Ieri mattina, durante un servizio ordinario di pattugliamento in abiti civili nei pressi di una fermata dell’autobus ubicata in corso Orbassano angolo via Gessi, gli agenti del Reparto di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale sono stati attirati dalle forti urla di una donna.
I ‘civich’ sono scesi immediatamente dall’auto e, interrompendo una discussione molto animata, hanno mostrato i tesserini di riconoscimento alla donna e ai due uomini che erano vicino a lei.
Un agente ha subito notato che uno dei due uomini impugnava un’arma da taglio (un lama per cutter) nella mano destra. Uno sguardo con il collega e, in pochi attimi, hanno disarmato e bloccato l’uomo che aveva appena aggredito la donna con un fendente alla schiena e minacciato di morte il fidanzato intervenuto in sua difesa. L’intervento tempestivo degli agenti della Polizia Municipale ha evitato il peggio.
La donna è stata trasportata all’Ospedale Mauriziano Umberto I con l’ambulanza, dove è stata medicata. La sua ferita alla schiena è stata refertata guaribile in 10 giorni.
Dalla successiva ricostruzione dei fatti è emerso che l’aggressore, un sessantatreenne di nazionalità italiana, già nei giorni precedenti aveva perseguitato e offeso in maniera violenta la donna, anch’essa italiana di anni 33.
Dalle altre testimonianze raccolte nei pressi dell’accaduto, è emerso che nel quartiere l’uomo era conosciuto e temuto per episodi minacciosi nei confronti di altre donne ma che fino a oggi non si erano mai concretizzati.
L’aggressore è stato arrestato ai sensi degli artt. 582 – 585 e 61 C.P. per lesioni personali aggravate cagionate per futili motivi, oltre che per minacce aggravate nei confronti del fidanzato della donna, ai sensi dell’art 612 C.P.
Considerato che a carico del medesimo vi erano precedenti penali specifici e vista la pericolosità del soggetto, su disposizione del PM di turno, l’uomo è stato trasportato nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno.
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