15 ottobre 1967: muore Gigi Meroni
Esattamente 54 anni fa smise di volare la “farfalla granata”, Gigi Meroni, ala destra di grandissima classe cristallina, che fece sognare intensamente il popolo granata, ancora frastornato dalla tragedia di Superga ove perirono gli Angeli del Grande Torino. La storia del Toro è mito e leggenda
Proprio con la maglia del Toro si guadagnò il soprannome di “farfalla” proprio per il suo modo di giocare, fatto di dribbling guizzanti e imprevedibili, e per il suo stile colorato e pittoresco. Memorabile poi è il suo gol segnato all’Inter allo stadio San Siro, quando – dopo un’irresistibile serpentina – segnò con un morbido pallonetto la rete che pose fine all’imbattibilità della squadra di Helenio Herrera che durava da quasi tre anni.
In parallelo con la squadra di club ebbe anche una discreta carriera in
Quella sera, dopo una gara di campionato interna contro la Sampdoria, tornava casa insieme al compagno Fabrizio Poletti. I due si stavano recando in un bar per usare il telefono e chiamare la compagna di Meroni per avvertirla che Gigi aveva dimenticato le chiavi di casa. I due, mentre attraversavano avventatamente, al di fuori delle strisce pedonali corso Re Umberto, Meroni venne investito da una Lancia Appia e trascinato per 50 metri. Morì all’ospedale Mauriziano poche ore dopo. Alla guida della Lancia c’era un giovane studente di nome Attilio Romero: tifoso granata che diventò presidente del Toro negli anni duemila. Il destino consegnò alla leggenda ed al mito il fuoriclasse granata Gigi Meroni, ponendolo affianco degli Angeli di Superga del Grande Torino.
Vincenzo Grassano
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE