Quando si pensa al Brasile le prime immagini che vengono in mente sono relative alla Città di Rio de Janeiro: le lunghe spiagge bianche di Copacabana e Ipanema, una partita di beach volley sulla spiaggia di Leblon con, sullo sfondo, la favela di Vidigal, a strapiombo sul mare e lievemente appoggiata sul fianco della Pedra dei dois irmão, l’immagine del Cristo Redentore, che guarda la città dall’alto e con le sue larghe braccia aperte è sempre pronto a stringerla a sè; il Pão de Açúcar che si affaccia sulla baia di Guanabara, magari la canzone “Sereia” di Lulu Santos ad accompagnare queste immagini e, per gli amanti del calcio, tornano alla mente le immagini televisive del caloroso tifoso della colorata torçida carioca sugli spalti del Maracanà, il luogo simbolo del calcio latino americano, intenta a ballare, cantare e tifare per una delle squadre della capitale carioca, Flamengo, Botafogo, Fluminense, Vasco da Gama, Bangu, solo per citarne alcune, se non per tifare direttamente la Seleçao, ovvero la nazionale verdeoro brasiliana.
La bellezza di tutto questo è che, in qualunque periodo dell’anno si vada a Rio, si ha la possibilitàdi riempirsi gli occhi ed il cuore di queste immagini.
La città di Rio de Janeiro è anche famosa per uno spettacolo che si può vivere solo per poco più di un mese l’anno e precisamente solo all’inizio dell’anno, ed è il Carnevale.
La tradizione del Carnevale è una forma di festeggiamento di massa instaurato dai Greci in onore del dio del vino. I Romani ne seguirono l’esempio con le festività in onore di Bacco ed i Saturnalia, giornate in cui gli uomini passavano giornate di baldoria onorando Bacco e seguendo la tradizione di scambiarsi i vestiti e quindi travestirsi. La Chiesa cattolica ne fece successivamente una festività che anticipa il Mercoledì delle Ceneri, ovvero il primo giorno di Quaresima per il calendario cristiano. Il termine Carnevale infatti deriva dal termine “carne vale” il cui significato rappresenta l’addio alla carne. Questo perchè anticipa il periodo dei quaranta giorni di privazione dal consumo di carne, alcolici e piaceri mondani. La tradizione narra che il Carnevale di Rio sia stato influenzato da Entrudo, un festival portoghese. Il primo ballo durante il Carnevale si tenne nel 1840 ed i balli caratteristici erano il valzer e la polka, la samba, invece, declinata al femminile perchè la samba è donna, ed è un ballo tradizionale del Carnevale carioca introdotto ad inizio del ‘900.
I festeggiamenti di Carnevale sono più lunghi di quanto voi possiate immaginare in quanto iniziano immediatamente dopo l’Epifania. Bisogna però ben distinguere i festeggiamenti per l’attesa del Carnevale, che consistono in feste ed eventi organizzati negli hotel e locali in giro per la città nei fine settimana, alcuni direttamente nelle scuole di samba presenti in ogni quartiere o favela come, ad esempio Mangueira Portela o Villa Isabel, ed i festeggiamenti che raggiungono il culmine durante il fine settimana antecedente il mercoledì delle Ceneri, ovvero dal venerdì precedente al Martedì Grasso. In questo caso, innanzitutto, vengono chiusi per una settimana uffici, scuole, banche e, per quattro giorni, le attività commerciali, ad eccezione di quelle che si occupano di ristorazione come ristoranti e bar. Perchè Carnevale è Carnevale, e si parla di una settimana di festa cittadina per tutti.
La città si ritrova completamente paralizzata dal traffico, non che il traffico aumenti in quei giorni, il traffico è sempre lo stesso, ma hanno libera espressioni i “blocos da rua”, gruppi di persone principalmente di giovanissima e giovane età che raggiungono le migliaia, legate ad un particolare quartiere che sfilano, suonando, vestiti con i più svariati travestimenti per il quartiere o che raggiungono i più grandi punti di incontro, quali giardini piazze o incroci, per suonare, ascoltare musica, ballare sulle note delle canzoni delle scuole di samba e onorare Bacco dalla mattina fino a notte inoltrata. Tutto questo ha luogo in piena estate per il Brasile con temperature che, di giorno, raggiungono abitualmente i 40 gradi ed una umidità degna di un paese tropicale. Ogni giorno, durante il Carnevale, si contano fino a cento “blocos da rua” concentrati nella zona Centro e Lagoa. Questo comporta che numerose strade, viali e piazze vengano chiuse ed il traffico dirottato su percorsi alternativi, ma decisamente più lunghi, cosìda portare il tempo di percorrenza per un percorso di mezz’ora fino a due ore o mezza, ma Carnevale è Carnevale!
