Gennaio 2018- Pagina 4

L’Adorazione del Bambino all’Albertina

Da mercoledì 7 febbraio a domenica 25 febbraio, nella prestigiosa cornice della Pinacoteca Albertina, sarà esposto per la prima volta al pubblico l’inedito capolavoro di Gerolamo Giovenone “L’Adorazione del Bambino con i Santi Francesco d’Assisi e Antonio da Padova”. L’opera, frutto di un recente ritrovamento, è stata acquisita da Banca Patrimoni Sella & C., che ne ha finanziato un accurato restauro e, finita la presentazione torinese, la collocherà in esposizione permanente presso il Museo Borgogna di Vercelli. Alla Pinacoteca Albertina l’Adorazione del Bambino sarà il centro di un ricco percorso espositivo che accompagnerà lo spettatore nella scoperta, nella lettura e nell’interpretazione del capolavoro ritrovato. Accanto ad esso, oltre a selezionate opere della collezione dell’Albertina normalmente non visibili, saranno esposti i disegni della bottega di Giovenone, Lanino e Gaudenzio Ferrari e una bellissima Madonna con Bambino realizzata da Gerolamo Giovenone su modello di Raffaello, prestito di Palazzo Madama. Gerolamo Giovenone, nato nel contado di Novara prima del 1490 e morto a Vercelli nel 1555, fu protagonista della pittura piemontese del primo Cinquecento accanto a Giovanni Martino Spanzotti, Defendente Ferrari, Gaudenzio Ferrari e Bernardino Lanino. Lavorò in Piemonte e nel milanese, capace di interpretare con una pittura autentica e personale gli stimoli artistici del grande Rinascimento italiano. L’Adorazione del Bambino, acquisita e restaurata da Banca Patrimoni Sella & C. dopo essere riemersa dall’oblio in tempi recenti, rappresenta un’aggiunta di enorme rilevanza al catalogo di Giovenone. Opera matura e di grande impegno databile alla fine degli anni Trenta del Cinquecento, è forse la testimonianza più interessante della collaborazione di Giovenone con Bernardino Lanino e della vicinanza di questi maestri verso Gaudenzio. “Questa mostra – spiega la curatrice Daniela Magnetti – vuole essere di accompagnamento per un viaggio che, attraverso le sale della Pinacoteca Albertina di Torino giunge sino al Museo Borgogna di Vercelli, per ‘trovare casa’ a un’opera inedita di un protagonista della pittura rinascimentale vercellese, Gerolamo Giovenone, l’Adorazione del Bambino con i santi Francesco d’Assisi e Antonio da Padova, oggi nella collezione di Banca Patrimoni Sella & C. E’ il racconto di un dipinto ritrovato che dopo più di 450 anni, tra molteplici vicissitudini legate al mondo delle committenze e del collezionismo privato, ritrova, grazie a un mecenatismo virtuoso, una sua destinazione pubblica. Il percorso espositivo alla Pinacoteca Albertina è stato concepito come un progressivo avvicinamento all’opera protagonista. L’accostamento con dipinti di Giovanni Martino Spanzotti, Defendente Ferrari, Bernardino Lanino mettono in luce il profondo legame di Giovenone con gli artisti coevi operanti sul territorio. In mostra anche i materiali raccolti durante l’indagine diagnostica e il restauro della pala, che rappresentano un apporto prezioso alla comprensione storicoartistica del maestro e della sua bottega. Radiografie di particolari che consento di addentrarsi in quel mondo non visibile a occhio nudo che regala sorprese e preziosi contributi alla storia dell’arte”. L’esposizione vuole anche offrire al pubblico l’occasione di comprendere meglio la funzione e il significato dei cartoni cinquecenteschi, parte della ricca collezione della Pinacoteca, donata dal re Carlo Alberto alla Accademia di Belle Arti. La Scuola di Pittura della Pinacoteca Albertina organizzerà dei laboratori tematici dedicati alla pittura su tavola e alle caratteristiche teoriche e pratiche della tecnica. E grazie al sostegno di Banca Patrimoni Sella & C., la Scuola di Fotografia dell’Accademia ha realizzato una nuova campagna fotografica per la digitalizzazione ultra-HD dei cartoni: per celebrarla, verranno messi a confronto in mostra i nuovi scatti con preziose fotografie ottocentesche dei disegni rinascimentali, ancora conservate negli archivi dell’Albertina.

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Dal 10 marzo il capolavoro ritrovato raggiungerà la sua definitiva collocazione al Museo Borgogna di Vercelli, la prestigiosa sede che beneficerà del deposito permanente voluto da Banca Patrimoni Sella & C. Il museo vercellese offrirà al pubblico un nuovo percorso espositivo – fino al 1° luglio 2018 – che sarà occasione di ricerca e di dialogo sia con la ricca produzione artistica di tutte le principali botteghe presenti in collezione, sia con il territorio circostante, che ha visto Giovenone scrivere una ricca pagina della storia dell’arte piemontese e italiana. La mostra ospiterà tutti i materiali e gli approfondimenti diagnostici e di restauro della ritrovata pala, prevederà incontri e percorsi per il pubblico degli appassionati e per gli allievi delle scuole e infine laboratori didattici per contestualizzare l’opera e darne una lettura a più livelli. La ricca documentazione diagnostica vede il contributo del Laboratorio Radelet di Torino, dove la pala inedita di Giovenone è stata studiata e restaurata sotto la direzione dei funzionari della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino. L’evento è anche l’occasione per la pubblicazione di un importante catalogo di studio e ricerca dedicato al capolavoro ritrovato e ai suoi artefici: Gerolamo Giovenone, Bernardino Lanino e la loro scuola. La pubblicazione ospita contributi dei maggiori studiosi dell’argomento e rappresenta una virtuosa e generosa sinergia fra tutti i partner dell’evento: la Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C., l’Accademia Albertina di Belle Arti, il Museo Borgogna, Palazzo Madama, le Soprintendenze di Torino, Novara e Vercelli e il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Editore del catalogo è Silvana Editoriale.

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 Inaugurazione alla Pinacoteca Albertina 6 febbraio alle 18,30. Anteprima stampa alle 11. Pinacoteca Albertina, dal 7 febbraio al 25 febbraio 2018 Via Accademia Albertina 8, Torino. T. 011 0897370 www.pinacotecalbertina.it – pinacoteca.albertina@coopculture.it – Facebook Pinacoteca Albertina di Torino ORARI: tutti i giorni dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30). Chiuso mercoledì 14 e 21 febbraio. BIGLIETTI: intero € 7,00; ridotto € 5,00 bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, studenti universitari fino ai 26 anni, convenzioni; gratuito under 6 anni, insegnanti, possessori Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card. Museo Borgogna, dal 10 marzo al 1 luglio 2018 Via Antonio Borgogna 4, Vercelli. T. 0161 252776 (biglietteria) www.museoborgogna.it – Facebook Museo Francesco Borgogna info@museoborgogna.it – stampa@museoborgogna.it ORARI: fino al 2 aprile da martedì a venerdì 14.30-17.30, dal 3 aprile da martedì a venerdì 15-18, sabato 9.30-12.30, domenica 10-12.30 e 14-18. Aperto Pasqua e Pasquetta, chiuso il lunedì. BIGLIETTI: intero € 10,00; ridotto € 8,00; scuole 5 €; gratuito bambini in età prescolare, possessori Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card.

Manifacturing 4.0

I partecipanti saranno assunti presso le aziende partner del Politecnico di Torino per questo nuovo percorso formativo: Avio Aero, Comau, Inpeco, Magneti Marelli, Prima Industrie, SKF e Petronas

 Project Manager, Technical Leader, Sistemista tecnologo e Coordinatore tecnico in ambito Industria 4.0: professioni di un futuro ormai prossimo, per le quali le aziende richiedono figure che devono essere formate con competenze avanzate e in grado di operare in un ambiente sempre più internazionale per occuparsi dell’introduzione delle tecnologie abilitanti nei nuovi processi manifatturieri, integrando competenze tecniche e manageriali indispensabili per il manufacturing del futuro. Il nuovo Master in alto apprendistato del Politecnico di Torino in Manufacturing 4.0 è stato progettato per rispondere a questa esigenza del mondo manifatturiero in stretta collaborazione con le aziende: Avio Aero, Comau, Inpeco, Magneti Marelli, Prima Industrie, SKF e Petronas sono partner di questo innovativo percorso formativo. L’obiettivo del Master, tenuto interamente in lingua inglese, è di formare giovani e motivati neolaureati in Ingegneria, al fine di preparare una nuova generazione di specialisti di alto livello nel campo dei   sistemi di produzione industriale del futuro. Il Manufacturing 4.0, modalità produttiva ormai nota come quarta rivoluzione industriale, rappresenta un cambiamento finalizzato a una produzione sempre più automatizzata e interconnessa attraverso lo sviluppo delle nuove tecnologie digitali. Tecnologie fortemente impattanti su quattro aspetti dello sviluppo dell’attività manifatturiera: l’utilizzo dei dati per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione, la potenza di calcolo e la connettività, i big data e gli open data, l’Internet of Things, il machine-to-machine e cloud computing; l’uso degli analytics per trasformare in valore i dati raccolti, considerato come oggi solo l’1% di questi viene utilizzato dalle imprese, che potrebbero invece ottenere vantaggi a partire dal “machine learning”, ovvero dalle macchine che perfezionano la loro resa “imparando” dai dati via via raccolti e analizzati; lo sviluppo dell’interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce “touch”, sempre più diffuse, e la realtà aumentata; e, infine, il passaggio dal digitale al “reale” che comprende la manifattura additiva, la robotica collaborativa, le comunicazioni, le interazioni machine-to-machine e le nuove tecnologie per immagazzinare e utilizzare l’energia in modo mirato, razionalizzando i costi e ottimizzando le prestazioni.

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Il Politecnico di Torino presenterà per il Master domanda di finanziamento sul bando della Regione Piemonte “Apprendistato di Alta Formazione e di Ricerca 2016 – 2018”, che prevede la sperimentazione di nuove forme di inserimento lavorativo, con l’assunzione dei partecipanti con un contratto di Apprendistato di Alta Formazione da parte delle aziende promotrici, già ampiamente coinvolte nel piano nazionale Industria 4.0. “Il Master in Alto Apprendistato in Manufacturing 4.0 è la naturale evoluzione del Master in Industrial Automation svolto in partenariato con Comau S.p.A. e Prima Industrie S.p.A. e ha visto l’introduzione nei programmi dei corsi le tecnologie abilitanti del piano Industria 4.0. Fin da subito l’idea della sua attivazione ha riscontrato l’entusiasmo del partenariato di imprese che sostiene l’iniziativa grazie alla possibilità di formare una nuova generazione di specialisti in grado di dominare le tecnologie manifatturiere del futuro”, commenta Luca Iuliano, referente scientifico del Master. Donatella Pinto, Head of Human Resources di Comau, rileva: “La nostra azienda crede nei giovani e rinnova il suo impegno nello sviluppo di progetti di alta formazione – in aula e on the job – capaci di fornire alle nuove generazioni gli strumenti per rispondere alle sfide della quarta rivoluzione industriale e della trasformazione digitale ormai in atto. Nel contesto del Master in ‘Manufacturing 4.0’ Comau porta il know-how di una realtà aziendale globale, votata all’innovazione tecnologica, e l’esperienza nell’accrescimento delle competenze, maturata negli anni grazie alla propria Academy. Dal connubio tra le expertise delle diverse Società che partecipano al progetto, leader nei rispettivi settori, con l’autorevolezza scientifica del Politecnico di Torino, nasce quindi un programma formativo che guarda al futuro, costruendolo già oggi”.

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“Nell’ambito del percorso digitale intrapreso da Avio Aero – spiega Francesco Del Greco, CIO di Avio Aero – la formazione svolge un ruolo fondamentale, in particolare quando questa mira ad ampliare lo spettro di competenze. L’additive manufacturing, per citare un esempio, è una tecnologia sulla quale l’azienda ha iniziato a investire ormai più di 10 anni fa e che oggi ci vede in produzione con una libertà di progettazione prima impensabile. Saremo in grado di cogliere appieno le nuove possibilità offerte dalla digitalizzazione solo se riusciremo a superare i confini del design tradizionale, aprendoci a un nuovo modo di armonizzare e sfruttare i dati di produzione così come alla possibilità di condividere conoscenze in maniera sempre più aperta e collaborativa. Il master del Politecnico in Manufacturing 4.0, integrando competenze tecniche e manageriali, risponde perfettamente a questa esigenza”.   “Investire nei giovani è fondamentale; non c’è crescita né innovazione o sviluppo tecnologico senza di loro ed è per questo motivo che ci teniamo particolarmente a sostenere iniziative legate alla formazione. Nel caso di questo Master siamo poi di fronte ad un progetto che, nel nostro territorio, prepara competenze avanzate e d’avanguardia. Inpeco si occupa di realizzare soluzioni di automazione per la sicurezza della diagnosi; lavoriamo con i maggiori laboratori di analisi clinica nel mondo e abbiamo bisogno di risorse aggiornate per contribuire alla qualità del comparto salute”, dice Andrea Mauri, General Manager di Inpeco, leader di mercato nell’automazione di healthcare.

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E Gianfranco Carbonato, Presidente Gruppo Prima Industrie, sottolinea “Collaboriamo con grande interesse al Master perché abbiamo già avuto modo di sperimentare questa formula per la formazione e l’inserimento in azienda di giovani talenti e la riteniamo assolutamente efficace. Inoltre, questa prima edizione dedicata al Manufacturing 4.0 è rivolta in particolare alle figure professionali che stiamo cercando per potenziare le nostre risorse dedicate alle tecnologie digitali, già utilizzate sui nostri prodotti e in continua crescita. La nostra cooperazione con il Politecnico è ormai consolidata negli anni e quest’anno ci vede anche impegnati nella terza edizione del Master in Additive Manufacturing, altro pilastro sul quale il nostro gruppo è fortemente impegnato”.   “Il 2018 sarà l’anno della tecnologia per Petronas, con la produzione di prodotti sempre più innovativi e con l’apertura del nuovo centro ricerca. Una delle chiavi di questo cambiamento sono sicuramente le persone. Ricerchiamo giovani competenti e predisposti alle nuove tecnologie. Il master è un’ottima opportunità di mettersi direttamente in contatto con il mondo lavoro ed apprendere competenze utili alla nuova trasformazione dell’industria”, dichiara Craig Anderson, Head of Human Resources Europe. Commenta Claudia Camusso, SKF Italy Recruitment Manager: “Da tempo SKF Italia è impegnata nel percorso di sviluppo e implementazione delle nuove tecnologie digitali riguardanti la quarta rivoluzione industriale più nota come Industry 4.0. Per questa ragione la Società Italiana del Gruppo SKF ha aderito con entusiasmo al Master Manufacturing 4.0 promosso dal Politecnico di Torino, riconoscendo in questo progetto gli elementi di tecnologia ed innovazione fondamentali per acquisire le competenze necessarie ad un’azienda che deve affrontare in modo adeguato le nuove sfide imposte dalla digitalizzazione del business”.

La camminata della Merla

Domenica 28 si è svolta la seconda edizione della Camminata della Merla sul territorio di Brusasco e come nell’edizione precedente la tradizione è stata rispettata, anche se non era particolarmente freddo il maltempo sotto forma di nebbia si è presentato puntuale a ricordarci che siamo in pieno inverno. Ma nonostante la scarsa visibilità i camminatori non si sono fatti prendere dalla pigrizia ma sono accorsi numerosi sulle colline del Monferrato. Oltre un centinaio infatti si sono regolarmente presentati alla partenza dell’escursione, accolti tra l’altro dal Vicesindaco Beppe Valesio che ha portato il benvenuto dell’Amministrazione Comunale. Alle 14 gli escursionisti sono quindi partiti dirigendosi verso la frazione di Marcorengo dove alcuni tenui raggi di sole attendevano il gruppo, insieme al Vicesindaco ed al Vicepresidente della Proloco Sig. Cavalitto che con la consueta simpatia e precisione ha relazionato sulle origini e le leggende della frazione che in passato era Comune indipendente. A seguire una visita alla bella Chiesa di San Pietro. Si riprendeva quindi il cammino per scendere verso Borgo Garibaldi ed entrare infine all’interno del Castello di Brusasco e visitare il suo splendido parco tra i resti del castello medioevale. La tenacia dei partecipanti è poi stata ripagata da un caldo e dolce ristoro all’interno dell’Agriturismo del Luogo molto apprezzata visto la giornata fredda e umida. La pausa è stata occasione anche per premiare le due giovani partecipanti che erano riuscite a trovare la “Merla” lungo il percorso. Riprese le forze il gruppo rientrava verso il punto di partenza attraversando ancora lo splendido parco del Castello, e dopo i saluti finali tutti hanno fatto ritorno a casa appagati dall’esperienza tra le colline. Il prossimo appuntamento è previsto per domenica 11 febbraio in quel di Coniolo (AL) per il Trekking di San Valentino.

