Ha Festeggiato un anno la rubrica online di Laura POMPEO con invitati da casa… non a caso!
Gli incontri in diretta FB con figure rappresentative di ambiti diversi sono iniziati il 18 aprile 2020.
Laura Pompeo ha voluto celebrare l’anniversario con un ospite a sorpresa, un invitato speciale: il figlio Lorenzo Malara, di 12 anni.
“Ci pensavo da molto: avere mio figlio con me è stato emozionante. E’ stato un incontro molto apprezzato anche dagli amici e dalle amiche che seguono la rubrica, che hanno partecipato con moltissime domande e commenti.
Ho voluto conversare con Lorenzo anche per avere una testimonianza diretta da parte di un ragazzino su come è stata vissuta la scuola (la DAD in particolare) in quest’anno drammatico. I bambini e i ragazzi sono tra coloro che hanno più sofferto della situazione. Abbiamo sempre parlato dei ragazzi, senza però interpellarli: è stato apprezzato che sia stato Lorenzo a parlare in prima persona, in maniera spontanea, esprimendo la difficoltà vissuta, ma positivo sulla visione del futuro”.
L’isolamento a cui siamo stati costretti durante il lockdown aveva messo in pausa le relazioni sociali in presenza.
“La necessità di rimanere in contatto, ma anche l’esigenza di condividere cosa ci stava facendo provare l’emergenza sanitaria, mi ha fatto pensare a delle conversazioni virtuali informali, delle chiacchierate in diretta sui social: ho cercato di attivare risposte positive a una situazione così negativa”, spiega Laura Pompeo.
Ne è venuto fuori un vero e proprio format, con personaggi noti, riferimenti nel proprio settore di attività, che hanno raccontato come stavano vivendo a livello, personale e professionale, l’emergenza sanitaria e l’isolamento.
“Si tratta di una serie che è andata (e andrà) avanti anche dopo i mesi di clausura, che ne erano stati l’input, grazie anche all’immediato e consistente coinvolgimento di pubblico: oggi oltre un milione di visualizzazioni. Di ciò sono profondamente grata a tutti!”, aggiunge Pompeo.
Gli appuntamenti creano un’ importante occasione di identificazione legata all’esperienza comune, e sono una sorta di strumento solidale di incoraggiamento e compartecipazione. Ne emerge la grande Importanza delle storie delle persone, del racconto, della conoscenza, attraverso individui che interessano e incuriosiscono per il loro spessore intellettuale e umano.
Conversazioni on line con “persone che, per vita e per mestiere, sono attenti osservatori e portatori di opinioni utili. E anche di ispirazione. E per aiutarci ad avere un’idea di cosa ci si prospetta”, nel nome della condivisione e dell’amicizia.
Si sono incontrate – e si è fatto incontrare a migliaia di amici da casa – figure rappresentative di ambiti diversi, dal livello locale all’internazionale, che potessero raccontare la propria esperienza in questo tempo surreale e aiutare a guardare al futuro con spirito propositivo. Durante il lockdown, si sono voluti mantenere i rapporti col territorio, non disperdere i contatti, dare un segnale di positività in un momento difficile. Un appuntamento (fino a 4 volte alla settimana; ora bisettimanale) che è anche un osservatorio sulla realtà.
E così “Da casa con” è passata… di casa in casa, coinvolgendo migliaia di persone su Facebook, con una diretta di circa mezz’ora in cui si incontra e si conosce il profilo di ciascun personaggio: è una conversazione “a cuore aperto”, in cui l’ospite, dalla propria abitazione, permette di conoscere anche il lato meno noto al pubblico.
E’ diventata una rubrica fissa e nei mesi il progetto si è evoluto, spaziando tra temi diversi, sempre calati sull’attualità (cultura, istruzione, arte, architettura, spettacolo, scienza, innovazione, ricerca, imprenditoria, lavoro, accoglienza e solidarietà, ambiente e verde, storia, attualità, politica, letteratura, turismo, comunicazione, medicina, pari opportunità, sport e altro ancora), fino a giungere ad un Elenco inclusivo, rispetto alle varie professioni e ruoli (ad oggi, 115 ospiti). Una vetrina sul mondo, che fa conoscere mestieri, realtà, situazioni.
Inoltre, in ogni puntata, tutti partecipano in maniera attiva: gli amici da casa danno il benvenuto all’ospite, proprio come se entrasse “a casa loro”.
Si è anche creato un percettibile senso di comunità tra ospiti e pubblico, e tra gli ospiti stessi.
La rubrica fin da subito “ha fatto scuola” e sono nati dei bellissimi epigoni.
E’ in corso di preparazione il libro che raccoglie le 40 interviste fatte durante la quarantena. Sarà pubblicato dall’editore moncalierese Gian Giacomo Della Porta e sarà presentato all’Accademia Albertina di Belle Arti il 5 luglio.