Il mito vivente del calcio compie 81 anni
22 giugno 1970 la prima pagina del grande giornale Sunday Times,all’indomani della vittoria del Brasile che conquista la sua terza coppa del mondo battendo l’Italia 4a1,titola così:”come si scrive Pelé?”risposta:Dio
Fu proprio in quel celebre pomeriggio del 21 luglio che il fuoriclasse assoluto Pelè segnò un famosissimo goal di testa su cross di Rivelino (sovrastando un inerme Burgnich) e fornì i due assist per le reti di Jairzinho e Carlo Alberto. Con quel gol, O Rey divenne il secondo calciatore a segnare in due diverse finali dei Mondiali, conquistando il suo terzo titolo mondiale personale e della storia del Brasile che poté così tenere definitivamente la Coppa Rimet.
Pelé è stato ed è non solo il più forte calciatore di tutti i tempi ma anche un grandissimo uomo nella vita di tutti i giorni.
Basta citare il suo impegno a favore dell’ambiente, ambasciatore UNICEF sempre pronto ad aiutare i bambini,schierato contro le discriminazioni razziali e sessuali fuori e dentro il mondo sportivo. Fu il primo calciatore a cui fu dedicato un videogioco; ma anche il più gettonato, in assoluto, per citazioni, manifestazioni, film (Fuga per la vittoria). Autore di molti libri ed autobiografie, è stato persino ambasciatore della pace. Ecco alcuni dei suoi innumerevoli record:
3 Mondiali vinti: Svezia 1958, Cile 1962 e Messico 1970. 1363 presenze totali per 1281 goal segnati. Segnò cinque reti in un solo incontro, in almeno sei occasioni, realizzò quattro goal in una singola partita trenta volte ed aggiunse a ciò novantadue triplette.
Auguri Mito!
Vincenzo Grassano
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