La crisi non molla. Torino perde 3.300 imprese ed Embraco conferma i licenziamenti

Torino negli ultimi 5 anni ha visto chiudere 3.300 imprese, nel commercio, anche se di positivo c’è la crescita  del 5% nella ristorazione. Colpiti in particolare i negozi di abbigliamento (-537) le calzature (-142),i  mobili (-122), poi tessili, mercerie, ferramenta, edicole, bar senza cucina. Segno + per alimentari e tabaccherie (+80), benzinai (+38), farmacie (+43) e negozi dell’usato (+27). In aumento del 4.7% gli acquisti immobiliari di negozi dopo il crollo dei prezzi ma soltanto in alcune  zone come il centro. I dati arrivano dall’ analisi sul commercio a Torino realizzata da Camera di Commercio, Ascom, Confesercenti. Intanto l”Embraco di Riva di Chieri  ha confermato i 497 licenziamenti su  530 dipendenti. L’azienda del gruppo Whirlpool non produrrà più in Italia e ha respinto la proposta dei ministri del Lavoro, Poletti e dello Sviluppo Economico, Calenda, di utilizzare alcuni mesi di cassa integrazione a fronte di un piano di reindustrializzazione.

All’Alfieri per scoprire le professioni di domani

L’Associazione degli ex-allievi del Liceo organizza un ciclo di incontri a ingresso libero con professionisti di eccellenza per aiutare a orientarsi nel nuovo mondo del lavoro

 

Per conoscere da vicino alcune tra le più importanti e più richieste nuove professioni, l’Associazione degli ex-allievi del Liceo Classico “Vittorio Alfieri” di Torino organizza un ciclo di quattro incontri a ingresso libero nell’Aula Magna del Liceo in Corso Dante 80 a Torino.

La rassegna, che rientra nell’ambito del progetto “La Bussola” promosso dall’Associazione, mette a disposizione di tutti gli studenti, liceali e universitari, ma anche di tutta la cittadinanza torinese, l’esperienza diretta di importanti professionisti italiani di eccellenza impegnati in differenti settori, dalla cultura al no profit, dalla scienza all’imprenditoria, con l’obiettivo principale di aiutare ad orientare i giovani e tutti coloro che si stanno avvicinando al nuovo mondo del lavoro attraverso il racconto di esempi concreti e case history di successo.

Il ciclo prenderà il via mercoledì 31 gennaio 2018 alle ore 21 con Carola Carazzone, Segretario Generale di Assifero, Associazione Italiana delle Fondazioni ed Enti della Filantropia Istituzionale eMarco Lanino, Assistente alla Coordinazione e Bureau des Programmes nel settore Protection presso COOPI – Cooperazione Internazionale, che parleranno delle nuove figure lavorative nell’ambito delsociale, anche alla luce della riforma del Terzo Settore.

Il secondo appuntamento è in programma mercoledì 21 febbraio 2018 alle ore 21 con il Prof. Adriano Chiò, Professore Ordinario del Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini” dell’Università degli Studi di Torino e Presidente della Commissione Scientifica della Scuola di Studi Superiori “Ferdinando Rossi” dell’Università degli Studi di Torino, che condurrà il pubblico a conoscere come funziona la ricerca scientifica nel campo delle neuroscienze.

Gli incontri riprenderanno sabato 7 aprile 2018 alle ore 12, quando il Liceo Alfieri ospiterà Paolo Verri, attualmente Direttore della Fondazione Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e Presidente della Fondazione Cirko Vertigo, che porterà ai partecipanti il proprio contributo grazie a una consolidata esperienza a livello nazionale nella promozione del territorio attraverso la cultura.

Chiuderà la rassegna Alberto Barberis, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino, che mercoledì 9 maggio 2018 alle ore 21 racconterà agli studenti cosa significa essere imprenditore ai tempi delle start-up e come è cambiato il modo di fare impresa oggi.

L’ingresso agli incontri è libero fino a esaurimento posti. Per informazioni: info@exalfierini.it

“La sicurezza dei cittadini nell’efficacia delle leggi e nell’autorevolezza delle Forze dell’Ordine”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Alla presenza del Questore di Torino, del Segretario Generale Nazionale Felice Romano, del Senatore Esposito del PD, dell’Onorevole D’Ottavio e Bragantini del PD,  del Consigliere regionale PD Conticelli, dei Consiglieri comunali Morano Lista Civica/Lega Nord e Tronzano Forza Italia, alcune rappresentanze sindacali dei Vigili del Fuoco e del 118, e di alcuni dirigenti della Polizia di Stato. Una affluenza di 200 persone tra delegati e invitati.

