La condanna ignorata di T r a v a g l i o

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni 

Il 5 giugno l’Agenzia Adnkronos ha battuto questa notizia: “Ho vinto la causa di diffamazione contro i giornalisti del” Fatto Quotidiano”, Marco Travaglio, Ilaria Proietti e Carlo Tecce”. Così la presidente del Senato, Elisabetta Casellati. “Questo il dispositivo della sentenza di condanna: ‘Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza ed eccezione disattesa o assorbita, così dispone: accerta la responsabilità dei convenuti per il carattere diffamatorio, nei limiti e per le ragioni esposte , degli articoli del 17.11.2019 a firma Carlo Tecce, del 20.6.2020 a firma Ilaria Proietti, del 10.12.2019 a firma Marco Travaglio, nonché degli articoli dell’11.12.2019 e del 12.12.2019”. Ed ancora: “Per l’effetto condanna i convenuti in solido Società Editoriale Editrice il Fatto Spa, Marco Travaglio, Carlo Tecce (nei
limiti di euro 5.000,00) e Ilaria Proietti (nei limiti di euro 10.000,00) al pagamento, a titolo di risarcimento dei danni, a favore dell’attrice Maria Elisabetta Alberti Casellati di euro 25.000,00;
condanna Marco Travaglio, Carlo Tecce e Ilaria Proietti ex art. 12 .47/1978 al pagamento rispettivamente di euro 2.000,00 ciascuno Marco Travaglio e Ilaria Proietti e di euro 1.000,00 Carlo Tecce; ordina la pubblicazione delle sentenza per estratto a cura e spese dei convenuti
su Corriere della Sera, Il Mattino, il Gazzettino e il Fatto Quotidiano. Condanna altresì i convenuti in solido a rimborsare alla parte attrice le spese di lite, che si liquidano in euro 940,90 per spese, euro 7.254,00 per onorari, oltre IVA, se dovuta, CPA e 15,00 % per rimborso spese generali”.
Ma questa notizia non è apparsa sulla grande stampa che ha  ignorato la condanna di Travaglio per la diffamazione alla seconda carica dello Stato Casellati che non si è limitata a smentire le accuse false, ma ha trascinato in tribunale  i suoi diffamatori. Oggi le querele vengono annunciate, ma non vengono date o vengono rimesse dopo una lettera di scuse o due righe di rettifica. La libertà di diffamare le persone non ha nulla a che vedere con la libertà di stampa. Esistono, non rispettati, anche  dei codici deontologici stabiliti dallo stesso Ordine dei Giornalisti. L’Ordine ha recentemente protestato contro una presunta restrizione della libertà di informare che sarebbe stata voluta dalla ministra della Giustizia e dalle Procure che hanno giustamente limitato l’accesso alle notizie che spesso sono delle vere e proprie fughe di notizie che violano il segreto istruttorio. La libertà di ledere la dignità delle persone, marchiandole a vita  spesso persino prima del rinvio a giudizio, è un fatto di barbarie che va stroncato. Ma il fatto che la stampa italiana nel suo complesso abbia ignorato o minimizzato la condanna di Travaglio e’ una forma di auto- censura che non rende credibile la corporazione dei giornalisti, spesso  interessati  soltanto a difendere privilegi impensabili in una libera democrazia .
Una persona specchiata come il presidente Casellati e’ stata costretta a ricorrere alla Magistratura per vedersi riconosciuti i  propri diritti. Ma le notizie false e ingiuriose che la riguardavano erano state urlate dal “Fatto“ e naturalmente riprese dagli altri giornali e da alcune trasmissioni televisive . Questo modo di “informare “ è chiaramente incostituzionale. In tempi recenti un giornale ha massacrato l’immagine intellettuale di Gianni Vattimo, ottantacinquenne , ammalato e non in grado di difendersi . Nessuno , forse salvo chi scrive, ha condannato questo abuso disumano della libertà di stampa. La Casellati ha indicato la strada da percorrere per affermare la verità contro la menzogna e l’odio politico. E la sentenza rivela anche  l’esistenza di magistrati seri e indipendenti rispetto a quelli che, disonorando la toga che indossano, fanno politica in modo sfacciato . Per nostra fortuna quei magistrati continuamente alla ribalta sono pochi, mentre la maggioranza dei giudici lavora in silenzio, restando nell’ombra e mantenendo fede al mandato e alla funzione loro affidata dalla Costituzione.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

In manette il rapinatore seriale di farmacie

Articolo Successivo

I radicali e la “deputinizzazione”

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta