Casale – Reale Mutua Torino 76 – 72: un’altra delusione da mettere in bacheca…

Il basket visto da vicino

 

Dimentichiamoci i tempi d’oro e tutti i sogni  avuti negli anni scorsi. La prima squadra di Torino nel basket è una controfigura di quanto visto quando tutti tifavano contro chi dirigeva la squadra.

Siamo senza conduzione tecnica e con giocatori con poca voglia e qualità.  Qualcosa si è rotto nel meccanismo di Torino, che mai ha giocato bene, ma almeno segnava.

Non tragga in inganno il punteggio: Torino è stata anche sotto di 20 prima di pareggiare sul 72 pari a pochi secondi dalla fine , ma la rimonta più che dal carattere nasce dai frequenti momenti di antibasket che hanno invaso il palazzetto di Casale da parte ( a turni alterni e a volte contemporanei … ) di entrambe le squadre.

Un giudizio sui giocatori è inquietante. Alibegovic è  forse l’unico che si salva, pur se con errori, ma almeno ha il coraggio di tirare quando la mano degli altri è assente e non solo tremante. Segna il tiro del pareggio a fine partita ma non basta.

Davon Scott fa quello che può  e ribadisco che se segnasse tutti i tiri che prende non giocherebbe in A2 con la Reale Mutua.

Trey Davies non gioca bene ma quando è in campo almeno crea movimento, anche se il passaggio inviato direttamente fuori dal campo in direzione… arbitro va di diritto su “Shaqtin a’ fool”… come tanti episodi fatti apparire da entrambe le squadre.

De Vico non sembra quasi un giocatore di basket e sembra più essere adatto a fare il comprimario in serie A che non la “Star” in A2.

Toscano crea due lampi con due bombe da tre punti e poi sparisce sbagliando anche dei terzi tempi da sotto… .

Landi meriterebbe 8 e 4 contemporaneamente come voto, per i tiri importanti segnati e per quelli importanti sbagliati… ma purtroppo ha sbagliato anche l’ultimo tiro per il pareggio per andare ai supplementari.

Il resto, tranne che nella testa del coach, è inconsistente.  Pagani è tornato a giocare come l’altr’anno, cioè male e Zugno non è un giocatore di basket adatto a questo livello.

E nonostante tutto… si poteva vincere!!!

La serie A2 di quest’anno è molto di basso profilo. Un tiro segnato in più,  una palla persa in meno e si vince. Certo è che Torino non ha gioco né in attacco né sotto forma di tattica difensiva. Basterebbe poco, un innesto decente, un giocatore medio forte per far salire Torino ai vertici. Non è finita né la speranza né il campionato. Proprio perché pur giocando male si potrebbe vincere la “tenzone” le possibilità sono ancora aperte.

Magari ignorando quanto successo… cioè aver perso tutte le partite con le squadre che ci precedono in classifica… e vinto solo con chi sta dietro… si potrebbe cominciare a vincere domenica con Cantù,  una rivalità che di storico tra le società non ha nulla ma per la tifoseria è importante.

Sarebbe ora di tirare fuori quelle cose che volgarmente indicano la volontà di vincere. E sarebbe ora farlo in fretta.

Paolo Michieletto

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