Torino – Italia, tutto il Paese zona protetta contro il virus

Anche Torino e tutto il Piemonte, anzi, tutta Italia, con il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri da oggi sono  “zona protetta”

Si tratta del primo Paese al mondo in cui viene adottata questa soluzione: lo richiede la diffusione del covid-19. E’ fatto divieto di entrare e uscire, gli spostamenti interni devono essere limitati al massimo per comprovate necessità come motivi lavorativi o di salute. Il decreto stabilisce che chi viola le regole è punito con l’arresto fino a tre mesi e una sanzione fino a 206 euro.

I controlli verranno eseguiti lungo le linee di comunicazione, negli aeroporti e stazioni dalla polizia e lungo la viabilità ordinaria dai carabinieri e dalle polizie municipali. Se si viene fermati è possibile fare una dichiarazione che le forze dell’ordine trascriveranno e sulla  potranno fare verifiche successive. Spetta al cittadino dimostrare di aver detto la verità. Sul sito del Ministero dell’Interno sarà disponibile un modulo prestampato da utilizzare.

Bar e ristoranti resteranno aperti  solo fino alle 18. Ferme le palestre, il campionato di serie A e tutti gli eventi sportivi. Le scuole di ogni ordine e grado e le università  saranno ferme fino al 3 aprile. Il provvedimento è stato accolto con favore dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che aveva già  proposto l’allargamento delle restrizioni a tutta la regione.

Decreto 9 marzo 2020: tutta l’Italia è zona protetta

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato in serata di ieri il Dpcm 9 marzo 2020 recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale. Il testo è pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Il provvedimento estende le misure di cui all’art. 1 del Dpcm 8 marzo 2020 a tutto il territorio nazionale. È inoltre vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. In ultimo, è modificata la lettera d dell’art.1 del Dpcm 8 marzo 2020 relativa agli eventi e manifestazioni sportive.
Tali disposizioni producono effetto dalla data del 10 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020.

Vengono vietati gli spostamenti se non per motivi di lavoro, di salute o per necessità (non c’è motivo di affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari e beni di prima necessità, poichè fare la spesa è ricompreso nello spostamento per necessità e dunque consentito, come precisato dal Governo). Le attività didattiche sono sospese per le scuole di ogni ordine e grado nonchè le Università sino al 3 aprile.

 

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