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Ernesto Schiaparelli, Fissolo: la storia che dobbiamo tutelare

Figura decisiva per gli studi egittologici, a Ernesto Schiaparelli è intitolato un giardino la cui manutenzione scarseggia da anni; il risultato è un luogo degradato che merita più attenzione e interventi.

Quindi, una mia interpellanza per chiedere una maggiore attenzione al nome di un personaggio che ha dato, sul piano culturale e filantropico, un contributo di grande valore alla Città di Torino e allo Stato Italiano.

Se da molto tempo Torino è fiore all’occhiello per l’egittologia, con il Museo Egizio che continua il suo eccellente percorso, non dobbiamo dimenticarci di chi, in passato, ha contribuito in maniera decisiva al patrimonio culturale dello stesso Museo, portando reperti per circa tre quarti della sua attuale collezione.
Ernesto Schiaparelli è stato uno dei massimi egittologi a livello internazionale e a lui, nel 2017, su richiesta dell’Accademia delle Scienze di Torino, la Città ha intitolato un giardino compreso tra le vie Macerata, Dronero, Caserta e Savigliano, nella circoscrizione 4.
Purtroppo le attuali condizioni di degrado e incuria in cui versa il giardino stridono con l’importanza di tale contributo e con il profilo di tale personaggio.
Il conteggio delle situazioni a cui porre attenzione, in così pochi metri quadri, è impietoso: elettrosaldature raffazzonate per accedere a dei box inutilizzati da anni, sporcizia accumulata sui vani scale, la statua centrale vandalizzata da scritte spray e mai ripulita, finti alberi pensati per essere strutture di sostegno per piante rampicanti, in modo da accogliere con la loro ombra chi avesse voluto sedersi sulle panchine, ma su cui nessuno si è mai preoccupato di aggiungere l’elemento primario, il verde.
Questa situazione di degrado riduce la fruibilità del giardino per tutta la cittadinanza ma in particolar modo per gli alunni e le alunne della Scuola di Infanzia “Bovetti” che potrebbero, invece, trascorrere qualche ora all’aperto in un giardino pubblico intitolato a una figura così prestigiosa.
Come Città di Torino possiamo e dobbiamo fare di più. Con la mia interpellanza ho chiesto se siano previsti interventi tali da riportare il giardino in condizioni adeguate al prestigio dello studioso e benefattore che si vuole ricordare e onorare e se sia prevista la calendarizzazione dell’inaugurazione di questa area verde.

Breve biografia di Ernesto Schiaparelli:
Laureatosi in Lettere a Torino e specializzatosi all’Ecole pratique des hautes études della Sorbona, dopo aver diretto la sezione egizia del Museo archeologico di Firenze dal 1881 al 1893, nel 1908 fu nominato soprintendente agli Scavi del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Dal 1894 al 1928 fu direttore del Museo delle Antichità di Torino e diresse la Missione Archeologica Italiana (M.A.I.) per diciassette anni fino al 1920. Attraverso dodici campagne di scavo in Egitto ha permesso di portare a Torino oltre 20.000 reperti di eccezionale valore scientifico e museale, provenienti dai siti di Eliopoli, Giza, Ashmunein, Assiut, Hammamia, Quau el Khebir, Deir el Medina, Valle delle Regine e Assuan. In questo modo, furono colmate numerose lacune della collezione Drovetti, che costituiva, in precedenza, il più importante nucleo di reperti della collezione torinese. Tra le sue scoperte merita di essere segnalata la tomba dell’architetto Kha e della consorte Merit, il cui ricco corredo, conservato intatto, rappresenta una delle maggiori attrazioni del Museo Egizio. Un’altra scoperta di rilievo avvenne nel 1904 con il ritrovamento della tomba della regina Nefertari, moglie di Ramesses II, che conservava quasi intatta la decorazione interna. È stato anche presidente della Commissione archeologica italiana in Egitto. Fu autore di numerose pubblicazioni, tra le quali “Del sentimento religioso degli antichi egiziani secondo i monumenti” e “Il libro dei funerali degli antichi egiziani”. Dal 1924 al 1928 fu Senatore del Regno d’Italia. Nel 1886 fondò l’Associazione Nazionale per Soccorrere i Missionari Italiani (A.N.S.M.I.), ancora operante nel campo della gestione con personale religioso di case di riposo, orfanotrofi, scuole e ospedali in molte nazioni europee; Ernesto Schiaparelli diede, insieme a Giulio Farina che ne continuò il lavoro dopo la sua morte, un contributo essenziale al patrimonio culturale del Museo Egizio, portando reperti per circa tre quarti dell’attuale collezione del Museo.

Simone Fissolo
Capogruppo dei Moderati
Comune di Torino

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