, compiere una azione così piccola non costa nulla, per coloro che la ricevono invece, soprattutto se le loro possibilità sono scarse e la loro vita difficile, diventa un dono importante che può cambiare una giornata buia in una con po’ di fiducia in più nel genere umano.

 

Maria La Barbera

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