Il Piemonte prende in carico i malati di fibromialgia

Allo stato attuale la fibromialgia non è stata ancora inserita nel nomenclatore tariffario nazionale, sebbene al Senato siano in discussione alcuni disegni di legge per il suo riconoscimento quale patologia cronico-invalidante. Però in Piemonte i malati sono presi in carico dal sistema sanitario.

Questa la risposta fornita dall’assessore al Bilancio per conto di quello alla Sanità all’interrogazione del Movimento 4 ottobre sull’effettiva attuazione delle mozioni approvate a suo tempo – settembre 2025 e gennaio 2017 – dal Consiglio regionale riguardanti la fibromialgia e la conseguente classificazione nel nomenclatore nazionale.

L’assessore ha ricordato che quest’anno il Ministero della Salute ha istituito un fondo nazionale di 5 milioni, finalizzato a studio, diagnosi e cure della fibromialgia, permettendo così di conoscere l’impatto degli atti nazionali a livello regionale per quanto riguarda la ripresa e lo sviluppo a breve-medio termine di percorsi sanitari diagnostici terapeutici assistenziali.

L’interrogazione ha chiesto notizie anche riguardo il riconoscimento ai lavoratori affetti da questa patologia di permessi dal lavoro e dall’esenzione dei ticket e dei farmaci eventualmente prescritti. Ha spiegato che la richiesta si è resa necessaria dopo l’istituzione della Commissione nazionale per l’aggiornamento dei livelli di assistenza: l’organismo ha appena iniziato l’esame delle tante proposte all’ordine del giorno, tra cui anche la fibromialgia.

La sindrome fibromialgica, denominata anche di Atlante, si caratterizza con diffusi specifici dolori muscolo-scheletrici e nel nostro Paese ha un’incidenza stimata tra il 2% e il 4% della popolazione; colpisce principalmente le donne in età fertile e lavorativa, non ha uno specifico bio-marcatore, evidenti danni clinici e non è inserita tra le malattie rare.

Il Consiglio superiore della sanità ha recentemente espresso un parere per inserire tale sindrome tra le malattie croniche invalidanti, meritevoli di esenzione dai ticket pur non comparendo ancora nell’elenco del nomenclatore tariffario nazionale.

In Piemonte risulta che i pazienti affetti da fibromialgia vengano presi in carico da vari specialisti presso ambulatori delle reti clinico-assistenziali dedicate a altre patologie, tra cui la rete reumatologica. L’attuale situazione piemontese nell’ambito della rete clinico assistenziale reumatologica si caratterizza per una diffusa presa in carico del paziente affetto da fibromialgia.

 

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Lavoro, il problema dei giovani inattivi. Il caso Torino-Piemonte

Articolo Successivo

Rigenerazione urbana: riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta