Novembre 2018- Pagina 48

ACTIONAID LANCIA UN APPELLO AI COMUNI

PER L’APPROVAZIONE DI UN ODG DI CONTRASTO AL DECRETO SICUREZZA E IMMIGRAZIONE

 ActionAid lancia un appello a tutti i Comuni d’Italia perché approvino un ordine del giorno per contrastare gli effetti del decreto immigrazione e sicurezza sul territorio.Il testo del Decreto legge modifica profondamente la gestione delle politiche migratorie in Italia, peggiorando in maniera significativa la condizione dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. L’abolizione della protezione umanitaria, la drastica riduzione dell’accoglienza SPRAR e la nuova disciplina del funzionamento degli hotspot, che mette a rischio il sistema di garanzie, sono solo alcuni degli aspetti più preoccupanti. La rilevanza dei cambiamenti e il probabile impatto fortemente negativo sulle condizioni di vita delle persone e delle città, oltre che sull’esercizio effettivo dei diritti, determinano l’urgenza di mobilitarsi fin da subito. Per questo ActionAid ha scritto oggi una lettera all’ANCI, chiedendo aiuto nella diffusione dell’iniziativa a tutti gli enti locali associati, condividendo l’odg elaborato. L’Associazione ha espresso preoccupazione sugli effetti immediati del Decreto sui territori, evidenziando tra l’altro che solo in tema di assistenza ai soggetti vulnerabili sono stimati in oltre 280 milioni di euro i costi annui che ricadranno sui servizi sociali e sanitari dei Comuni. Il testo dell’Odg sarà inoltre disponibile sul sito dell’organizzazione (www.actionaid.it/odg) e gli attivisti di ActionAid si mobiliteranno per proporne l’adozione alle amministrazioni comunali che operano nei territori in cui sono attivi. L’iniziativa, sull’esempio di quanto hanno già fatto i Consigli comunali di Bologna e Torino, approvando due odg per chiedere la sospensione del Decreto immigrazione e sicurezza, punta a evitare che i cittadini stranieri siano ancora più esposti ai rischi della marginalità sociale, a scongiurare ricadute sugli enti locali dal punto di vista del peggioramento delle condizioni di accoglienza, e a salvaguardare i percorsi di integrazione strutturati nell’ambito dei centri SPRAR.

Aria fresca e pulita negli uffici Iren

Le nuove tecnologie utilizzate innanzitutto per il benessere dei dipendenti: in tutte le sale riunioni sarà posizionato Clairy, l’innovativo prodotto che purifica l’aria sfruttando la capacità depurativa delle piante

La qualità dell’aria negli ambienti chiusi è fondamentale per la salute e il benessere: studi della World Health Organization (WHO) hanno dimostrato che l’inquinamento interno può essere 5 volte più elevato di quello esterno. Calcolando che ciascuno dei propri dipendenti passa circa 8 ore al giorno in ufficio, Iren ha voluto dare un segnale di attenzione, inserendo negli ambienti di lavoro Clairy, un innovativo prodotto, frutto del genio di tre giovani italiani, che consente di depurare l’aria potenziando la naturale capacità depurativa delle piante da appartamento. Clairy è all’apparenza un semplice vaso da fiori di design e di elevata qualità artigianale, ma contiene al suo interno una innovativa tecnologia che, incanalando l’aria verso le radici delle piante, ne aumenta le naturali capacità di fitodepurazione, fino ad arrivare, come certificato dai test di laboratorio, ad un abbattimento del 90% degli inquinanti.  Interamente in ceramica, è inoltre dotato di sensori che rilevano la presenza di sostanze inquinanti nell’aria e misurano temperatura e umidità dell’ambiente, dati che, trasmessi su rete wi-fi, consentono il monitoraggio in tempo reale di questi parametri dal proprio smartphone al fine di migliorare la qualità dell’aria degli interni. Clairy è anche 100% Made in Italy, creato a mano dagli artigiani di Nove, provincia di Vicenza, presso il polo manifatturiero della ceramica d’eccellenza. “Siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione prima di tutto dei nostri dipendenti una soluzione che contribuisce al benessere dell’ambiente di lavoro – ha dichiarato Massimiliano Bianco , AD Iren – Iren è da sempre attenta ai propri dipendenti, e ha realizzato in questi anni un esteso piano di welfare aziendale, oltre a numerose iniziative relative ai tempi di lavoro e alla valorizzazione delle diversità” “Non dimentichiamo inoltre – ha aggiunto Gianluca Bufo, AD Iren Mercato- che questa soluzione innovativa, è disponibile, in esclusiva, non solo per i dipendenti ma anche per tutti i clienti Iren, e si aggiunge alla vasta gamma di prodotti concepiti per semplificare la vita delle famiglie: dai prodotti per il risparmio energetico, alle soluzioni assicurative, alle soluzioni per la domotica”.   “Abbiamo inventato questa tecnologia perché il nostro scopo era creare qualcosa che potesse migliorare la vita delle persone.” ha dichiarato il CEO di Clairy Paolo Ganis “Siamo molto orgogliosi di questa partnership con Iren, che condivide con noi questo obiettivo e che ha voluto credere in questa visione. Siamo sicuri che in futuro riusciremo a collaborare ancor di più per costruire un’esperienza di vita migliore per le persone; respirare aria più pulita in casa è il primo passo fondamentale.”

 

Sapori d’autunno: la crema di zucca

Un alimento povero di calorie che ben si presta alla preparazione di innumerevoli piatti sia dolci che salati

 

ZUCCA CIBOLa zucca regina d’autunno. Colore acceso, polpa carnosa, sapore morbido, dolciastro e delicato; tutto questo e’ la zucca, un alimento povero di calorie che ben si presta alla preparazione di innumerevoli piatti sia dolci che salati. Questa che vi propongo e’ una deliziosa e sostanziosa zuppa che vi coccolera’ nelle fredde sere d’inverno.

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Ingredienti:

1,5 kg. di zucca decorticata

2 belle patate

150 gr.di riso

500ml di latte intero

burro, sale, noce moscata q.b.

50gr. di parmigiano grattugiato

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Pelare zucca e patate, tagliarle a tocchetti e cuocere a vapore con poca acqua. Quando saranno cotte, frullarle con parte del latte. In una pentola portare ad ebollizione il rimanente latte, unire il passato di zucca, un bicchiere di acqua ed il riso. Aggiustare di sale e cuocere a fuoco basso mescolando sovente. Quando il riso sara’ cotto unire il burro, la noce moscata ed il parmigiano. Aggiungere eventualmente altro latte caldo se troppo densa. Servire subito.

Paperita Patty

Onore a Ronaldo per i 400 gol

Cristiano Ronaldo prima  di Juventus-Cagliari è stato premiato dal presidente della Juve Andrea Agnelli con una maglia celebrativa per  i suoi 400 gol nei cinque più importanti campionati europei, record giunto a quota 402 con la doppietta all’Empoli. I tifosi dell’Allianz Stadium hanno esultato con una standing ovation dedicata a CR7.

(foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Minacce di morte alla sindaca Appendino

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E’ la stessa prima cittadina di Torino, Chiara Appendino, a darne notizia su Facebook: “Questa è la lettera anonima che ho ricevuto questa mattina e per la quale ho appena sporto querela. Magari si tratta semplicemente di uno scherzo di cattivo gusto ma una cosa è certa: continuerò a svolgere con serenità il ruolo per il quale sono stata eletta”. Nella missiva anonima, come si legge nella foto tratta dalla pagina social della sindaca, sono scritte minacce nei confronti di Appendino e della sua famiglia.

Tertium non datur (una terza cosa non esiste)

Nel dibattito e negli eventi, dopo tante parole i sostenitori del Sì sono passati all’azione ed  ai fatti, che si stanno susseguendo a Torino sul tema , oramai annoso, della TAV, se ne sentono di tutti i colori.  Da un lato paragoni e parallelismi facili e per questo banali e sbagliati come quello di paragonare la manifestazione , o le manifestazioni, prevista per il prossimo 10 novembre , alla ” marcia dei quarantamila “. Hanno la memoria corta o peggio ancora non conoscono i fatti e la storia. Non si intravede né un Vittorio Merloni o un Cesare Romiti oppure un Vittorio Ghidella, non c’è un altro Giovanni Agnelli o  un Luigi Arisio.  Con tutta la simpatia  per Mino Giachino o Massimo Giuntoli e per il “quartetto” di donne, Giovanna Giordano, Simonetta Carbone, Patrizia Ghiazza e Giovanna Giordano , non rappresentano , almeno per il momento, quello che rappresentò Luigi Arisio. Dietro non c’è la Fiat a sostenere, favorire ed organizzare la “marcia”. È vero c’è la “rete” , ci sono i Social ma non è la stessa cosa. Dall’altra parte , ancora più importante , non ci sono i lavoratori, i sindacati, a parte la CGIL torinese , e con tutta la considerazione possibile per quel “Barnum Partito” che è il M5S (movimento cinque stelle ) non è assolutamente paragonabile a quello che era  allora il P.C.I. ( Partito Comunista Italiano). Hanno avuto il merito , quello  sì, di lanciare l’iniziativa che ad oggi sta andando verso le centomila adesioni.  

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Di conseguenza e per fortuna non vale la  famosa  citazione : la storia si ripete prima in tragedia e poi in farsa. Non è però sostenibile ne accettabile chi prova a barattare la realizzazione dell’opera con il potenziamento del trasporto locale e la realizzazione della seconda linea della metropolitana torinese. Una cosa non può e non deve , a questo punto, escludere l’altra . Un trasporto pubblico locale efficiente e dignitoso per i pendolari , così come la realizzazione della seconda linea di metropolitana a Torino , non sono né in alternativa né in sostituzione del completamento del collegamento ferroviario ad alta velocità con la Francia. Ricordo che, anche in previsione della costruzione  dell’opera sono stati realizzati il S.IT.O. ( Interporto di Torino), il C.A.A.T ( centro agroalimentare ) in prossimità dello snodo ferroviario di Orbassano. Per realizzare queste opere , con ingenti risorse pubbliche, sono stati sacrificati terreni agricoli di pregio ( prima classe) , compromettendo l’area e creando le condizioni affinché si collocasse  poi il Termovalorizzatore di Torino per i rifiuti solidi urbani (RSU).  Tutti questi interventi  ed investimenti, oltre a migliorare  l’efficienza e la redditività economica di alcuni settori, erano e sono finalizzati a ridurre il trasporto merci su gomma. Una cosa è chiara, oramai la stragrande maggioranza dei torinesi oltre ad essere delusi da un Sindaco , Chiara Appendino, evidentemente inadeguato e per di più sostenuto da una maggioranza consiliare che definire eterogenea ed estemporanea  è poco, ha trovato un collante nella realizzazione della TAV. Collante  che va anche oltre la realizzazione della stessa opera ferroviaria ed è stato facilitato dalla incredibile vicenda della candidatura olimpica . Si è spostata quella importante parte di popolazione che non aveva ancora preso una posizione definita  o che non la evidenziava. Tutto questo in una grande e fragorosa assenza dei partiti che anzi , insieme ad i suoi esponenti, vengono invitati a restarne ufficialmente estranei. Sancendone così il loro fallimento , pericoloso per una democrazia,  e facendo venire meno il loro ruolo di rappresentanza ed organizzazione dei cittadini. Quanto prima bisognerà rimediare a questa situazione pericolosa e se si vuole evitare di correre rischi plebiscitari se non peggiori. Una cosa è comunque certa, in questa vicenda,  tra le due posizioni a favore , SI , e contro, NO , alla realizzazione della TAV  una terza  via non esiste praticamente più e comunque non ha più né spazio né cittadinanza . Non solo nel giornalismo il “terzismo” è finito. Tertium non datur!

#TorinoDiceBasta. In piazza i “sì tav” – “no decrescita”

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All’insegna dello slogan “#TorinoDiceBasta”, questa mattina si è formato un presidio di alcune centinaia di persone in piazza Castello. Una manifestazione spontanea, contro quello che viene definito “l’immobilismo e la decrescita voluti dall’amministrazione del Movimento 5 Stelle e della sindaca Appendino”. Una prova generale della marcia alla quale hanno dato adesione  42mila persone su Change.org, a sostegno della petizione sì Tav promossa dall’ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino, che si terrà  sabato 10 novembre, ancora in piazza Castello, con il supporto di  Sì Torino va avanti, un gruppo Facebook con più di 25mila iscrizioni promosso da quattro donne manager torinesi.

 

(foto RC- il Torinese)

Con una testata rompe il naso all’autista del tram: voleva che partisse subito

Un ragazzo di 19 anni ha preso a testate l’autista del tram 16 , che  era in pausa, ma che il giovane pretendeva  partisse immediatamente. Così gli  rotto il naso con una testata. L’aggressore, scrive l’Ansa, è un italiano  19 enne conosciuto  alle forze dell’ordine. E’ stato arrestato dai carabinieri. L’aggressione è avvenuta al capolinea tra piazza Sabotino e via Villarbasse. L’accusa nei confronti del giovane è violenza, lesioni e minaccia a pubblico ufficiale.

Il 4 Novembre a Torino

Domenica 4 novembre 2018 si svolgeranno a Torino le celebrazioni per la commemorazione della giornata dell’Unita Nazionale e Festa delle Forze Armate. La cerimonia dell’alzabandiera, che rinnova l’incontro tra il Paese e le Forze Armate, avrà inizio alle ore 10.00 in Piazza Castello, alla presenza delle più alte Autorità civili e militari della città.Il servizio d’onore sarà svolto, alla presenza della Bandiera del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, da un Reparto di formazione costituito da Ufficiali Allievi della stessa Scuola, Alpini della Brigata “Taurinense”, Carabinieri del Comando Regione “Piemonte e Valle d’Aosta”,  Finanzieri del Comando Regionale “Piemonte” ed Agenti della Polizia di Stato e del Corpo di Polizia Penitenziaria. Le note dell’Inno Nazionale saranno intonate dalla Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale della Città di Torino.A seguire, alle ore 11.00, sarà celebrata una santa messa presso il Tempio della Gran Madre al termine della quale verrà deposta una corona al sacrario militare.Alle ore 18.00, sempre in Piazza Castello, avrà luogo la cerimonia dell’ammainabandiera.Alle ore 21.00, presso il salone dei concerti del Conservatorio Giuseppe Verdi, si svolgerà la Serata conclusiva delle manifestazioni torinesi per la celebrazione della fine della Prima Guerra Mondiale con il concerto “1918-2018 Cent’anni dopo nel segno della musica”. Il programma prevede un percorso musicale che intende unire gli estremi di questo centenario.Analogamente a quanto avvenuto nel 2017, anche quest’anno la Forza Armata, nella provincia di Torino, aprirà al pubblico alcune delle sue caserme secondo il seguente calendario:

4 novembre:

–            Torino – Palazzo Arsenale (Scuola di Applicazione) 09.00-12.00;

–            Torino – Caserma Montegrappa (Brigata Taurinense) 09.00-12.00;

–            Torino – Caserma Pietro Micca (Stazione Carabinieri Torino Monviso);

–            Moncalieri – Caserma Serrandi (1° Reggimento Carabinieri Piemonte) 09.30 – 17.30;

–            Pinerolo – Caserma Fenulli (Museo di Cavalleria) 09.00-12.00 – 14.00-18.00;

–            Pinerolo – Caserma Berardi (3° Reggimento alpini) 09.00 – 12-00;

–            Rivoli – Caserma Ceccaroni (Reggimento Logistico Taurinense) 09.00 – 12.00.

5 novembre:

–            Venaria Reale – Aeroporto (34° AVES) 09.00-16.30;

–            Vercelli – Caserma Scalise (Reggimento Artiglieria a cavallo) 09.00 – 12.30.

A premessa delle celebrazioni del “4 novembre”, in occasione della commemorazione del giorno dedicato ai “Defunti”, il 2 novembre 2018, alle ore 11.30, alla presenza delle Autorità locali e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, sarà deposta una corona d’alloro al monumento dedicato ai Caduti di Nassiriya, sito in corso IV Novembre, lato piazza d’Armi.

Inoltre. dal 3 al 18 novembre, avrà luogo a Vinovo, presso il Castello comunale della Rovere, la mostra“Grande Guerra – Fede e Valore” nell’ambito della quale ciascuna delle locali Associazioni d’Arma esporrà documenti e reperti atti a testimoniare l’attività svolta dalle Forze Armate durante il conflitto.