La relazione del Segretario Generale Provinciale Eugenio Bravo che è stato rieletto Segretario Generale Provinciale del SIULP della provincia di Torino rilancia il primo sindacato di polizia di Torino e mentre concentra l’organizzazione in attività protese a migliorare le condizioni di lavoro dei poliziotti, avanza una serie di proposte per affrontare con più praticità e rispondenza, le problematiche della sicurezza dei cittadini. La relazione congressuale approfondisce l’analisi dei fenomeni criminali, sottolinea la necessità di far correre insieme tre fantomatici vagoni del treno Stato, che riguardano la giustizia relativamente alla certezza della pena, velocizzando i processi, il vagone della sicurezza attraverso l’operato delle forze dell’ordine e il vagone della rieducazione e recupero del condannato tramite il sistema penitenziario. Leggi che garantiscano certezza della pena e conferiscano maggiore autorevolezza alle forze dell’ordine per svolgere al meglio le attività di prevenzione e repressione dei reati per le quali occorrono più uomini e mezzi all’avanguardia. Esalta il grande impegno dei poliziotti di Torino che grazie al loro costante e continuo lavoro, nonostante le difficoltà logistiche, rappresentano il baluardo della sicurezza dei cittadini.

 

Rimarca il limite sociale propri del “garantismo” e della “tolleranza” che, al di là dell’intrinseco aspetto positivo, devono essere rivisti alla luce delle nuove necessità di sicurezza richieste dai cittadini.

 

Come afferma il Segretario Eugenio Bravo le risposte dello Stato devono agire contrastando in modo più efficiente e realistico l’immigrazione fuori controllo e spesso milizia del crimine, potenziando le commissioni territoriali, prevedendo espulsioni anche per reati minimali commessi dai richiedenti Asilo e

 

una sorta di punteggio che stabiliscano il limite dei reati oltre i quali procedere all’espulsione degli immigrati regolari.  Leggi severe e certezza della pena, per contrastare i reati inerenti le aggressioni perpetrate nelle abitazioni di cittadini inermi, i reati predatori e quelli telematici violenti come il cyber bullismo, nonché azioni preventive contro le moleste presenze derivanti da comportamenti più o meno illegali che alimentano la percezione di insicurezza e concernenti l’accattonaggio, i mercatini abusivi, la prostituzione fuori controllo e quant’altro. Inoltre, un impegno chiaro e inequivocabile deve essere rivolto verso i Centri sociali violenti per i quali si chiedono azioni preventive e repressive avverso i professionisti del disordine, prevedendone in caso di violenze, la chiusura delle sedi. Sottolinea l’importanza del coordinamento delle forze dell’ordine nella figura del Questore, punto di riferimento di tutte le forze dell’ordine e propone di realizzare un piano coordinato di controllo del territorio metropolitano con l’ausilio di consorzi organizzati delle polizie locali, che siano in grado di garantire la sicurezza anche ai cittadini che vivono in paesini lontani dalle metropoli. Rileva le difficoltà del NUE (Numero Unico Europeo) con i ritardi conseguenziali nelle esecuzioni degli interventi.

 

La relazione congressuale esalta il momento culturale che considera la locomotiva del treno della sicurezza e che deve riorganizzarsi con materie inerenti come l’educazione alla legalità con materie inerenti il Cyber bullismo, lo stalking e quant’altro possa far assimilare ai giovani il rispetto verso il prossimo e i valori della civile convivenza. Per fare questo occorrono docenti preparati e ai quali va riconosciuta più autorevolezza.

 

Rimarca l’importanza di una polizia professionale anche grazie al nuovo “riordino delle carriere”.  Richiama il risultato del contratto di lavoro, con l’incentivo economico per chi tutti i giorni difende e garantisce la sicurezza mediante il controllo del territorio e la polizia giudiziaria.

 

Un progetto a tutto tondo quello del Segretario del SIULP di Torino che sollecita il mondo politico e sociale a tenere in debita considerazione nella preoccupazione che se nulla interverrà per cambiare rotta, il rischio che a furor di popolo possano emergere proposte molto più estreme non è impossibile.

 

Chiude con l’auspicio che la giustizia e la sicurezza concorrano sempre nel rispetto delle leggi democratiche e proprie di uno Stato di diritto avanzato.

 

Il percorso del SIULP di Torino è stato tracciato. Sia sotto l’aspetto dei diritti dei poliziotti sia per quanto riguarda le esigenze di sicurezza dei cittadini il SIULP, primo sindacato di polizia non farà mancare la propria voce.

 

Seeyousound svela il volto eversivo della musica

Prosegue questa settimana al Cinema Massimo il giovanissimo festival che celebra il magico rapporto tra cinema e musica, il Seeyousound International Music Film Festival. Solo alla sua quarta edizione si è inaugurato in grande stile venerdì 26 gennaio con un’importante mostra che durerà un anno al Museo Nazionale del Cinema “Soundframes. Cinema e musica in mostra” e un film muto del realismo svedese, Ingeborg Holm di Victor Sjöström, accompagnato dal vivo dalla suggestiva musica di Corrado Nuccini, Iosonouncane e Enrico Gabrielli.

 

È un festival molto ricco che presenta un’ampia gamma di generi sia cinematografici sia musicali. Si passa dal biopic alla fiction, dal documentario al musical e non si fa distinzione tra musica classica, pop, jazz, folk o hip hop. In questo viaggio emozionante ci si riconcilia con la potenza eversiva e rivoluzionaria della musica, che può essere mezzo di riscatto, di salvezza, di lotta per i propri ideali, di punto di riferimento di una generazione. Per una manciata di ore ci si allontana così, nel buio della sala, dalla banalizzazione e appiattimento dei talent show, delle silent disco e delle piattaforme social che vorrebbero relegare la musica in una gabbia, quella del mero prodotto di consumo.

 

Nel weekend il numeroso pubblico ha potuto apprezzare tutti i film in concorso che sarà possibile rivedere ancora fino a domenica 4 febbraio. La qualità è molto alta perché i film provengono dai festival più importanti come Cannes, Amsterdam, Barcellona, Nyon. Nella sezione Long Play Feature i sei film in concorso sono un caleidoscopico viaggio attraverso la cultura, le tradizioni e le passioni di Argentina, India, Stati Uniti ed Europa. È presente anche il primo musical del festival, Stuck, interamente girato in un vagone della metropolitana di New York, dove troviamo un microcosmo dell’America contemporanea e dell’umanità tutta. Diversi gli attori noti in questo film a partire da Giancarlo Esposito nei panni di un senzatetto un po’ shakespeariano. A partire da questa edizione il premio Long Play Feature è intitolato alla memoria di Francesca Evangelisti, scomparsa recentemente, aveva regalato un prezioso contributo alla crescita del festival.

 

Ma le anteprime e le sorprese non mancano anche nelle altre sezioni. Fiore all’occhiello è la sezione Into the Groove, che racconta le storie delle icone che hanno segnato un’epoca e ispirato quelle successive. Nel film di Andreas Neumann e Josh Homme American Valhalla il racconto della genesi del diciassettesimo album di Iggy Pop “Post Pop Depression” diventa pretesto per parlare del rock di ieri e di oggi; nel film England is mine il regista Mark Gill ripercorre la vita di Morrissey, leader degli Smiths in una Manchester post industriale in cui il giovane Steven riesce comunque a trovare degli stimoli creativi; c’è posto anche per un omaggio alla cantante francese Barbara nel ventennale della sua scomparsa e ad un’altra icona femminile degli anni Settanta Betty Davis nel film They say I’m different di Phil Cox. Ciliegina sulla torta di questa sezione la prima “maratona-retrospettiva” della storia del festival dedicata a Tony Palmer, il più grande regista di film e documentari riguardanti la musica. Ha lavorato con attori del calibro di Laurence Olivier, Richard Burton, Vanessa Redgrave, Peter Sellers e immortalato le performance leggendarie dei Beatles, Frank Zappa, Pink Floyd, Maria Callas, Jimi Hendrix. Tre i titoli dedicati al grande regista che mercoledì 31 gennaio incontrerà il pubblico alle 21 al Massimo 3. Da non perdere Bird on a wire, un documento storico dell’arte di Leonard Cohen, riscoperto e ottimamente restaurato nel 2010 che mostra il talento di Palmer nel saper ritrarre i grandi della musica. Sempre in questa sezione ci sarà anche l’affascinante Isabelle Huppert questa volta nei panni di una cantante che sfida gli Abba in Souvenir.

Curiosa la rassegna Radioactivity che presenta cinque film incentrati sull’universo della radio. Gli appassionati di musica anni Ottanta non possono perdere Dare to be different, la storia di una piccola stazione radio di Long Island – NY che divenne trampolino di lancio del movimento musicale e culturale che va sotto il nome di new wave.

Quest’anno tanti sono gli eventi collaterali che fanno da cornice al festival che ha trovato una confortevole casa nel salotto prestigioso del Circolo dei lettori. Qui per tutta la durata della rassegna è possibile assistere a performance musicali e a incontri con esperti o protagonisti dei film in programmazione. In più ogni sera a partire dalle 23.30 il Circolo Amantes ospita l’After Festival con aperitivi e dj set e dove è possibile visitare la mostra “Kraftwerk – The man-machine experience” in onore del mitico gruppo tedesco passato lo scorso anno dalle Ogr e l’esposizione “Hip Hop Kemp Festival”. Il party conclusivo si terrà sabato 3 febbraio al Magazzino sul Po, ospite d’eccezione nelle vesti di dj Don Letts, musicista e regista inglese di origine giamaicana che venerdì 2 e domenica 4 febbraio presenterà il documentario di cui è regista “Two Sevens Clash” sull’intreccio di reggae e punk nella Londra del 1977.

Giuliana Prestipino

 

Le iniziative per il Giorno del Ricordo 2018

In occasione del Giorno del Ricordo, dal 6 al 20 Febbraio, si svolgeranno a Torino numerose manifestazioni per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’ esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e delle vicende del confine orientale. Gli eventi, promossi dal Comitato di Torino dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sono compartecipati e sostenuti dall’Istoreto e dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale piemontese. Il primo appuntamento è per Martedì 6 febbraio, alle 17.30,  nella Sala Didattica del Polo del ‘900 in via del Carmine 14 a Torino, dove sarà presentato il volume di Anna Maria Mori e Nelida Milani, “Bora. Il vento dell’esilio” (Marsilio,2018. Con Anna Maria Mori interverranno Sergio Soave, Guido Crainz, Enrico Miletto e gli studenti delle scuole torinesi IIS Avogadro, Liceo D’Azeglio, Liceo Gioberti. Mercoledì 7 febbraio, dalle 9.00 alle 13.00, nell’Aula Magna del Liceo Classico Massimo D’Azeglio – in via Parini,8 a Torino – si svolgerà un seminario di studi sul tema ” Una narrazione a lungo mancata. Gli esodi del Novecento. In occasione del Giorno del Ricordo dell’esodo istriano, fiumano, dalmata“. Dopo i saluti istituzionali del Consiglio regionale del Piemonte, di Sergio Michelangelo Blazina, Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, e di Antonio Vatta, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, il seminario entreà nel vivo con l’introduzione di Claudio Dellavalle, Presidente dell’Istoreto. Le quattro relazioni saranno tenute da Guido Crainz, dell’Università di Teramo (“Naufraghi della pace: gli spostamenti forzati di popolazione nell’Europa del secondo dopoguerra”); Stefano Gallo, dell’Istituto di studi sulle società del Mediterraneo – Cnr (“Profughi e accoglienza in Europa, dalla Prima guerra mondiale agli anni ’90“); Enrico Miletto, storico dell’ Istoreto (“Arrivare, accogliere e dimenticare. L’assistenza ai profughi giuliano-dalmati e la loro rappresentazione nello spazio pubblico dell’Italia del dopoguerra“);Marcello Flores, Direttore scientifico Istituto nazionale Ferruccio Parri (“Gli esodi di allora e gli esodi di oggi“). Sempre Mercoledì 7 febbraio, alle 20,30, al cinema Massimo di via Verdi a Torino, Antonio Vatta dell’ ANVGD e il Direttore dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea e della sede del Piemonte del Centro Sperimentale di Cinematografia, Sergio Toffetti, presenteranno  un documentario sul confine orientale. Venerdì 9 febbraio la Sala Rossa del Comune di Torino ospiterà la cerimonia ufficiale di commemorazione della Giornata del ricordo mentre Domenica 10 febbraio si terranno la S.Messa al Duomo di Torino e, alle 11,30,  la commemorazione al Cimitero Monumentale della città, in corso Novara. Le iniziative proseguiranno Giovedì 15 febbraio con l’omaggio alla targa di corso Cincinnato, all’angolo con via Pirano, che ricorda l’esodo  deo 350 mila Istriani, Fiumani e Dalmati mentre Domenica 18 febbraio al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di via Mazzini si esibiranno in concerto l’Orchestra Mandolinistica della città di Torino e il “Grup Folk Batana” istriano di Rovigno (Rovinj). Martedì 20 febbraio, al Polo del ‘900 di via del Carmine a Torino, si svolgerà un convegno sulla vita di Giovanni Palatucci a Fiume.Il quadro degli appuntamenti si completa con  un’iniziativa dell’Istoreto in collaborazione con il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte rivolta alle scuole superiori piemontesi. In sostanza verranno proposti degli incontri presso gli sitituti scolastici per illustrare agli studenti i contenuti del DVD “La città vuota. Pola 1947. Il suo esodo, la sua storia“. Il DVD era stato distribuito dal Consiglio Regionale del Piemonte alle scuole che ne hanno fatto richiesta in occasione della passata edizione (2017) del Giorno del Ricordo e del 70° anniversario dell’abbandono della città di Pola. Durante gli incontri di 2 ore ciascuno, tenuti dallo storico Enrico Miletto,verranno presentati i contenuti del documentario e le opportunità di approfondimento consentite da numerose altre produzioni dell’Istoreto e, in particolare, dall’applicazione multimediale “L’esodo istriano, fiumano e dalmata in Piemonte. Per un archivio della memoria“, realizzata da Enrico Miletto e Carlo Pischedda, consultabile e scaricabile all’indirizzohttp://intranet.istoreto.it/esodo/. Gli incontri si terranno nei mesi di febbraio e marzosecondo un calendario definito direttamente tra le scuole e l’Istoreto.

M.Tr.

CINQUEMILA TIFOSI IN DELIRIO PER LA NONA EDIZIONE DELLA THAI BOX MANIA A TORINO

Organizzato dalla Barbuto Promotion, l’evento è giunto alla sua nona edizione a Torino nel teatro del PalaRuffini. Sin dalla conferenza stampa, tenutasi mercoledì scorso alla presenza dell’assessore allo sport del comune di Torino, Roberto Finardi, si era certi che anche l’edizione di quest’anno non avrebbe disatteso le aspettative di un pubblico appassionato e composto da giovani praticanti e da famiglie con bambini.

La Thai Box Mania è un evento a cui Torino si è abituata ad ospitare e che ormai non potrà mancare dal calendario sportivo della Città. Lo stesso assessore Finardi ha accolto l’evento con queste parole: “Una manifestazione di prestigio che ormai da 9 anni trova nel PalaRuffini la sua naturale collocazione. Sono contento che Thai Boxe Mania attiri sempre molto pubblico e ringrazio gli organizzatori per il lavoro che svolgono e per l’impegno che dedicano a questa attività”.

