Palazzo Lascaris tornerà a illuminarsi di blu, come la cupola della cappella della Sindone, il palazzo della Giunta regionale e altri edifici pubblici della città. Anche quest’anno il Consiglio regionale aderisce infatti con numerose altre istituzioni all’iniziativa organizzata dal Comitato Unicef Torino per ricordare il 32esimo anniversario dell’approvazione della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra il 20 novembre.
La Giornata mondiale vuole essere in questa edizione un’occasione per riaffermare una normalità “nuova”, in cui i diritti fondamentali di bambini e ragazzi – fra cui il diritto all’istruzione, alla salute, alla socializzazione, alle attività ricreative – tornino a essere prioritari nella quotidianità e riconquistino il ruolo che spetta loro nel dibattito politico.
“Questa giornata la dedichiamo a tutti quei bambini che in modi differenti, per cause diverse e in luoghi diversi – dichiarano Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale e Ylenia Serra garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza – si trovano ad avere in comune l’impossibilità di vivere la loro “infanzia”. La pandemia in questi quasi due anni purtroppo, con i suoi effetti indiretti, si è abbattuta come un macigno sui minori aumentando le disuguaglianze e rendendo sempre più vulnerabili i bambini e i ragazzi dei contesti più fragili. Bisogna quindi cercare di intervenire con determinazione per non far sentire i bambini e i giovani soli, per annullare ogni forma di disparità e consegnare un mondo migliore e più responsabile alle generazioni future”.
“La Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo. L’Italia l’ha ratificata con la legge n. 176 del 27 maggio 1991, da allora sono stati fatti numerosi passi in avanti attraverso l’attuazione di politiche e leggi a favore dei bambini nel nostro paese”, afferma Antonio Sgroi, presidente del Comitato provinciale di Torino per l’Unicef. “Ma c’è ancora tanto da fare per dare piena attuazione alla Convenzione e rendere i diritti dei bambini e degli adolescenti realtà. Il Covid-19, inoltre, ha acuito le disuguaglianze socioeconomiche nel nostro paese. Affinché l’impatto della pandemia non rischi di cancellare i progressi compiuti è necessario ricostruire meglio”.
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