Con il prossimo anno i cittadini piemontesi non pagheranno più l’imposta regionale sulla benzina per autotrazione. Lo ha deciso il Consiglio regionale approvando l’esercizio provvisorio del bilancio per il 2021. La decisione fa seguito a una norma nazionale prevista nella legge di bilancio in discussione in parlamento che abolisce l’imposta, la cosiddetta Irba, su cui era stata aperta dall’Unione europea una procedura di infrazione.
Questa abolizione non avrà però influenza sul bilancio regionale. L’assessore Andrea Tronzano ha spiegato che “lo stato provvederà al ristoro del mancato introito per le regioni in cui l’imposta è ancora vigente, anche grazie al nostro impegno in sede di conferenza Stato-Regioni. Per il Piemonte si tratta di circa 20 milioni all’anno”. L’imposta incide per 2,6 centesimi su un litro di benzina.
Presentando l’esercizio provvisorio che avrà validità fino all’approvazione del bilancio previsionale e comunque non oltre il 31 aprile, la relatrice di maggioranza Alessandra Biletta (Fi) ha ricordato che “serve a garantire il funzionamento dell’ente nei limiti di spesa previsti dal bilancio 2020-2022. Siamo in una situazione difficile, ma con delle potenzialità, rappresentate dal vaccino, dalla nuova programmazione europea e dal Recovery fund, su cui la discussione è ancora in divenire. Dovremo utilizzare le prossime settimane per varare un bilancio previsionale concreto, capace di dare risposte reali per far ripartire la nostra economia e sviluppare il tessuto socio-economico piemontese.”
Il relatore di minoranza Sean Sacco (M5s) si è augurato “di potere discutere al più presto il bilancio previsionale, con un confronto approfondito e costruttivo in Commissione. Questa pandemia ha allargato la forbice sociale, per questo occorre maggiore attenzione a quelle categorie che con il Covid hanno perso altri punti, penso alle fasce più deboli: a loro occorre dare in fretta una risposta”.
Per Diego Sarno (Pd) “l’esercizio provvisorio dimostra che questa maggioranza si trova a rincorrere le scadenze formali, senza una programmazione degli interventi strutturali di cui la Regione ha bisogno. Una maggioranza fino ad oggi inadeguata al compito di governo. Anche per questo occorre recuperare il ruolo del Consiglio e delle Commissioni, riconoscendo la funzione di stimolo e di controllo che l’opposizione deve avere sull’operato della maggioranza”.
In precedenza il Consiglio regionale aveva approvato il bilancio consolidato per l’esercizio finanziario 2019. Un atto che considera, oltre al consuntivo regionale 2019, anche i bilanci degli enti strumentali e delle società controllate e partecipate dalla Regione Piemonte. A concorrere al consolidato 2019 sono 5T, Aipo, Agenzia per la Mobilità, Agenzia Piemonte Lavoro, Arpea, Arpa, Atc di Piemonte Centrale, Piemonte Nord e Piemonte Sud, Ceipiemonte, Csi Piemonte, Dmo Turismo Piemonte, Edisu, Finpiemonte Partecipazioni, Finpiemonte Spa, Ipla, Ires, Rsa, Scr e Soris.
Le finalità del consolidato, la cui compilazione è prevista dal decreto legislativo 118, è rappresentare in modo più ampio la situazione della Regione, in modo da poter realizzare le proprie politiche anche attraverso la collaborazione degli enti strumentali e delle società partecipate e controllate.