Reale Mutua Basket Torino – Treviglio 79 – 98: senza attacco e senza difesa

Il basket visto da vicino

Non troviamo scuse, la Reale Mutua si sta involvendo in maniera preoccupante. È vero, mancava De Vico, ma altre squadre senza i loro miglior giocatori vincono comunque, e De Vico, per quanto utile, non è ancora mai stato così determinante per Torino.

In realtà è probabile che il nostro giovane allenatore debba ancora  maturare in questa categoria,  visto che il mancare di schemi offensivi è sotto gli occhi di tutti, e la mancanza di organizzazione difensiva è a dir poco imbarazzante.

Alcuni lettori e tifosi mi considerano “cattivo” nei miei commenti, ma in realtà il mio è  “un grido di dolore” di un tifoso ferito, di chi vorrebbe sognare di nuovo Torino in vetta al campionato e si trova invece purtroppo a veder la propria squadra impotente di fronte ad emeriti sconosciuti per il basket che conta…. .

Il solo Trey Davies gioca ad un livello diverso, con qualità chesono visibili solo ai più sensibili al gesto tecnico estroso, e che si vedono solo in quei fantasisti a cui non puoi richiedere ordine ma solo lasciar campo libero e lasciar giocare, come quei giocatori che incontriamo che ci segnano sempre almeno 20 punti senza timor di “allenatore cambiante”…

Davies ne segna 23 e ci prova fino a quando Torino non crolla miseramente in un quarto quarto da incubo in cui subisce 33 punti…

Il resto? Landi scomparso dai teleschermi, Alibegovic segna solo a partita finita, Scott sgomita e il suo dovere lo fa, nei suoi limiti, mentre probabilmente (a questo punto non saprei che dire, forse problemi di salute forse altro…) Toscano non gioca più a basket, né difende… come almeno fino a a poco tempo fa si impegnava a fare.

Pagani non è in grado di rigiocare in maniera soddisfacente come nelle prime partite e la meteora Zugno, che in poco tempo segna 7 punti, sparisce completamente dal campo e non segna più per tutto il resto della partita… . E  per finire,  Oboe gioca tanto, non combina nulla, subisce clamorosamente il play “abbondante” avversario (Potts) che, a dispetto della mole, ha una mano molto dolce e ottime qualità atletiche che lo surclassano, e credo onestamente che non sia ancora pronto per questo livello.

A questo punto due ultime considerazioni.

La prima è sui miei commenti su giocatori e allenatori che sono sempre giudizi che esprimono unicamente il mio pensiero tecnico e MAI  sull’ambito personale di ciascuno.

Ogni protagonista che calca i parquet sacri del basket ha tutta la mia sana invidia di antico giocatore e allenatore di questo fantastico sport e quindi auguro ad ognuno solo il meglio e che possa vivere per sempre in questo sogno-reale che è vivere giocando professionalmente con un pallone.

La seconda è sugli arbitri. È la prima volta che ne parlo ma, oggettivamente, questa partita è stata arbitrata in maniera discutibile.  E, in questo caso, credo che il coach Casalone dovrebbe, almeno per scuotere i suoi o per farsi valere, ogni tantotirare fuori … il carattere e rischiare il fallo tecnico, altrimenti la remissività non sempre pagherà.

Terza sconfitta in fila: gioco carente, tiro da tre latitante, difesa inconcludente. Io non sono tra coloro che cambia bandiera e va a tifare altre squadre per poter vincere, e fino all’ultimo tiferò per la squadra di Torino.  Ma ora ci vuole uno scatto d’orgoglio: al Parco Ruffini si vuole vedere vincere, e saremo tutti lì. Forza Torino.

Paolo Michieletto

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