Bellezza tra le righe

Il racconto di come si può vincere l’emofilia nel giardino di Casa Lajolo

A Casa Lajolo domenica 30 agosto ore 18 arriva Salvo Anzaldi  per parlare di “Nato per non correre” e per sfidare con ironia i limiti della malattia. L’incontro fa parte di “Bellezza tra le righe”, la rassegna che parte dalla bellezza dei luoghi in cui si svolge per ritrovare bellezza nel nostro quotidiano, nonostante tutto. Sette incontri che partono dal libro, dalla parola scritta o raccontata per guardare con fiducia al futuro fino al 27 settembre, nel parco di Villa Lajolo a Piossasco e del Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo.

L’incontro di domenica

È possibile correre i 42 km della Maratona di New York con un ginocchio in titanio e una malattia considerata sinonimo di immobilità? Sì, e ce lo ha dimostrato Salvo Anzaldi, il primo novembre 2015.

Salvo è un giornalista, un appassionato di calcio e un fan sfegatato di Bruce Springsteen. Ma soprattutto Salvo è emofilico, il suo sangue ha una carenza del fattore che ne permette la coagulazione. Questo vuol dire che anche la caduta più banale può avere conseguenze molto serie: i versamenti delle articolazioni portano le cartilagini a consumarsi e le ossa a modificarsi, e mentre il dolore aumenta le possibilità di movimento diminuiscono. La cosa migliore, per Salvo, sarebbe stata vivere una vita tranquilla, al riparo da ogni possibile trauma.

Quella che racconta in questo libro, però, è una storia diversa, la storia di una persona che, nonostante le difficoltà e la sofferenza, non ha mai voluto rinunciare a nulla, neanche a una singola, devastante partita di calcetto, a un viaggio dall’altra parte del mondo o, perché no, a essere uno dei cinque emofilici che per la prima volta nella Storia hanno corso la maratona più famosa al mondo.

Una corsa per dimostrare a se stesso e a ogni singolo emofilico che nessuna sfida è troppo grande da non poter essere affrontata e che se ci credi puoi arrivare dove non avresti mai nemmeno osato sognare.

 

A seguire, aperitivo (7 euro) e visita guidata alla dimora storica.

CASA LAJOLO

Casa Lajolo è una tipica dimora estiva di campagna settecentesca. Oltre alle proporzioni e alle decorazioni esterne, anche lo stile delle porte (a chiambrana con sovrapporte) e il tipo di decorazione di numerosi soffitti conferma questa datazione. In particolare, i soffitti di due camere del piano terreno sono infatti ripetizioni in tono minore dei soffitti dell’Appartamento di Levante della palazzina di Stupinigi.

Ciò che contraddistingue Casa Lajolo è la molteplice sfaccettatura del suo giardino: non un solo giardino, ma diverse tipologie di aree verdi abbracciano infatti l’edificio, rendendolo unico nel suo genere. Il giardino, si articola su tre gradoni collegati da gradini di pietra. Il più alto è un piazzale a ghiaia prospiciente la casa padronale, al limitare del quale sono allineate le siepi di bosso scolpite che caratterizzano più diffusamente il secondo gradone. Questo secondo ripiano è un giardino all’italiana delineato da cordonature di bosso e punteggiata da siepi di bosso più alte e scolpite (poltrone, figure geometriche). La seconda parte di questo ripianoè un boschetto di tassi (Taxus baccata) all’inglese, un giardino nascosto che, con il suo confine occidentale tenuto tagliato regolarmente, costituisce come un muro verde che marca il limite e giustifica l’impianto simmetrico del giardino all’italiana.

Il terzo gradone è destinato a una piccola piantagione di olive, a un barçeau con pergolato. La parte del terreno dedicata all’orto, un vero e proprio hortus conclusus, si trova invece su un livello marcatamente più basso di quello del giardino. Nel corso degli ultimi anni questo spazio è stato oggetto dell’avvio di una sostanziale trasformazione grazie all’intervento progettuale dell’arch. Monica Botta, che lo ha trasformato in orto-giardino, uno spazio destinato alla produzione orticola, ma che formalmente riprende le geometrie del giardino all’italiana.

Tecniche di coltivazione che escludono trattamenti “invasivi” e favoriscono la sinergia tra le diverse piante cercando di recuperare antiche pratiche contadine, fanno dell’orto un luogo speciale, bello a vedersi, ma soprattutto finalizzato alla coltivazione virtuosa. Termina la proprietà una vasta area destinata a prato, il tipico prà giardin piemontese.

 I prossimi appuntamenti

 

Castello di Miradolo. Domenica 6 settembre alle 18. Incontro con Luca Mercalli. Titolo “Non c’è più tempo: reagire alle emergenze climatiche”.

 

T come Tempo. Il tempo che inizia a mancare per comprendere che quella climatica e ambientale è un’emergenza di cui dobbiamo preoccuparci.

Siamo un pezzo di natura, lo dice la scienza ecologica, e se la natura si degrada anche noi facciamo la stessa fine. Partiamo da dove posiamo i nostri piedi. Ogni secondo in Italia spariscono sotto cemento e asfalto 2 metri quadrati di suolo. Eppure il suolo è la nostra assicurazione sul futuro, per produrre cibo, per filtrare l’acqua, proteggerci dalle alluvioni, immagazzinare CO2. La sua perdita irreversibile è un grave danno per noi e per figli e nipoti. Tanto piú in epoca di riscaldamento globale che, inducendo fenomeni meteorologici estremi – alluvioni, siccità, ritiro dei ghiacciai e aumento dei livelli marini – minaccia il benessere dei nostri figli e nipoti. Eppure ci sono molti modi per risparmiare energia evitando di aggravare l’inquinamento atmosferico o per non sprecare inutilmente le risorse naturali che scarseggiano mettendo a rischio il futuro. Mercalli lo dice e lo scrive da oltre vent’anni, e propone qui un compendio di riflessioni, prendendo lezioni di metodo e di vita da Primo Levi.

Il pubblico assiste all’incontro immerso nella natura, accoccolato sull’erba, al centro di un grande prato.

A seguire merenda gourmet sul prato alle 19,30.

 

In contemporanea, alle 18, “Ti presento Bruno Munari. Disegnare il sole”, Laboratorio creativo 0-99 anni

Chi è il sole? Cos’è? Una palla? Un raggio? Un lampo? Bruno Munari, nel suo Disegnare il sole – testo che raccoglie alcuni suoi disegni insieme a litografie, quadri, disegni e affreschi d’artista – vuole raccontare chi è il sole, negli infiniti modi in cui può essere visto e interpretato. In questo laboratorio tenteremo di indagarne le mille facce di questo “fenomeno, di cui il tramonto e l’alba sono il davanti e il dietro. Perchè mentre noi che stiamo di qua guardiamo il tramonto, quelli che stanno di là vedono l’alba”.

 

Casa Lajolo. Sabato 26 settembre alle 18. Incontro con Andrea Illy e Francesco Antonioli. 

Titolo “Italia felix: l’impresa sociale e l’economia circolare come filosofia di vita e di lavoro” 

 

Francesco Antonioli, torinese, scrittore e giornalista economico con una lunga esperienza al Sole24Ore, insieme ad Andrea Illy, triestino, presidente di IllyCaffè, due anni fa hanno dato alle stampe, per Piemme, un libro che ha fatto parlare di sè soprattutto negli ambienti economici. “Italia Felix” è una lettura in positivo, è la consapevolezza che il Paese può non vivere in una perenne instabilità. Come? Attraverso la bellezza del suo inestimabile patrimonio culturale. E il Covid19? La pandemia potrebbe avere allontanato ancora di più il sogno di una “Italia Felix”? O al contrario, lo rende ancora più urgente?

A seguire, aperitivo e visita guidata alla dimora storica. 

 

Casa Lajolo. Domenica 27 settembre ore 11. Incontro con Marina Salamon.

Titolo “Dai vita ai tuoi sogni”.

 

”Il futuro appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni”. L’ha scritto Eleanor Roosevelt, ed è proprio vero. Crederci significa rischiare, compromettersi con la realtà, senza avere paura delle piccole o grandi sconfitte. Significa impegnarsi con determinazione e disciplina, senza perdere lo sguardo fiducioso nel futuro e nella vita, che proprio di quel sogno ci ha fatto innamorare.

A seguire, aperitivo e visita guidata alla dimora storica. 

 

 

Utilità

Agli incontri a Casa Lajolo, via San Vito 23 a Piossasco, si accede con il biglietto di ingresso che dà diritto anche alla visita guidata (6 euro). Aperitivo facoltativo, a seguire. Si consiglia la prenotazione: info@casalajolo.it o telefonare al 348.7095508.

 

Per gli incontri al Castello di Miradolo, che già nel 2019 aveva ospitato alcune anteprime di “Bellezza tra le righe” con Giorgio Caponetti e Nicolas Ballario, la conversazione è compresa nel biglietto di ingresso al Parco (5 euro). I laboratori creativi per bambini costano invece 15  euro. Per chi vuole, alle 19,30, merenda gourmet sul prato. Prenotazione obbligatoria agli incontri e alla merenda: 0121 502761 – prenotazioni@fondazionecosso.it – www.fondazionecosso.it. Il Castello è in via Cardonata 2 a San Secondo di Pinerolo. Ingresso gratuito fino ai 6 anni.

 

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