La denuncia del Vice Capogruppo di Torino Bellissima, Giuseppe Iannò
Effetto Eurovision Song Contest grande evento, solita vetrina di nomi internazionali sotto i riflettori e una manifestazione che vale milioni di euro.
Vengono reclutati giovani volontari/e non retribuiti, che avranno il compito di accogliere le 41 delegazioni internazionali e mansioni varie, quali fornire informazioni e collaborare sotto varie forme all’organizzazione dell’evento.
Niente di nuovo sotto il sole, solite dinamiche di impiego dei volontari, in cambio di un’occasione per sentirsi protagonisti di un evento internazionale con un “compenso simbolico”: un’uniforme, utilizzo gratuito dei trasporti pubblici e un buono pasto. E qui si potrebbe affermare metaforicamente “qua casca l’asino!”
Con tanto di messaggio via chat, l’organizzazione ha avvisato i volontari che si occupano dell’area “VIP lounge assistant”, che nei giorni 10-12-14 maggio in cui presteranno servizio presso tale zona, che sarà presente un servizio di catering a “SOLO” uso degli invitati.
Perciò – prosegue il messaggio – vi ricordiamo che non avrete la possibilità della consumazione a buffet. Vi chiediamo quindi di organizzarvi sul momento per poter fare una pausa ed uscire dalla lounge se vi siete portati da mangiare e/o bere.
“Una discriminazione bella e buona alle spalle di volontari che lavorano senza un compenso – commenta Giuseppe Iannò di Torino Bellissima, “un vero apartheid del panino”, con tutti i milioni di euro investiti nell’evento. Una vera vergogna.”
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