Occupazione femminile, sgravi per le imprese che assumono donne

La legge introduce in Piemonte il Registro regionale delle imprese virtuose in materia retributiva. A queste imprese la Regione riconoscerà una apposita “Certificazione di pari opportunità di lavoro in ordine alla parità retributiva tra i sessi e alla promozione delle pari opportunità di lavoro” e saranno destinatarie di benefici economici. La norma contiene alcune misure per contrastare l’abbandono lavorativo delle donne, in particolare il fenomeno delle dimissioni in bianco e il licenziamento delle donne nel periodo compreso tra il congedo di maternità obbligatorio e il primo triennio dopo il parto. L’ articolo 5 introduce misure che favoriscono le imprese che assumono donne con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato: riduzione IRAP del 50% per tre anni e un migliore punteggio nella valutazione dei progetti presentati per i bandi regionali. La Giunta regionale ha 60 giorni per emanare il regolamento attuativo della nuova legge.Tutti i gruppi consiliari e anche l’assessore Chiara Caucino per la Giunta, si sono detti d’accordo con le finalità della legge proposta da Domenico Ravetti (Pd), sostenuta dalle relazioni di minoranza di Francesca Frediani (Movimento4Ottobre) e Sean Sacco (M5s) e dalla relazione di maggioranza di Andrea Cane (Lega).Il consigliere Ravetti, primo firmatario della legge, nel suo intervento in favore della parità retributiva, ha anche ricordato la recente morte sul lavoro di una giovane madre 22enne, Luana D’Orazio, e la figura della madre costituente torinese Teresa Noce che mise le basi per le leggi sulla parità delle donne nel mondo del lavoro.
Il consigliere Cane ha illustrato nella sua relazione le finalità della proposta di legge: contribuire a promuovere la parità retributiva tra i sessi e sostenere un’occupazione femminile stabile e di qualità, anche con strumenti concreti per il superamento della differenziazione retributiva basata sul genere e per il sostegno al lavoro delle donne.La consigliera Francesca Frediani ha sottolineato come la vera parità di genere sarà raggiunta quando non ci sarà più nemmeno bisogno di una legge di questo tipo.Sean Sacco, consigliere del Movimento 5 Stelle, ha messo in risalto come la differenza retributiva tra uomini e donne sia oggi a discapito della donna: rimane a casa chi guadagna di meno e di solito è la lavoratrice che si trova in questa situazione.Nella discussione generale sono intervenuti i consiglieri: Marco Grimaldi (Luv), Alessandra Biletta (Fi), Carlo Riva Vercellotti (Fi), Alberto Preioni (Lega).

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Eliana Liotta presenta all’Unione Industriale il libro “Il cibo che ci salverà”

Articolo Successivo

Il balletto della legge elettorale

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta