Discoteche e sale da ballo, i gestori chiedono l’aiuto della Regione

Contributi a fondo perduto, abbattimento delle accise e un tavolo di lavoro per valutare le modalità di riapertura per un comparto che sarà tra gli ultimi a riprendere le attività, a causa dell’emergenza Covid19: sono alcune delle richieste che i rappresentanti sindacali di Silb-Fipe – l’associazione delle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo – e Confcommercio Piemonte hanno portato all’attenzione della commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta da Paolo Bongioanni e alla quale ha preso parte anche l’assessore Vittoria Poggio.

In audizione i sindacati hanno lamentato di non aver avuto al momento risposte adeguate da parte del Governo e hanno ribadito di ritenere inadatti i provvedimenti del Cura Italia: il settore degli intrattenimenti serali e notturni è stato uno dei primi a chiudere per l’emergenza sanitaria e sarà appunto uno degli ultimi a riaprire, per la sua natura aggregativa, che richiede uno studio attento delle misure di distanziamento sociale da attuare.  Per questo chiedono nuove forme di aiuti a fondo perduto, che garantiscano liquidità. Ma anche la possibilità per gli esercenti con la doppia licenza di poter riaprire i locali con la sola somministrazione di alimenti e bevande.

Sono intervenuti Gianluca Sala per Confcommercio Piemonte, Alessandro Mautino, presidente provinciale Torino Epat , i presidenti provinciali di Fipe Silb di Alessandria, Cuneo, Asti, Alto Piemonte, Enzo PatitucciFederica ToselliMatteo BosiaMaurizio Lo Vecchio e Rocco Pulitanò dell’Atl Cuneo.Hanno posto alcune domande per chiarimenti il presidente della commissione Bongioanni e i consiglieri Francesca Frediani e Sarah Disabato (M5s), Gianluca Gavazza (Lega), Diego Sarno (Pd).

In chiusura l’assessore Poggio ha ricordato che a breve la Giunta approverà il disegno di legge “Riparti Piemonte” per favorire la ripresa economica del territorio e che si sta attivando per rispondere alle esigenze di liquidità del mondo della cultura dei servizi rivolti al turismo, sia attraverso misure a fondo perduto, sia con la rimodulazione del piano competitività a sostegno proprio di quelle attività che sono rimaste chiuse più a lungo. Domani in Conferenza Stato-Regioni si farà portavoce delle istanze pervenute dal comparto

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