Lucianella Presta (Pdf-Piemonte):
“La vicenda della bimba ucraina dimostra che è una pratica criminale”
Lucianella Presta, Coordinatore regionale del Popolo della Famiglia sottolinea e riprende le parole di Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, che commenta la vicenda della bambina commissionata tramite utero in affitto e poi abbandonata in Ucraina: “Tanti si chiedono come sia possibile che questa bimba sia stata abbandonata ‘come una cosa inutile’. La risposta la ripetiamo da militanti del Popolo della Famiglia ed è sempre ripresa nei libri di Adinolfi: è la procedura in sé dell’utero in affitto a reificare la persona umana. E se la persona diventa cosa, oggetto di transazione finanziaria, la cosa quando viene a noia si può abbandonare. Se è imperfetta si può gettare via. Nella storia dell’umanità c’è una sola equiparazione possibile: gli schiavi erano persone considerate cose. Questi campioni della modernità e del progressismo vogliono riportarci ai tempi della schiavitù, quando i ricchi potevano servirsi di persone trasformate in cose per i loro bisogni. L’utero in affitto è un abominio criminale di stampo schiavista. Chi a sinistra lo sostiene o addirittura se ne serve (come Nichi Vendola, Tiziano Ferro e la comunità Lgbt) dovrebbe solo vergognarsi e non farlo sapere in giro. Serve un no deciso della sinistra a questa pratica abominevole, cui si è contigui se si approvano le registrazioni anagrafiche dei ‘figli di due papà’ che solo da utero in affitto possono avere origine”.
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