E’ stato ufficializzato in questi giorni dal team del Guinness World Records di Londra il record del mondo della “Maratona Radiofonica piu’ lunga del Mondo” stabilito dal 4 al 12 ottobre 2016 dal Dj italiano Stefano Venneri su Radio B.B.S.I. di Alessandria.
Venneri che è anche lo speaker ufficiale del Torino Fc ha trasmesso per 205 ore 2 minuti e 54 secondi senza dormire sulla frequenza fm 99,600 dell’emittente alessandrina BBSI. Il Dj, che ha ricevuto in studio anche il sostegno dell’editore e presidente granata Urbano Cairo, non è nuovo a queste imprese. Aveva già stabilito diversi primati mondiali alla radio e non solo, nel 2006 (125 ore alla radio), nel 2007 ( 135 ore alla radio) , nel 2008 (865 abbracci in 21 minuti), nel 2009 (183 ore alla radio), nel 2010 (18 minuti a 28 metri d’altezza dj a testa in giu’), nel 2013 (74 ore di diretta su Grp Tv). La Maratona nei piccoli studi della radio (4×4) ha visto la presenza di 6 medici che monitoravano la situazione fisica del Dj ( ha terminato la Maratona con la pressione minima di 84 e la massima di 122), oltre 150 testimoni e migliaia di messaggi di sostegno da ogni parte del Mondo. Il Dj che è anche pubblicista ha 44 anni, da 9 anni è la voce ufficiale del Torino Calcio allo Stadio “Grande Torino”, organizza eventi oltre a condurre numerose manifestazioni. Il record precedente apparteneva ad un Dj cinese che si era fermato a 200 ore. La pagina del riconoscimento ufficiale del record si trova al link www.guinnessworldrecords.com/world-records/longest-marathon-radio-dj mentre il sito ufficiale del Dj Venneri si trova all’indirizzo www.stefanovenneri.it. |
Sono numeri importanti quelli registrati tra Natale e l’Epifania nelle località sciistiche piemontesi: i dati raccolti dalla Regione dimostrano che, nonostante gli ultimi giorni caratterizzati in alcune zone dal maltempo, il tasso di occupazione registrato dagli albergatori è stato sempre alto, con picchi di tutto esaurito soprattutto in corrispondenza del week end di Capodanno
In provincia di Torino il tasso di occupazione delle camere alberghiere in particolare in alta Valsusa e in val Chisone è stato per tutto il periodo tra il 95 e il 100% a Capodanno, grazie anche alle manifestazioni organizzate: spettacoli pirotecnici sulle piste di Sestriere, mentre a Bardonecchia la Wave Experience ha organizzato nel villaggio olimpico feste, attività e aperitivi sulle piste. Nell’area del Gran Paradiso, invece, i risultati migliori si sono registrati nel week end di Capodanno, con un’occupazione media dell’81%.
Molto positivo anche il bilancio delle valli del Cuneese: l’afflusso di turisti e sciatori è stato molto positivo, con un tasso di occupazione quasi sempre intorno al 90%, grazie anche all’apertura anticipata di alcuni impianti sciistici. Per la notte di San Silvestro diverse località hanno registrato il tutto esaurito, grazie anche agli eventi realizzati, come il il Capodanno di Prato Nevoso nel Mondolè Ski, con lo spettacolo pirotecnico “Light on snow” e dj set, e quello in piazza a Limone Piemonte, con musica e animazione nel centro storico. In crescita le presenze sulle piste: +16,5% per il comprensorio Riserva Bianca a Limone Piemonte e + 30% ad Artesina (dati aggiornati al 2 gennaio).
In provincia di Biella, l’Oasi Zegna ha visto un significativo aumento degli skipass venduti: 4000 dal 23 dicembre al 5 gennaio, con una crescita quasi del 50% rispetto al 2016. Un dato estremamente positivo reso possibile dal maggior numero di piste aperte. Buono il numero di presenze anche a Oropa, in particolare per il veglione di Capodanno.
Segnali di crescita nel territorio del Distretto dei laghi e della Val d’Ossola: +10% di presenze sugli impianti di San Domenico, positivi e in linea con la stagione 2016-17, invece, quelle di Macucgnaga, Domobianca e San Domenico di Varzo. Nelle ultime due stazioni, boom di sciatori per le aperture delle piste da sci in notturna.
Risultati favorevoli pure in Valsesia: ad Alagna tutti gli albergatori hanno registrato ottime presenze per l’intero periodo natalizio, anche fino al 100%; stazionari i passaggi sugli impianti di Monterosa Ski. A Scopello e Alpe di Mera presenze in aumento dopo Capodanno e una media di 1200 passaggi al giorno sulle piste, in aumento rispetto al 2016.
Ecco allora che l’analisi di questi dati consente ad Antonella Parigi, assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, di commentare che “la montagna invernale si conferma ancora una volta un fattore fondamentale di attrazione per il nostro turismo. E’ un settore per il quale abbiamo messo in campo numerose azioni, dalla modifica della legge regionale 2/2009 ai fondi per la sicurezza e l’innevamento, nonché diversi investimenti, a partire dai 24,5 milioni di euro per gli impianti. Un impegno straordinario che dimostra quanto la Regione consideri la montagna invernale strategica per lo sviluppo del Piemonte”.
GG – www.regione.piemonte.it
DAL FRIULI VENEZIA GIULIA
Era di Pordenone ma residente a Udine, il 42enne morto investito lungo la tangenziale ovest di Udine, all’altezza dell’uscita di Feletto Umberto, prima dell’ingresso al casello dell’autostrada di Udine Nord. La Polizia stradale è intervenuta sul posto con i Vigili del fuoco e i soccorsi sanitari. Secondo la ricostruzione, il pedone sarebbe stato investito mentre attraversava la tangenziale a piedi, da un pullmino di una società sportiva sciistica.
Mole e Monviso, i due giganti
Una fantastica veduta della Mole illuminata per Natale e del Monviso, in questo scatto di Valerio Minato
La pioggia di questi giorni ha indotto il Comune a sospendere per lunedì 8 e martedì 9 l’ordinanza antismog a Torino. Restano vigore le consuete limitazioni permanenti per i mezzi a benzina, gpl e metano omologati Euro 0 e diesel di classe pari o inferiore a Euro 2. Le condizioni meteorologiche nei due giorni sono tali da permettere la dispersione degli inquinanti e la sensibile riduzione dei valori di PM10 nell’atmosfera.
Le piccole e medie imprese torinesi hanno chiuso bene il 2017 e per il 2018 le previsioni sono all’insegna dell’ottimismo. Riprendono gli investimenti e il mercato del lavoro è stabile, mentre il ricorso agli ammortizzatori sociali è inferiore al 10% dei casi. E’ quanto emerge dalla indagine congiunturale sullo stato di salute delle pmi di Torino curata dall’Ufficio Studi di Api. L’indagine ha preso in considerazione il secondo semestre 2017 e le previsioni per i primi sei mesi del 2018. “I numeri ci restituiscono una fotografia positiva del nostro settore”, afferma il presidente di Api, Corrado Alberto, “ma è evidente che non bisogna abbassare la guardia.” Da sottolineare che il 54% delle assunzioni previste dalle piccole e medie imprese avverrà con contratto a tempo indeterminato, il 42% a tempo determinato, il 29% con contratto di apprendistato e infine il 15% in somministrazione. Inoltre il 16,3% degli imprenditori dichiara una crescita del personale nei prossimi mesi, con un saldo previsionale positivo, +5,4%. Le previsioni confermano una maggiore stabilità sul mercato del lavoro locale, che ha chiuso il 2017 con un saldo del 20%
I carabinieri sono alla ricerca dei ladri che hanno compiuto il furto all’hotel Principi di Piemonte al Sestriere. E stata asportata la cassaforte di una suite occupata da una famiglia di turisti ucraini residenti al cui interno c’erano 20 mila euro in contanti, orologi preziosi e monili in oro pare non coperti da assicurazione. Il bottino è sui 70 mila euro. In base alle prime ricostruzioni i ladri sono entrati nella stanza forzando la porta, ieri verso l’ora di pranzo.
Juve, la soddisfazione di Allegri
Massimiliano Allegri commenta come di consueto su Twitter la partita dei bianconeri. Questa volta a proposito della vittoria sofferta per 1-0 contro il Cagliari: “Abbiamo vinto una partita fisica, su un campo difficile. Ora i ragazzi si godano un po’ la pausa: ci aspetta una seconda metà di stagione di lavoro per cercare di raggiungere tutti gli obiettivi!”.
I 5 milioni di euro della Lotteria Italia sono stati vinti ad Anagni, in provincia di Frosinone, mentre il secondo premio da 2,5 milioni è stato venduto a Milano. Il terzo premio da 1,5 milioni è stato venduto a Rosta (D 034660), il quarto da 1 milione a Pinerolo (P 462926). Il quinto da 500 mila euro ha premiato Roma.
di Pier Franco Quaglieni
.
4 marzo, elezioni con molte incognite – Bonino e i radicali – Una riflessione per Braccialarghe
***
4 marzo, elezioni con molte incognite
Dalle prime mosse della campagna elettorale si coglie che il sistema elettorale scelto contiene una vistosa contraddizione: mentre nei collegi uninominali è un invito a coalizzarsi, nei collegi proporzionali è un invito a frammentarsi, ponendosi in competizione con il soggetto politico più vicino e non con quello più lontano. Ciò può determinare spinte centrifughe che possono lacerare le coalizioni elettorali che difficilmente saranno coalizioni di governo. Chi scrive fu nei primi anni Novanta un sostenitore del proporzionale che fotografa la realtà politica nella sua complessità ,ma l’esperienza del Mattarellum ,corretto da una lieve quota proporzionale ,ha dimostrato che il maggioritario nella babele italiana ha consentito di governare, malgrado i Casini, i Fini, i Bertinotti. Abbiamo avuto coalizioni che hanno espresso governi relativamente stabili, soprattutto nel centro-destra. Il sistema elettorale adottato e il tripartitismo rappresentano delle incognite. Riuscirà l’elettore a fare una scelta meditata che semplifichi il quadro e renda governabile il Paese ? Molto dipenderà dai partiti e dai candidati che si presenteranno. L’incapacità dei 5 Stelle risulterà chiara se i partiti sapranno contrapporre candidati validi, competenti, specchiati. In ogni caso la vera minaccia, l’unico pericolo e’ il movimento 5 Stelle a cui sarebbe una vera sciagura affidare il destino del Paese. Essi incarnano una protesta esasperata che ha sicuramente anche qualche ragion di essere, ma non saranno mai in grado di governare da soli o in coalizione con altri l’Italia .
***
Bonino e i radicali
Emma Bonino dimostra del grande coraggio ad imbarcarsi nell’impresa di formare una sua lista elettorale. Appare evidente l’anomalia in base alla quale lei sola sarebbe stata costretta a raccogliere le firme necessarie .I pasticci fatti dai partitini nell’ultimo mese di legislatura con la formazioni di gruppi parlamentari fittizi consentirà a molti signor nessuno di candidarsi senza le prescritte firme. Ma emerge anche che la Bonino voglia cimentarsi in un’impresa disperata in quanto lei stessa ha dichiarato di non avere neppure i candidati necessari. E’ arrivato l’ex democristiano Tabacci a salvare la Bonino ,regalandole il simbolo che le eviterà di raccogliere le firme. Un viatico non bello per una anticlericale come la Bonino. La lista Pannella -Bonino e, ancor prima, la lista radicale avevano una precisa ragion d’essere. Anche la “Rosa nel pugno” ebbe una sua motivazione politica, ma oggi la listarella di Bonino che imbarca un vero voltagabbana come Dalla Vedova, non ha una identità motivata. Essa esprime solo una scheggia di partito radicale in nome di un europeismo indefinito che non si ancora neppure a quello di Ernesto Rossi e di Altiero Spinelli. La stessa Bonino eventuale candidata a Bra, sua città natale, rischierebbe di non farcela perché la componente cattolica braidense non voterebbe chi si distinse nelle battaglie abortiste .La scelta a favore dell’accoglienza indiscriminata degli immigrati penalizzerà ulteriormente la Bonino che rischierà una triste fine politica che non merita. Come Ministro degli Esteri e’ stata infatti un ottimo Ministro con il senso delle istituzioni. E certe sue battaglie a fianco e con la guida di Pannella sono state utili alla crescita civile del Paese. Ma si tratta di un passato lontano e di un quadro politico distante da quello attuale.
***
Una riflessione per Braccialarghe
La cultura torinese ruota ormai da anni sulle grandi istituzioni pubbliche lautamente finanziate da fondazioni ,ministeri,assessorati. Eppure Torino ha una sua storia di associazioni culturali importanti che ne hanno segnato la vita nei decenni. L’assorbimento di tutte le risorse verso
alcune realtà ha drenato la quasi assoluta totalità di risorse. Il Circolo dei lettori che adesso organizzerà anche il Salone del libro ,e il Polo del ‘900 ,sostenuti da Fondazione San Paolo,Regione e Comune , rivelano una situazione di monopolio incompatibile con il pluralismo culturale . Pensavo a queste cose,quando ho appreso della morte crudele a 60 anni dell’ assessore Fabrizio Braccialarghe ,persona capace e onesta che ha dedicato cinque anni alla cultura torinese. Ci siamo incontrati di sfuggita qualche volta,ma non sono mai riuscito ad avviare con lui una riflessione su questi temi che gli parevano inesistenti. In cinque anni non venne mai una volta al Centro “Pannunzio ,neppure in manifestazioni organizzate con il Comune a cui intervenne il sindaco Fassino. Il disastro grillino nel campo della cultura rivela che chi diceva di opporsi al “sistema Torino “incarnato da Braccialarghe ,ha poi ignorato chi di quel sistema non fa parte o e ‘ stato discriminato. Continuano più o meno tutti a pensare che l’ombelico di tutto sia in via Bogino dove hanno inventato un circolo-spodestando quello storico che ha 170 anni di vita- con dei contributi così cospicui da renderne la gestione la cosa più facile ed appagante.Le difficoltà insite nel far quadrare i conti per fare delle cose utili per la città in via Bogino non l’hanno mai conosciuta. Per il volontariato culturale una buona affluenza di pubblico è il premio agognato specie se i giornali ignorano determinate manifestazioni,avvantaggiando quelle del circolo dei lettori.Anche questo avrei voluto dirlo a Braccialarghe che,ne sono convinto, avrebbe capito perché,al contrario di altri, era una persona intelligente e in buona fede.
***
Lettere scrivere a quaglieni@gmail.com
.
Partorire alla Conad
Cosa pensa della pubblicità del parto in diretta della Conad?
Gina Lampredi
.
Mi sembra una trovata pubblicitaria priva di gusto, anzi decisamente inopportuna, specie se collegata al Natale. Partorire , prontamente assistiti, in un supermercato mi sembra un’idea peregrina, povera di fantasia. Il creatore della pubblicità è Pupi Avati. Ma la scelta mi sembra sbagliata. La maternità è cosa troppo importante per poter essere usata come pretesto pubblicitario di un supermercato.
.
Vittorio Emanuele III
Caro professore, cosa pensa del fatto che la Comunità ebraica voglia che il nome del terzo re d’Italia sia cancellato dalle vie e dalle istituzioni a lui dedicate ?
Umberto Barocca
.
Forse stanno venendo fuori i limiti dell’operazione di portare in Italia le salme dei sovrani d’Italia a Vicoforte. All’improvviso,alla chetichella, in periodo quasi elettorale. Il ritorno andava preparato e non imposto con un bliz ,oltretutto da personaggini di spessore quasi nullo. E’ evidente che esso sia diventato motivo di facile polemica. In ogni caso io sono contrario da sempre a cancellare la storia dalla toponomastica .La storia è storia e quindi va rispettata. In un paese in cui ci sono corsi dedicati a Stalingrado,all’Unione Sovietica e a Togliatti, può starci benissimo una biblioteca nazionale di Napoli intitolata a Vittorio Emanuele III.