Cerutti (Lega): “No alla chiusura degli uffici postali. Chi tutela le esigenze dei cittadini?”

E’ ormai noto che nei giorni scorsi Poste Italiane ha annunciato ufficialmente, nell’ambito di un piano nazionale di riduzione degli sportelli, la chiusura a partire dal primo dicembre 2019 di ben quattro uffici postali torinesi. Per questo motivo il Consigliere della Lega Andrea Cerutti ha  depositato un’interrogazione in Regione Piemonte.

Dichiara Cerutti : “Verranno chiusi gli sportelli di: Mirafiori Sud, Barriera di Milano, Pilonetto e Madonna del Pilone (corso Moncalieri 254, corso Casale 196, via Negarville 8 e via Verres 1/A).

Questi quattro uffici sono decentrati e periferici, al servizio di un numero cospicuo di residenti, i quali saranno costretti a raggiungere altri sportelli dislocati sul territorio, con il concreto rischio di aggravare l’operatività di quest’ultimi. I cittadini che più ne risentiranno saranno quelli della precollina (in particolare i 6.000 abitanti del Pilonetto) che non avranno a disposizione altri sportelli alernativi nelle immediate vicinanze. I tanti anziani si troveranno a dover percorrere lunghi tragitti, anche più di due km, per usufruire del servizio e i più penalizzati saranno coloro con difficoltà a spostarsi. Numerose sono ormai le raccolte firme in diversi quartieri della città a sostegno del mantenimento di un servizio essenziale di prossimità e gli ordini del giorno votati all’unanimità nelle Circoscrizioni.

Non dimentichiamoci, inoltre, il ruolo sociale svolto sul territorio dagli uffici postali con servizi come la pec, i passaporti, i permessi di soggiorno, il rilascio di certificati anagrafici, le visure catastali e molto altro”.

Ricorda Cerutti : “Poste Italiane nel settembre 2018, in audizione in Parlemanto, aveva assunto l’impegno a non chiudere ingiustificatamente gli uffici postali, senza perlomeno confrontarsi con gli utenti e le realtà presenti sul territorio”.

Incalza il Consigliere Regionale Cerutti : “La preoccupazione è che tutto il Piemonte possa essere investito da questo trend di riduzione degli uffici postali di prossimità. Sarà un caso che con il nuovo governo giallo – rosso stiano tornando i tagli ai servizi essenziali e di prossimità?”.

Conclude il Consigliere: “Ritengo utile ed indispensabile avviare un dialogo immediato con Poste Italiane affinchè, viste le peculiarità geografice e sociali del territorio regionale, altri uffici postali – veri e propri presidi e punti di riferimento in special modo per la popolazione più anziana – non subiscano la stessa sorte di chiusura.

Con questa mia interrogazione chiedo alla Giunta regionale di sapere, qualora non sia stato già avviato, in quali modi e con quali tempistiche intenda attivare un dialogo con la governance – regionale e nazionale – di Poste Italiane per scongiurare la chiusura di ulteriori uffici postali sul territorio regionale”.

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