Capodanno in montagna: “portare tutto dalla città per il cenone è immorale”

“Mentre circolano cifre più o meno reali di arrivi e presenze di Capodanno sui territori montani [stime e ricerche delle quali non sentiamo come Uncem la mancanza e la necessità], Uncem ribadisce che è profondamente insostenibile e immorale salire nei territori montani e portare tutto da casa, pane, acqua e prodotti vari per cena e cenone comprati nel supermercato di città sottocasa. È profondamente inutile e anche dannoso per i territori. Portare tutto da casa è come stare a casa, nel quartiere urbano. Comprare nei negozi dei paesi montani, più o meno mondani e celebrati dal cinepanettone di turno, è l’unica vera possibilità. Chi sceglie la montagna e porta tutto da casa, non merita gentili commenti. Almeno sia consapevole che quel gesto così urbanocentrico contribuisce a desertificare commercialmente centinaia di paesi. E visto che 200 Comuni montani italiani sono già senza negozi e senza bar, vogliamo sperare che il lume della ragione illumini chi sale in montagna in qualche seconda casa o appartamento in affitto per una o più notti. Capodanno illumini teste e proposte di acquisto. Acquisto locale, sottocasa, nei negozi dei paesi e delle valli alpine e appenniniche”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Zia e nipote in trasferta in treno per rubare negli alloggi

Articolo Successivo

“Il Pd batte il tempo a Cirio”

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta