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Chiusura Uffici di Polizia, il no di Berutti (Cambiamo)

“evitare scelte poco lungimiranti e garantire sicurezza cittadini”

 
“Ancora una volta gli italiani apprendono dai giornali di possibili imminenti chiusure di Uffici di Polizia e presidi di sicurezza. Ipotesi inaccettabili, che vanno stroncate sul nascere”. È quanto dichiara in una nota il Senatore di Cambiamo, Massimo Berutti, in relazione alle possibili chiusure di oltre venti Uffici di Polizia, Ferroviaria, Stradale e di Frontiera, quale conseguenza della riduzione dell’organico disposta dalla cosiddetta riforma Madia. “Quello della chiusura degli Uffici di Polizia è un tema che si riaffaccia ciclicamente. Già lo scorso anno avevo presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno per fare chiarezza sul tema ed esortarlo a non prevedere chiusure a presidi di sicurezza fondamentali. Ora il problema si affaccia nuovamente e va subito risolto attraverso un cambio di paradigma che affermi la necessità di presidiare i territori e di rafforzare le presenze e non il contrario”. Le chiusure delineate in alcuni provvedimenti amministrativi riguarderebbero dieci Uffici della Polizia ferroviaria, otto della Stradale e cinque della Polizia di frontiera. Chiusure che toccherebbero presidi importanti come quelli di Campobasso, Torino-Orbassano, l’aeroporto di Parma, i porti di Gioia Tauro, La Spezia, Taranto e il traforo del Gran San Bernardo. Inoltre, dei sei presidi di Polizia stradale in chiusura a livello nazionale, tre sarebbero in Piemonte, a Borgomanero, Ceva e Domodossola.
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