Tanti primati nel 2022 per lo Stabile

Massimi storici per recite prodotte, alzate di sipario e ricavi delle vendite e delle prestazioni.
Raddoppiano i ricavi al botteghino, balzo degli spettatori in sede e tournée.
Sette premi della critica.

Nonostante la congiuntura incerta e critica determinata da fattori esterni di condizionamento particolarmente sfavorevoli per lo spettacolo dal vivo – la persistenza del Covid, i venti di guerra, l’impennata dell’inflazione, la crisi energetica e il quadro normativo transitorio – nel 2022 il Teatro Stabile di Torino ha registrato segnali molto promettenti, con risultati mai raggiunti nella sua storia per alzate di sipario, recite prodotte e coprodotte, ricavi delle vendite e delle prestazioni, recite e presenze in tournée, incassi al botteghino, premi della critica.

Produzione e programmazione. Nel 2022 le alzate di sipario in sede e in tournée, tra spettacoli di prosa e danza, prodotti e ospitati, sono state n. 805, un record storico, in aumento dell’82% rispetto alle n. 443 del 2021. Le sole recite di produzione sono state n. 524, anche in questo caso un dato mai raggiunto prima, in crescita dell’86% rispetto all’anno precedente, con un notevole impatto sull’occupazione degli artisti e delle maestranze. In sede le recite sono state n. 626, di cui n. 594 di prosa e n. 32 di danza, mentre in tournée il sipario si è alzato n. 179 volte, di cui n. 12 all’estero (Francia, Polonia, Lituania, Svizzera). Da segnalare nel 2022 il debutto assoluto di una produzione del Teatro Stabile di Torino al Festival d’Avignon, dove La tempesta di Shakespeare con la regia di Alessandro Serra ha fatto registrare il sold-out per tutte e sei le recite in programma all’Opéra Grand Avignon.

Ricavi delle vendite e delle prestazioni, fatturato e incassi al botteghino. Nel 2022 si è registrata un’impennata dei ricavi delle vendite e delle prestazioni: tra botteghino, fatturato per la vendita dei propri spettacoli ad altri teatri e festival e rientri da coproduzione lo Stabile ha più che triplicato i ricavi rispetto al 2021 totalizzando € 4.518.200, il miglior risultato di sempre, superiore anche agli anni pre-Covid. I ricavi da botteghino di competenza del 2022 sono stati € 2.031.685, raddoppiati rispetto a € 1.011.517 del 2021, mentre per quanto riguarda la cassa i n. 150.000 biglietti venduti nel corso del 2022, sia per gli spettacoli programmati nell’anno sia per gli spettacoli in prevendita che saranno fruiti nel 2023, hanno generato introiti pari a € 2.530.315, un altro primato storico che delinea una tendenza alla marcata crescita per l’anno nuovo.

Spettatori e abbonati. In merito alle presenze, nel 2022 sono state complessivamente n. 205.634, ossia quasi il triplo rispetto al 2021: un dato in forte crescita seppure ancora inferiore del 15% rispetto alle n. 242.427 del 2019, anno che registrò un’affluenza eccezionale. In dettaglio, nel 2022 gli spettatori in sede sono stati n. 129.618 e quelli in tournée n. 76.016 per le produzioni esecutive de Le sedie, The Spank, La tempesta, Il crogiuolo, Dulan la sposa. A campagna abbonamenti ancora in corso, gli abbonamenti della stagione 2022-2023 sono n. 14.805.

Premi e riconoscimenti. Se la dimensione quantitativa dell’attività svolta testimonia sia l’ampia partecipazione del pubblico sia l’efficienza produttiva e la capacità di autofinanziamento, i premi manifestano, invece, l’apprezzamento per la qualità artistica degli spettacoli. Nel 2022 le produzioni e gli artisti del Teatro Stabile hanno ricevuto ben n. 7 riconoscimenti, mai così tanti in una sola stagione. A Le sedie di Ionesco, con la regia del Direttore artistico Valerio Binasco, sono andati due premi Le Maschere del Teatro Italiano (migliore regia e migliore scenografia a Nicolas Bovey) e al dittico Ifigenia e Oreste di Euripide, sempre per la regia di Binasco, altri due premi Le Maschere del Teatro Italiano (ad Arianna Scommegna come migliore attrice protagonista e a Jurij Ferrini come migliore attore non protagonista). Le sedie hanno vinto anche il Premio Hystrio Twister come migliore spettacolo. Inoltre, il regista residente Filippo Dini si è aggiudicato il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici Italiani per le ultime regie prodotte dal Teatro Stabile di Torino (Il crogiuolo, Ghiaccio, The Spank, Casa di bambola). Infine, al Direttore Filippo Fonsatti è stato conferito il Premio Speciale Le Maschere del Teatro Italiano intitolato a Graziella Lonardi Buontempo.
(https://www.teatrostabile-torino.it/palmares/).

«I brillanti risultati conseguiti nel 2022 si devono innanzitutto al valore dei nostri progetti artistici e all’efficienza gestionale della struttura – dichiara il Presidente Lamberto Vallarino Gancia. La notevole crescita degli spettatori nonostante il contesto ancora sfavorevole e i numerosi riconoscimenti della critica premiano il lavoro intenso e appassionato svolto da tutto lo staff, a partire dal Direttore Fonsatti, dai Direttori artistici Valerio Binasco e Anna Cremonini, dagli artisti residenti e associati. Grazie al rinnovato sostegno dei Soci Aderenti e Sostenitori Città di Torino, Regione Piemonte, Città di Moncalieri, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e ovviamente del Ministero della Cultura – conclude il Presidente Vallarino Gancia – abbiamo potuto rilanciare la nostra attività istituzionale e ribadire la centralità delle nostre funzioni pubbliche».

«I dati consuntivi del 2022 vanno al di là delle più ottimistiche aspettative – dichiara il Direttore Filippo Fonsatti. I ricavi delle vendite e delle prestazioni superiori ai livelli pre-Covid, la produttività ai massimi storici e le presenze quasi triplicate in sede e in tournée sono indicatori che ci fanno ben sperare per il futuro. Mi preme ringraziare le artiste e gli artisti, le maestranze tecniche, le colleghe e i colleghi del Teatro – aggiunge Fonsatti – che grazie alla competenza, al talento e alla dedizione hanno contribuito in maniera determinante al conseguimento di risultati che confermano l’importanza dello Stabile per la comunità, ne rappresentano bene la competitività a livello nazionale e rafforzano il posizionamento sulla scena internazionale».

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