Il basket visto da vicino.
In una partita che di bello ha solo il risultato Ciò che conta era veramente solo vincere.
Una prestazione sotto il livello di minibasket per quel che riguarda il tiro da tre (4 su 29!!!) e abbiamo assistito ad un primo tempo veramente inaccettabile da un punto di vista sportivo con punteggi talmente bassi da far dubitare che questi giocatori si allenino durante la settimana.
In realtà il basket moderno e molto atletico, molto fisico, e lascia molto poco spazio alla tecnica individuale, soprattutto quando non c’è… .
La partita è stata molto nervosa ma non cattiva, condotta con scarso acume tattico ma non era fondamentale giocare bene e perdere ma era fondamentale vincere, e questo è stato fatto.
Torino ha trovato almeno nell’ultima parte un Jason Clark all’altezza della sua fama, mentre Pinkins, Cappelletti, e OusmanDiop hanno a tratti sollevato la situazione.
Nulla da dire su Tortona che ha fatto quello che poteva fare: difendere molto forte e sperare che Torino non segnasse da tre punti. Se domani nella gara due Torino tornasse solo a segnare con percentuali normali la partita potrebbe essere assolutamente diversa.
È un basket molto differente rispetto anche solo alle finali del 2015: non è la mancanza di tecnica o fisicità a stupire perché quella, se possibile viste le aumentate velocità difensive delle squadre, probabilmente e maggiore, ma è forse la mancanza di qualità assoluta che fa vedere le partite senza quella componente spettacolare ed emotiva che dovrebbe connotare l’alto livello sportivo.
Solo a fine secondo quarto appare il basket spettacolo con una bella schiacciata al volo di Diop.
L’importante era comunque portarsi sull’uno a zero e questo è stato fatto. In attesa e sperando che Torino non deluda i suoi tifosi, tra l’altro non tantissimi, visto l’altro numero di biglietti ceduti adalmeno un centinaio di tifosi di Tortona sugli spalti sui 500 disponibili… e restando a disposizione “per e di” rivedere il basket spettacolo di pochi anni fa. Quando Torino vinceva la coppa Italia e i giocatori erano famosi e bravi c’era qualcuno che da pochi giorni non è più. Proprio in una settimana in cui è avvenuta la scomparsa del presidente dell’ultima squadra Auxilium di Torino , Antonio Forni, sognare di tornare in A non è sbagliato…
Auguri Presidente Antonio, e stupisci anche il paradiso con le tue ali colorate. Ci manchi nel parterre, ci manca il colore del tuo sorriso.
Paolo Michieletto
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