 

 

I cancelli del PalaRuffini sono stati aperti sabato dalle 17 fino a notte fonda. I primi a salire sul ring sono stati gli atleti della Prestige Pre-card in un programma da quindici incontri, dedicati ai fighters meno esperti e alle giovani promesse della thai boxe. Gli atleti di casa sono stati accolti con grande entusiasmo dal pubblico, che non ha mancato di fornire il proprio sostegno a giovani promesse come gli emergenti Serena Chiarantano e Cristian Delmastro, i quali, al loro debutto in una manifestazione di tale prestigio, non hanno disatteso le aspettative dei tifosi e dello staff, vincendo i propri incontri. A partire dalle 20, il programma della manifestazione si è fatto più intenso ed a dimostrarlo è stato il pubblico, ormai al completo e sempre più in visibilio. E’ iniziato il Galà di Thai Box Mania e con esso i primi sei incontri di rilievo internazionale. Su dodici atleti, ben otto erano italiani e quattro sono stati gli atleti che hanno portato a casa la vittoria. Tutti gli incontri hanno offerto un appassionate spettacolo tecnico ed agonistico al pubblico torinese. Nel primo match, il francese Damien Cazambo si è imposto sul marocchino Ismail Zahir che ha perso solo per decisione medica. Nel secondo incontro, il torinese d’adozione, Michele Mastromatteo, già alla sua terza partecipazione a Thai Boxe Mania, ha vinto ai punti contro il connazionale Danilo Coda. L’unico match femminile del galà è stato aggiudicato dall’italiana Clara Ricignuolo contro la portoghese Elizabeth Vanessa Rodrigues. Il quinto match ha poi visto salire sul ring Ruben Sciortino e Giuseppe Conti, che si sono sfidati in un match di full muay thai con tanti colpi messi a segno da entrambe le parti: l’incontro, ai punti, è stato vinto da Ruben Sciortino. In chiusura di serata è arrivata anche la vittoria di un altro torinese, seppure d’adozione, Filippo Solheid, contro Marco Ronchetti in un match di full muay thai molto intenso.

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Con un ritardo inevitabile, ma per nulla criticato, alle 22 il PalaRuffini era comunque pronto ad assistere ai top matches della manifestazione: i sei incontri della International Card. Tra gli italiani hanno figurato due atleti, ben conosciuti al pubblico locale: Luca Roma e il torinese d’adozione Christian Zahe. I primi a salire sul ring sono stati il lussemburghese Prince Junior, già campione del Benelux BKBMO 2015, campione del Thai Fight King of Muay Thai e campione europeo WKU 2016, contro il francese Mathias Phountoucous che ha dovuto cedere ai colpi dell’avversario. Il secondo match è stato uno degli incontri più attesi: il fighter italiano Luca Roma ha sfidato il franco algerino Elias Mahmoudì in un incontro di full muay thai, contendendosi la cintura di campione del mondo WPMF. Dopo un inizio di alto livello tecnico, il fighter milanese non è più riuscito a difendersi dai colpi del suo avversario, che si è così aggiudicato il titolo, mandando ko l’italiano al termine del primo round. Niente da fare neppure per l’atleta torinese, Christian Zahe, in passato già campione del mondo WKN di K-1, vincitore titolo del Super Muay Thai, nonché veterano del ring del PalaRuffini. Il fighter italiano, a causa di un fermo medico al secondo round, ha dovuto lasciare il ring e la vittoria al francese Jeremy Payet, dopo un match dall’altissimo valore tecnico e di grande coinvolgimento per il pubblico, seppure troppo breve.

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Uno spettacolo unico e un match sorprendente è poi arrivato dall’incontro di full muay thai tra il francese Brice Delval e il bielorusso Taksim Petkevich. Che il giovanissimo francese fosse un atleta di grande valore non era un segreto, ma è certo che Delval ha riconfermato il suo talento in rapida ascesa. Delval e Petkevich hanno regalato uno spettacolo intenso e a mozzafiato, di grande tecnica e prestanza fisica, con calci e colpi sferrati a gran velocità. L’incontro si è concluso con un risultato di pari merito.  La chiusura della nona edizione è stata assegnata al “big match” tra due campioni indiscussi alla loro prima sfida diretta e, nonostante l’ora ormai inoltrata a notte fonda, l’attesa del pubblico in fibrillazione è stata ripagata dall’intensità dell’incontro. Il campione thailandese Sudsakorn Sor Klinmee, accompagnato dall’allenatore Filippo Cinti, si è presentato sul ring parodiando la serie televisiva “Gomorra” aspettando l’arrivo del suo avversario atleta dell’Azerbaijan, Chingiz Allazov in arte Chinga. Il match è stato incredibile e combattuto sotto le regole del fight code rules. L’atleta thailandese, nonostante abbia combattuto in una disciplina differente dal suo cavallo di battaglia, la full muay thai, ha affrontato l’avversario senza esclusioni di colpi, ma il campione bielorusso in ascesa ha dimostrato una tenacia e una preparazione sorprendenti, che gli hanno permesso di conquistare il titolo ai punti.  Anche la nona edizione della Thai Box Mania si è così chiusa con successo sia dal punto di vista del livello atletico dei partecipanti che per la sempre più calorosa partecipazione del pubblico. Per Torino, ormai, la Thai Box Mania è un appuntamento annuale e si dovrà aspettare gennaio 2019 per assistere al decimo anniversario della manifestazione.

 

Manuela Savini

Foto Thai Box Mania

 

 

A Palazzo Civico arrivano i nuovi revisori dei conti

Il consiglio comunale, con 27 voti su 27 votanti, ha approvato la nuova composizione del Collegio dei Revisori dei conti della Città per il triennio 2018-2021. La nuova nomina è avvenuta dopo le dimissioni, lo scorso 11 gennaio, del precedente collegio per contrasti con l’amministrazione in relazione al bilancio municipale. Grazie al sorteggio da parte della prefettura e dopo le rinunce e accettazioni degli esperti contabili sorteggiati vengono  nominati Roberto Ghiglione, Paolo Zoccola e Silvana Busso.