Un anno di Covid

17 novembre 2019 – 17 novembre 2020
Un anno di COVID, breve storia di un’emergenza che, forse, ha cambiato le nostre vite, le nostre abitudini,il nostro modo di vivere e di approcciarsi con il prossimo
.

Domenica 17 novembre 2019 in un ospedale della provincia dello Hubei, in Cina, un uomo viene ricoverato con una “misteriosa polmonite”. Solo settimane più tardi si scoprirà che si trattava del primo caso diagnosticato di COVID-19, l’infezione provocata dal coronavirus.Il paziente zero” era un cinquantacinquenne residente nella provincia dello Hubei, dove si trova Wuhan, la megalopoli cinese da diversi milioni di abitanti balzata agli onori della cronaca internazionale per essere stata l’epicentro dei primi focolai dell’epidemia diventata pandemia solo diverso tempo dopo dall’Organizzazione Mondiale dell’Umanità.

Ci spostiamo in Italia: il 22 febbraio 2020 si registrò la prima vittima italiana (accertata) della pandemia, il pensionato di 78 anni Adriano Trevisan, nato a Monselice ma residente a Vo’ Euganeo, un’altra città che rimarrà impressa nella storia di questa emergenza nazionale e globale.E poi il lockdown,le chiusure,lo stare a casa.
Cambiare le nostre abitudini…

secondo le stime dovremo attendere tutto il 2021 e verosimilmente anche l’inizio del 2022, ma già dalla fine della prossima primavera potremmo essere in grado di accarezzare la sensazione del ritorno alla normalità,grazie soprattutto alle tipologie di vaccini, già testati e quasi pronti.Virus naturale? Creato in laboratorio? Ogni tanto la natura ci manda un segnale forte:anche questo potrebbe esserlo. Rispettiamola di più.

Vincenzo Grassano

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Manovra, Ruffino (Fi): “Conte incatenato ai pentastellati”

Articolo Successivo

Juve e Toro hanno ripreso gli allenamenti a ranghi ridotti

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta