Cirio ha incontrato l’ambasciatore di Israele

Il presidente della Regione lo ha invitato al Salone del Libro. Anche la Regione oggi in piazza a Torino per dire no all’antisemitismo

La condanna delle recenti scritte antisemite e la presenza al prossimo Salone del Libro sono stati al centro di un incontro tra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio  e l’ambasciatore di Israele in Italia, Dror Eydar.

Dopo aver espresso la solidarietà del Piemonte per le scritte antisemite apparse nei giorni scorsi a Mondovì e Torino, il presidente della Regione ha invitato l’ambasciatore di Israele al Salone del Libro per un momento di approfondimento culturale ed educativo.

La Regione ha inoltre aderito alla manifestazione contro l’antisemitismo e la violenza, promossa dal Comune di Torino, e sarà rappresentata questo pomeriggio dall’assessore alle Attività produttive.

Presso la sede della Regione Piemonte a Bruxelles è stato deciso, invece, di diffondere a ciclo continuo l’intervento tenuto dalla senatrice Liliana Segre al Parlamento europeo.

All’ambasciatore Eydar è stata anche consegnata una lettera con la quale il Comune di Mondovì ribadisce la propria condanna per la frase comparsa nelle scorse settimane sulla porta di casa di Lidia Rolfo.

Nel corso dell’incontro tra il presidente della Regione e l’ambasciatore di Israele si è parlato anche della possibilità di creare nuove sinergie con il Piemonte. A questo proposito è stato concordato di organizzare in autunno la visita di una delegazione di aziende e centri di ricerca piemontesi in Israele e di favorire la partecipazione di industrie israeliane all’edizione del VTM (Vehicle and Transportation Technology Innovation Meetings), che vedrà i massimi operatori ed esperti dell’automotive e dell’innovazione nella mobilità incontrarsi a Torino l’1 e 2 aprile prossimi.

In progetto anche una partnership per dare supporto formativo alle aziende agroalimentari piemontesi nel conseguimento della certificazione Kosher (l’insieme di regole religiose che governano la nutrizione degli ebrei osservanti), in modo da favorire l’export di prodotti piemontesi verso il mercato ebraico.

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