Juve-Lokomotiv Mosca, vittoria sofferta

Ancora una volta la Juve soffre, ma vince. Contro la corazzata russa, che ha ben ingabbiato gli uomini di Sarri, i bianconeri hanno fatto tanto possesso palla, ma pochissime combinazioni efficaci; Ronaldo non in serata, Pjanic marcatissimo, i laterali poco incisivi. Anche la difesa ha avuto difficoltà, specie in occasione della rete subita.
La Juve parte con Bentancur trequartista dietro a CR7 e Dybala, Matuidi con Pjanic e Khedira in mezzo. Già dalla prime battute si intuisce che il Lokomotiv pensa più che altro a difendersi, cercando di sfruttare il contropiede su eventuali errori avversari; infatti passa in vantaggio al 30′, quando Bonucci e De Ligt non contrastano a dovere Miranchuk, che arriva facilmente in area bianconera e segna il goal dello 0 -1.
Nel secondo tempo Sarri toglie Khedira per Higuain, quindi Dybala va a fare il trequartista; con l’inserimento del Pipita, si apre qualche spazio nella difesa russa e Cuadrado può spingere meglio, sfornando preziosi assist in area; al 64′ st esce Matuidi – non brillante stasera – per Rabiot.
Al 76′ st i padroni di casa pareggiano con Dybala, che raccoglie un bell’assist del solito Cuadrado dalla destra e, liberissimo, sgancia un tiro appena fuori area che va a finire alle spalle di Guillerme. Uscirà all’80’ st tra gli applausi del pubblico, tutto in piedi. Si vede che il ragazzo ha voglia di far bene e che l’intesa con i compagni è ottima; la classe non si discute.
Dopo appena due minuti, la Joya raddoppia, girando in rete un tiro da fuori di Sandro: 2-1 Juve, partita ribaltata nonostante le incertezze iniziali. In partite come questa, dove l’avversario si chiude in difesa, il tridente Ronaldo-Higuain-Dybala può essere una soluzione, anche se il più in forma stasera era proprio Dybala, mentre CR7 e Higuain erano sottotono.
Vero è che il Pipita va vicino al goal, dapprima con una grande giocata al limite dell’area di rigore e poi con un colpo di testa, ma in entrambe le occasioni il pallone finisce sul fondo per pochi centimetri.
Il gioco di Sarri stasera non si è visto, grazie anche ad un avversario ostico che non ha concesso molti spazi; ma la squadra ha saputo soffrire e pazientare il momento opportuno per la rimonta, anche se con due tocchi individuali.
Ovunqueecomunque #finoallafine
Rugiada Gambaudo
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