I festeggiamenti del fine settimana di Carnevale iniziano con il “baile do Sarongue” il giovedì sera in cui il requisito unico per entrare è essere travestiti e su questo l’organizzazione e lo staff sono intransigenti; venerdì sera le feste organizzate negli hotel e locali sono innumerevoli e c’è l’imbarazzo della scelta; il sabato sera, invece, ha luogo la massima espressione di festa mondana della capitale carioca: il “Baile do Copa” presso l’Hotel Copacabana, il cui architetto è lo stesso dell’Hotel Negresco di Nizza, festa nota in quanto non solo a tema diverso ogni anno (gli ultimi son stati Italia, Gipsy e Geisha), ma molto esclusiva per la partecipazione di attori e personaggi dello spettacolo e della moda internazionali, rappresentanze diplomatiche e rappresentanti della politica brasiliana ed estera. Fino allo scorso anno garantiva la sua presenza fissa Karl Lagerfeld, invece continua a presenziare da anni Vincent Cassel che, da pochi anni, è accompagnato dalla giovane moglie e modella Tina Kunakey.
Il Carnevale, lo spettacolo, quello vero, quello che trasmette emozione, passione, energia, musica e voglia di ballare, lo si può vivere però solo partecipando alla sfilata dei carri dentro il Sambodromo. La sfilata avviene storicamente lungo Viale Marquês de Sapucaí, viale abitualmente usato durante l’anno per la circolazione automobilistica, tuttavia la popolarità e la conseguente partecipazione al Carnevale portò alla costruzione di veri e propri spalti in cemento armato lungo il viale per una lunghezza di circa 800 mt..
La nuova struttura, progettata da Oscar Niemeyer, ha preso il nome di “Sambodromo” ed ospita la Parata di Samba dal 1984. Negli anni si è dovuto ricorrere alla costruzione di ulteriori spalti temporanei verso la zona finale del viale, così da poter soddisfare la sempre maggiore presenta di pubblico.
I fine settimana precedenti al Carnevale le scuole di Samba effettuano dentro il Sambodromo le prove a cui si può partecipare gratuitamente, e decidere quale serie o divisione vedere sfilare perchè, molti non lo sanno, ma qua il Carnevale è una cosa serie e le scuole sono suddivise per categoria. Sfilano tutte nelle notti di domenica e lunedi e rispettivamente le serie minori di giorno, invece le scuole che costituiscono la Coppa dei Campioni sfilano approssimativamente tra le dieci e mezza di sera e le sette di mattina. Le scuole che parteciparanno alla serie maggiore dell’edizione 2020 saranno: Mangueira, vincitrice dell’edizione 2019, Salgueiro, Portela, Grande Rio, Beija Flor, Unido da Tijuca, Vila Isabel, São Clemente, Estácio de Sá,Viradouro, P. do Tuiuti, Unida da Ilha, Mocidade.
Ogni scuola di samba decide ogni anno il tema della sfilata ma, soprattutto, ogni anno viene creata una canzone diversa, quello che calcisticamente parlando potrebbe essere definito l’inno della squadra, che tutti imparano e cantano e sulle note di questo ha luogo la sfilata, in cui ogni scuola ha a disposizione 1 ora e 15 minuti da quando il primo carro entra nel Sapucaì a quando l’ultimo passa sotto l’arco illuminato che rappresenta il fotofinish. Sempre più spesso la sfilata di Carnevale rappresenta per le singole scuole un modo per manifestare il dissenso popolare circa le tematiche politiche sociali ed economiche che colpiscono la società, cittadina o brasiliana, o per sottoporre all’attenzione del pubblico problematiche e realtàsociali scomode. Ogni scuola fa sfilare mediamente dagli otto ai dieci carri, e la costruzione di questi può richiedere fino ad un anno, motivo per cui finito il Carnevale si iniziano subito a preparare i carri ed i costumi per quello successivo. Ogni carro poi viene anticipato ognuno da un corpo di ballo che varia tra le trecento e quattrocento persone circa, tutte vestite con costumi che arrivano a pesare fino a 40 kg, a tema con il carro che precedono. Per questo motivo e a causa delle alte temperatura passano in continuazione squadre mediche che offrono da bere agli sfilanti per evitare svenimenti da disidratazione. Tutto questo sfilando in mezzo a due ale di persone che, sommate tra loro, raggiungono un totale di centomila persone, questa è la capienza approssimativa del Sambodromo durante le sfilate.
La spettacolarità dei colori, dell’atmosfera, dell’orgoglio che ogni persona trasmette nell’appartenere alla proprio scuola di samba, dei grandi sorrisi e della gioia che si prova nel momento in cui si sfila lungo l’avenida del Sapucaì, è molto difficile da trasmettere e spiegare, ed ancor più difficile è descrivere l’emozione che si prova ad essere applauditi da oltre centomila persone.
Il Sambodromo vi aspetta.
Emanuele Farina Sansone, dal Brasile
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