Ho presentato un’interpellanza per chiedere all’Amministrazione se nel tempo trascorso tra la pronuncia della Corte d’Appello – avvenuta il 4 marzo scorso – e la data di mercoledì, in cui il Sindaco ha dichiarato la sospensione delle trascrizioni, siano state effettuate delle trascrizioni.
Voglio ricordare all’Amministrazione che la legge vale per tutti, anche per il Comune di Torino, che non può abusare del potere riconosciuto al Sindaco in qualità di pubblico ufficiale.
Riterrei un fatto gravissimo il caso in cui Comune avesse continuato a trascrivere i figli delle coppie omogenitoriali, nonostante due pronunce concordi, in senso restrittivo, degli organi giurisdizionali. Siamo garantisti e attendiamo la pronuncia della Cassazione, ma – se il Comune avesse continuato la trascrizione fiono alla data di ieri – si darebbe un segnale sbagliato alla cittadinanza, di fatto sdoganando l’illegalità da parte delle Istituzioni”.
“È notizia di ieri che il Sindaco Lo Russo e l’Assessore Rosatelli incontreranno le associazioni del Coordinamento Torino Pride. Credo sia sfuggito all’Amministrazione che il confronto non debba svilupparsi solo con alcune categorie privilegiate, ma con l’intera cittadinanza e la sede in cui deve avvenire è il Consiglio Comunale, che viene scavalcato per l’ennesima volta”.
“In attesa della sentenza della Cassazione, dobbiamo ribadire un concetto che dovrebbe essere basilare e immediato: la famiglia è composta da una mamma e da un papà”.
Paola Ambrogio
Consigliere comunale
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