 

In attesa del ritorno di Larry Brown e dell’armata Olimpia Milano

E’ stato un periodo intenso, molto ma molto travagliato che avrebbe potuto anche avere un valore diverso se le quattro partite perse ai supplementari o all’ultimo secondo si fossero trasformate in altrettante vittorie, ma, come più volte scritto, con i se e con i ma non si fa la storia. Però si può costruire il futuro ed è da qui che si ripartirà, grazie anche al ritorno dell’Human Legend Larry Brown

Troppe le voci che, anche incuranti dei problemi di salute di una persona, avevano gufato contro il mitico Coach, ma il carattere di Larry non può essere messo in discussione, e chiunque pensi in questo modo, dubitiamo forte che sappia di chi si sta parlando. In settimana la Fiat Torino Basket ha dimostrato ancora una volta la “forza” nascosta che, se ben evocata e poi controllata, è in grado di affrontare e annichilire ogni squadra avversaria. La componente degli ultimi secondi non è ancora patrimonio del gruppo dell’Auxilium, ma confidiamo che il tempo possa ragionevolmente condurre ad una gestione più attenta di alcuni particolari. Ed in questo, fortunatamente, Larry Brown è un vero leader. Il leader è un esperto anzitutto di ciò di cui si occupa, e non studia solo le partite o gli schemi, ma conosce ogni dettaglio e sa trasmetterlo ai suoi “guerrieri” in campo. Un leader che è riconosciuto in quanto autorevole e non autoritario, un leader che sa comunicare con i suoi giocatori, che decide ma ascolta, che agisce ma comprende, che getta la mente insieme al cuore in tutti i giorni in allenamento e che ha sempre dedicato allo sport più entusiasmante che si giochi al coperto ogni istante del proprio pensiero. Leggende lo si diventa, non si nasce: anche se qualcuno sembra predestinato. Ora, il timone sembra pronto a tornare nelle mani di chi ha costruito una squadra costruita da lui e dedita ad un gioco unico, come non si vedeva da tanti anni; sarà una scommessa, e su questo non ci sono dubbi, ma solo i grandi mettono in discussione se stessi anche quando non ce ne sarebbe bisogno, ed il pubblico che popolerà gli spalti e le curve del Palavela domenica sera saprà apprezzare tali qualità. Un pubblico che, proprio nella serata di mercoledì prima della partita con il Malaga, ha ricevuto il giusto tributo dell’Auxilium tramite il suo presidente Antonio Forni per un suo tifoso, Massimiliano P., che per una disgrazia è venuto a mancare ai suoi cari e a tutti i suoi amici tifosi, creando purtroppo un vuoto che speriamo possa essere riempito dal calore di tutti coloro che lo ricordano e lo ricorderanno nei tempi futuri e nelle battaglie sportive che verranno. Torino non è una città facile per lo sport, dove anche vincendo non sempre si viene ritenuti all’altezza da coloro che dello sport ufficiale fanno parte dal loro divano o dalle loro scrivanie. Ma alcune pagine indelebili non si cancellano, e le emozioni vissute (anche nell’entusiasmante ultimo quarto della partita con Malaga, con un 20 – 2 clamoroso) sono parte di quello spirito gialloblù positivo che dovrà permeare un Palavela colmo di persone per la difficilissima sfida contro l’armata di Milano basket. Un Palavela che si tingerà di rosa a testimonianza di una splendida unione tra l’Auxilium e il Centro Ricerche di Candiolo, un’unione tra sport e ricerca della salute e ricerca per la vita. Sono valori fondamentali che voleranno trasversali in un’atmosfera unica. Il risultato è una componente importante, e nello sport a volte è tutto: ma le emozioni sono indispensabili per darci uno scopo ideale nella vita. Si può perdere e si può vincere, nel basket non c’è pareggio: la carica di tutti i veri tifosi cercherà di colmare la difficoltà oggettiva di affrontare una squadra che con un solo giocatore doppia con il suo stipendio l’ammontare di tutti quelli di Torino messi insieme. Milano non ha riserve, solo giocatori che a turno si alternano in campo. Ma la FIAT Torino basket ha il cuore e lo spirito di tanti: vincere non sarà facile, ma sarà possibile. L’importante non è partecipare, ma partecipare per poter vincere (questo il vero motto di De Coubertin) e i ragazzi e The Coach ci proveranno. Go Aux.

Paolo Michieletto