Gennaio 2018- Pagina 12

Tra commedia e tragedia, il teatro nel teatro non è solo pirandelliano

Dedicando ad una sconosciuta mademoiselle questa prima edizione de L’illusion comique rappresentata al parigino Théâtre du Marais tra il novembre 1635 e la Pasqua dell’anno successivo, Pierre Corneille riconosceva: “Ecco che vi dedico uno strano mostro. Il primo atto non è che un prologo, i tre successivi formano una commedia imperfetta, l’ultima è una tragedia, e il tutto cucito insieme forma una commedia”. Quanti generi teatrali, e forse non tutti elencati se nella grotta iniziale possiamo guardare al maraviglioso barocco o se senza temere smentite troviamo Matamoro spaccone e innamorato pazzo delle donne scendersene comodo comodo dalla Commedia dell’Arte. E poi, come vero capolavoro, attorno ad una spina dorsale che sono i rapporti infelici tra un padre e un figlio, Corneille sposta decisamente la barra e mescolando con fantasiosa sapienza realtà e finzione, quasi in un soffice e stralunato pirandellismo in anticipo di tre secoli, inserisce nell’opera un perfetto gioco di teatro nel teatro. È sufficiente che il mago Alcandro, con quei suoi occhialini scuri che lo pongono a mezza strada tra Tiresia e Beckett e con l’appoggio al suo bastone ricurvo e nodoso, compia un incantesimo perché il giovane Clindoro, trattato dal padre duramente e fuggito dieci anni prima di casa con ogni disonore, venga riscoperto – attraverso un susseguirsi di trasparenze e rideaux, pronti a ricoprirsi di luci azzurre o violacee, che sono la scena assai bella pur nella propria “povertà” inventata da Eleonora Rossi, suoi anche i costumi -: al servizio di Matamoro, il suo amore con Isabella cui già lo spaccone e lo spento Adraste aspirano, la macchinazione inventata dalla serva Lisa che mal sopporta la trasgressione alle leggi sociali e teatrali, dove sarà sempre rispettato l’allineamento delle classi, il tradimento e l’uccisione del rivale, il carcere e il pentimento di Lisa. Sino all’ultimo atto di questa opera irregolare, posto su di un piano ulteriore e diverso, dove i personaggi hanno assunto altre identità e vivono una improbabile vicenda che porta Clindoro, ormai nelle vesti di Teagene, a essere vittima di un tranello e a morirne. Il padre Pridamante è disperato a quella nuova visione, non capisce le parole del mago, che gli riferisce come il ragazzo sia interprete di una recita e quel denaro che il capocomico distribuisce a ognuno degli attori ne è la prova. È davvero tanta la materia che Fabrizio Falco aveva tra le mani ma è stato capace di padroneggiarla con decisione (forse badando con qualche leggerezza al ruolo di Clindoro che ha pure tenuto per sé), ha sparso divertimento e lacrime, certezze e sogni, irrealtà e concretezze, parole e immagini. Mettendo mano a questa costruzione teatrale, sotto differenti prospettive, non s’è risparmiato nelle illusioni e nell’ambiguità con il risultato di uno spettacolo quantomai solido per il pubblico del Gobetti (produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in collaborazione con il Centro Teatrale Santacristina, repliche sino al 4 febbraio), anche grazie all’uso appropriato delle pedane fatte avanzare sino al proscenio ha fatto interagire gli attori divisi dalla storia come pure ha creato con lo spettatore un legame assai più stretto. Giù giù sino all’epilogo, sino a quel gioco antico del teatro che si libera della scena e mette a nudo il palcoscenico spoglio. A commentare, a guidare poco a poco l’azione, nei ruoli di Pridamante e Alcandro, i perfetti Leonardo De Colle e Titino Carrara, Mariangela Granelli è una spigliatissima Lisa, come lei riempie la scena il prorompente Matthieu Pastore con il suo Matamoro. Massimo Odierna, Loris Fabiani, Elisabetta Misasi e Maurizio Spicuzza completano il cast davvero applaudito ad una delle repliche cui ho assistito.

 

Elio Rabbione

Foto di scena Marina Alessi

Inchiesta sul crollo al Regio

Aperto un fascicolo d’inchiesta sull’incidente di giovedì sera al Teatro Regio durante la Turandot, quando una parte della scenografia è crollato sul palco ferendo due coristi. Il reato ipotizzato dalla procura è lesioni. Al momento non ci sono indagati. A causare l’incidente forse il disallineamento di alcuni tiranti.

 

(foto mm – il Torinese)

Uccide a colpi di mannaia la moglie e un bimbo di tre anni

DALLA LOMBARDIA

Dramma della follia questa mattina a Cremona, dove una donna di 46 anni è stata uccisa dal marito 51enne a colpi di mannaia nella loro abitazione. La vittima  è di nazionalità cinese come il consorte. La polizia ha trovato un bimbo di 3 anni agonizzante, il figlio di amici della coppia. Il bambino è  stato portato in condizioni disperate all’ospedale Maggiore di Cremona dove è morto poco dopo l’arrivo.  Gli agenti chiamati dai vicini sono entrati in casa e hanno visto l’uomo che impugnava ancora la mannaia. E’  stato ammanettato e portato in carcere.

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“La favola di Natale” nel Giorno della Memoria

La commovente favola di Guareschi. Un nuovo allestimento del Regio diretto da Claudio Fenoglio

 

Piccolo Regio Puccini, sabato 27 gennaio 2018, ore 20

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Il Teatro Regio, che da anni partecipa alle iniziative legate al Giorno della Memoria, propone La favola di Natale, un racconto di Giovannino Guareschi, con musica di Arturo Coppola, trascritta ed elaborata da Giorgio Colombo Taccani, ricerche e ricostruzione storica di Andrea CostamagnaClaudio Fenoglio dirige i Solisti e il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”, e gli Allievi delle classi di strumento del Conservatorio “G. Verdi”, narratore Giancarlo Judica Cordiglia, regia e adattamento drammaturgico di Caterina Panti Liberovici, scene di Sergio Mariotti, costumi di Alessandra Garanzini e luci di Patrizio SerraLa favola di Natale è un racconto di Guareschi datato 1944, mentre era internato in un lager a Sandbostel, in Germania. Lo raccontò per la prima volta ai compagni di baracca, proprio la sera della vigilia di Natale dello stesso anno, nello Stalag XB, dove era recluso. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con il Conservatorio “G. Verdi” di Torino, con il sostegno degli Amici del Regio sotto il patrocinio della Comunità Ebraica di Torino e in occasione del 50° anniversario della morte di Giovannino Guareschi (1908-1968).

Fascia d’età consigliata: 13-18 anni.

Recite riservate alle scuole il 25 gennaio ore 10.30 e il 26 ore 10.30 e ore 15; recita aperta a tutti il 27 gennaio ore 20. Biglietti a € 10 (under 16: € 8) in vendita diretta alla Biglietteria del Teatro Regio (tel. 011.8815.241/242), presso Infopiemonte-Torinocultura e i punti vendita Vivaticket; on line su www.vivaticket.it; telefonicamente al numero 011.8815.270. 18app: biglietti a € 5, e con 1 euro in più si può acquistare un secondo biglietto. Info – Tel. 011.8815.577 e www.teatroregio.torino.it.

Le attività de La Scuola all’Opera sono realizzate in collaborazione con Amici del Regio e Fondazione Cosso.

Truffa sul web. Falsi poliziotti ricattavano utenti dei siti di incontri: un suicida per vergogna

I carabinieri del Comando provinciale di Nuoro stanno conducendo da stamane  una vasta operazione per sgominare una associazione criminale dedita alle truffe e alle estorsioni su internet, che aveva per vittime centinaia di frequentatori di siti hard o di incontri, e che coinvolge anche Torino e altri  centri del nord Italia. Falsi agenti di polizia (tra i quali un sedicente ispettore torinese)  contattavano i frequentatori di siti di incontri comunicando loro false denunce della polizia postale che sarebbero state ritirate previo pagamento di cifre fino a 20 mila euro. Tra le  vittime anche un uomo, sardo, di 40 anni,  che si è suicidato dopo avere comunque già pagato 5 mila euro,  per la vergogna di essere scoperto dai colleghi di lavoro. Sedici le ordinanze di custodia cautelare emesse dal  tribunale di Nuoro,  che i militari dell’Arma hanno eseguito oltre a numerose perquisizioni.

RIPARTE “GATORADE PREMIA LA SCUOLA”

L’ITALIA È ALLA RICERCA DEI NUOVI CAMPIONI DEL MONDO GATORADE 5v5 2018

Aperte le iscrizioni al progetto che permetterà a 180 scuole suddivise tra le tre regioni coinvolte di partecipare al torneo “Gatorade 5v5”. La squadra vincitrice della Finale Nazionale volerà a Barcellona per rappresentare l’Italia nel Torneo Gatorade 5v5 Globale 

 

Milano, 22 gennaio 2017 – “Gatorade premia la scuola” è un progetto che unisce la didattica a un torneo scolastico amatoriale di calcio a cinque con in palio la possibilità di vivere un’esperienza esclusiva a livello Globale, in collaborazione con la UEFA Champions League. Lo scorso anno la squadra vincitrice è volata a Londra per sfidare le altre nazioni in un torneo Globale con in palio la possibilità di assistere dal vivo all’evento sportivo dell’anno, la Finale della UEFA Champions League. La seconda edizione del Gatorade 5v5 riparte in grande, coinvolgendo oltre a Milano e alla Lombardia anche le regioni di Lazio e Piemonte, permettendo a ben 180 scuole di partecipare al torneo. Le scuole potranno registrarsi gratuitamente entro il 4 febbraio 2018 sul portalewww.gatoradepremialascuola.it e scaricare materiale didattico sul tema della corretta idratazione durante lo sport. Il fine del progetto è infatti quello di promuovere all’interno degli Istituti Scolastici Secondari di Secondo Grado la tematica della corretta idratazione legata all’attività sportiva e al contempo di arricchire il patrimonio motorio e culturale di alunni e sportivi, gettando le basi per l’assunzione di corretti stili di vita.  Inoltre, tutte le scuole che parteciperanno al Torneo Gatorade 5v5 otterranno un set di 10 pettorine utili all’attività sportiva scolastica. Per le prime 40 scuole iscritte di ogni regione l’accesso al torneo Gatorade 5v5 sarà diretto, tutte le altre scuole iscritte potranno invece partecipare ad un sorteggio, che si terrà il 7 febbraio 2018 in una location esclusiva, durante il quale verranno estratte le restanti 20 scuole per regione fino a raggiungere le 180 scuole che si affronteranno nel torneo “Gatorade 5v5”. Per partecipare al torneo di calcio a 5 ciascuna scuola dovrà presentare una squadra composta da sei studenti (quattro giocatori, un portiere e un giocatore di riserva) di sesso maschile e di età compresa tra i 14 e i 16 anni (almeno 14 anni alla data di inizio del torneo e non oltre i 16 anni alla data dell’1 maggio 2018). Il progetto “Gatorade premia la Scuola” è riservato alle scuole Statali e Paritarie secondarie di secondo grado di Lazio, Lombardia e Piemonte, di conseguenza il Torneo si svolgerà nelle seguenti date presso i seguenti Centri Sportivi:

–          Roma: lunedì 12 e martedì 13 marzo 2018 presso Circolo Andrea Doria, Via del Baiardo, 26

–          Milano: giovedì 14 e venerdì 15 marzo 2018 presso Sport Promotion Comasina, Via Salemi, 19

–          Torino: Lunedì 19 e martedì 20 marzo 2018 presso Varano Village, Via Alfonso Varano, 64

Le quattro squadre vincitrici delle fasi regionali si sfideranno in una Finale Nazionale a 12 squadre, che si terrà venerdì 23 marzo a Milano presso il centro Sport Promotion Comasina, Via Salemi, 19.

La squadra vincitrice della Finale Nazionale rappresenterà l’Italia nel Torneo Gatorade 5v5 Globale a Barcellona, dove sfideranno formazioni provenienti da tutto il mondo per conquistare la vittoria della competizione e aggiudicarsi l’ambitissima esperienza finale. “Dopo il grande successo dell’anno scorso, Gatorade è impaziente di ospitare la seconda edizione locale del torneo Global 5v5”, ha dichiarato Marcello Pincelli (Amministratore Delegato e Direttore Generale della filiale italiana di PepsiCo). “Lo sport, ed il calcio in particolare, crea aggregazione, promuove il lavoro di squadra e insegna valori fondamentali, proprio come la scuola. Con questo appassionante progetto, Gatorade mira a sostenere l’educazione, sia riguardo la corretta idratazione, sia invitando gli studenti delle scuole superiori alla condivisione di uno spirito di sani principi sportivi, sostenuti dalla grande volontà di mettersi in gioco e superare nuovi traguardi ogni giorno.” L’iniziativa “Gatorade premia la scuola” è sostenuta dalla rete nazionale delle scuole Rete ITAsf facente Parte del MIUR, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

POESIA O SINTONIA DI VITA?

“L’eco ed io” , edito da IL VIANDANTE, è uno splendido libro di poesie non banali e non scontate. L’ho capito nel momento in cui ho letto i primi versi: questa voglia di scrivere… e per chi?Così Silvia Magistrini, Presidente del “Comitato Dante Alighieri” di Verbania e VCO, sabato 20 gennaio a Villa Olimpia di Verbania, nel presentare la raccolta di poesie di Domenica Blanda, poetessa e fotografa.“Ho avvertito questa sua voglia di scrivere, nel momento in cui ho letto le sue prime poesie” ha spiegato Magistrini “questa voglia…. ma per chi?” “E’ un momento di sfogo” ha risposto Blanda” mi nutro di poesia e di scrittura, le scrivo per me. Mi piacciono molto le albe e i tramonti, soprattutto i secondi, anche perché in questo periodo sono un po’ depressa”, per cui i tramonti mi rappresentano molto”. La stessa autrice ricorda poi altri momenti della vita che le hanno ispirato una poesia o l’altra: “per esempio, quando ero a Palermo, in un bellissimo giardino, il sole… sentivo il profumo delle piante e dei fiori”. Come dire “quando amor mi spira, noto”: che sia la natura, una persona, sé stessi”. Anche il lago (il nostro lago), è la sottile malinconia che Mimma fotografa e canta assieme, il luogo confidente della sua fatica, della ricerca di una sintonia di vita con il mondo e con le cose” continua la Presidente. Oltre a “notare” , la poetessa è anche fotografa per cui, gli stessi aspetti della realtà che vengono messi in versi, possono essere, anche contemporaneamente , immortalati.

Elio Motella

 

TRA ALBA E TRAMONTO

Tra alba e tramonto,

i pensieri corrono,

si tuffano nel passato,

ritornano al presente.

La melanconia

mi prende,

il cuore si rattrista

di nostalgia.

I primi raggi

bucano

l’oscurità

e la speranza

si fa strada

guardo al futuro.

SANITA’, RUFFINO (FI): IN PIEMONTE MALATI CRONICI ABBANDONATI DALLA REGIONE

Confidavo che l’interrogazione presentata in Aula vedesse una forte presa di posizione della Giunta regionale verso quelle case di cura, convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale, che impongono il pagamento di una retta ai pazienti anziani  non autosufficienti affetti da malattie croniche i quali rifiutino le dimissioni. L’assessore alla Sanità non solo non é entrato nel merito del problema, prendendo una posizione politica, ma ha preferito rimandare al Consiglio l’onere di approvare un Piano della Cronicità che se tutto va bene verrà approvato nel 2019, senza dare risposte ai tanti casi di persone in difficoltà che si trovano a dover pagare un conto salato senza praticamente aver sottoscritto alcun contratto“. Ad affermarlo la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino che ha discusso un question time in merito. Conclude Ruffino: “La Giunta Regionale avrebbe già dovuto maturare una posizione in merito a novembre dello scorso anno quando le mie sollecitazioni in merito, avevano portato l’assessore a domandare un quesito legislativo per appurare la possibilità di riconoscere un compenso pari alle spese alberghiere alle case di cura che ricoverano un soggetto che fa opposizione alle dimissioni. Ad oggi nulla é stato fatto e peraltro, ancora una volta, il centrosinistra sull’argomento prende tempo non dicendo quali sono i principi che intende adottare per garantire il diritto alla salute di questi pazienti. Perché se é vero che sono stati avviati dei seminari, dall’altra parte se non vengono fissati dei paletti é palese che la Giunta intende procrastinare la stesura del Piano Criticità, che prevede una spesa per l’Ente, non solo a dopo le elezioni politiche ma anche alla prossima tornata amministrativa regionale. Una soluzione grave perché di fatto abbandona i malati cronici a loro stessi, addossando anche a soggetti estremamente deboli sia dal punto di vista sociale sia da quello economico, addossando a loro le spese di cura e assistenza“.

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COMUNICAZIONE AI LETTORI

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblicherà gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati o esponenti politici di movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

Sparato un proiettile sul bus della linea 29

Paura, ma nessun danno, per i passeggeri del bus della linea 29 che ieri sera in via Val della Torre, zona Lucento, è stato colpito da un proiettile sparato da un’arma ad aria compressa. La pallottola, distruggendo un vetro del mezzo pubblico, ha sfiorato un passeggero. La polizia municipale sta indagando: tra le ipotesi quella di una baby gang.

 

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Centri sociali e scritte contro la polizia: esposto di FdI

“Questa mattina Borgo Aurora si è svegliata completamente deturpata dai graffiti dei soliti estremisti della galassia dei centri sociali. Le scritte invocano palesemente l’intenzione di impedire qualunque tipo di miglioramento del quartiere”. La denuncia è di Patrizia Alessi, consigliere di circoscrizione di Fratelli d’Italia. “Appendino prenda telefono e  secchiello: chieda lo sgombero delle occupazioni e mandi qualcuno a pulire lo scempio.”, aggiunge Augusta Montaruli, dell’esecutivo nazionale di FdI. “Il gesto e’ una minaccia inaccettabile per il quartiere che e’ dei residenti e dei torinesi e non può essere appannaggio di gruppi di violenti. Invieremo un esposto in Procura perché non si tratta solo di scritte: e’ il serio tentativo di controllare il territorio attraverso la minaccia e l’intimidazione affinché’ Borgo Aurora diventi un centro sociale all’aria aperta”, conclude Patrizia Alessi.