Gennaio 2018- Pagina 11

Gtt, nuovi mezzi e biglietti elettronici. In vista aumenti tariffari

In Regione il  presidente di Gtt Walter Ceresa ha illustrato il piano industriale 2018-2021.Il gruppo va verso una revisione tariffaria con lo scopo principale di fidelizzare la clientela e punterà  sulla bigliettazione elettronica.  Per il presidente l’intento è  di uscire dalla problematica situazione che vede attualmente un fabbisogno finanziario di 191 milioni di euro, con l’obiettivo è arrivare a un utile di gestione nel 2021 di 11,5 milioni. Pertanto il costo del lavoro verrà ridotto a fine piano, rispetto al 2017 di 24 milioni di euro (da 216 a 192 milioni) e, per fornire un servizio più efficiente e meno inquinante senza diminuire i chilometri di linea, vi sarà un massiccio rinnovamento dei mezzi e una revisione dei processi di manutenzione. Aumenterà l’utilizzo di veicoli a trazione elettrica, diminuirà l’utilizzo dei veicoli a gasolio, resterà invariato l’utilizzo dei veicoli a metano. I mezzi diminuiranno leggermente (795 a 625 veicoli) di numero ma saranno più capienti, più efficienti e più confortevoli e tutti idonei al trasporto dei disabili. Si tratta soprattutto di 470 nuovi autobus e 40 nuovi tram, acquistati anche con il contributo della Regione. Sarà potenziato il servizio con la metropolitana (apertura Lingotto – Bengasi entro il 2019) e  previsto il completamento del servizio ferroviario metropolitano nel 2020 e l’aumento della velocità commerciale della rete. È attesa anche una revisione tariffaria con lo scopo principale di fidelizzare la clientela e basata sulla bigliettazione elettronica. La Regione ha informato che l’Agenzia per la mobilità, a seguito della transazione sui vecchi crediti, dovrà versare a Gtt 25 milioni di euro. In merito alla gestione del Piano industriale, poi, la Regione seguirà da vicino soprattutto la parte inerente al personale.

 

(foto: il Torinese)

La cucina pugliese a Torino

Dopo aver esplorato il magico mondo della cucina siciliana, continuiamo il nostro viaggio culinario nella Città della Mole alla ricerca dei sapori pugliesi.

La Puglia è una regione grande, la più lunga d’Italia, costituita da province molto diverse tra loro anche da un punto di vista gastronomico: Bari, Lecce, Foggia, Taranto, Brindisi contribuiscono con materie prime e gusti differenti ai sapori tipici della regione molto amati e ricercati proprio per questa importante varietà. Questi piatti però hanno un punto in comune: l’esaltazione della sapidità dei prodotti locali, preziosi e unici, che tutto il mondo ci invidia.

Ciceri e Tria (pasta fritta e ceci), Friselle e Taralli di ogni genere nel Salento, Orecchiette alla Cime di Rapa a Bari, i Troccoli (pasta lunga “quadrata”) nel Gargano, e ancora i Pasticciotti, la Burrata, e ancora un mondo di delizie gustose e squisite.

Non possiamo non parlare poi degli straordinari vini pugliesi come il Primitivo di Manduria, i Rossi di Cerignola e Barletta, il Gioia del Colle, il Negramaro, o dell’olio, pluripremiato e conosciuto in tutto il mondo come una produzione di eccellenza assoluta di questo magnifico territorio.

La conclusione è che in Puglia è tutto buono, invitante, di qualità, una lusinga continua, un invito seducente che ci spinge a visitarla e gustarla in tutte le stagioni, ovviamente anche per il suo patrimonio storico, culturale e naturale.

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A Torino sono molti locali che si dedicano alla cucina e al cibo pugliese e sempre di più sono coloro che ne sono alla ricerca sia per rievocare le loro origini, ma anche per conoscere meglio una gastronomia così varia e deliziosa. La Drogheria Pugliese a Via Mazzini 34, è un negozio dove trovare specialità da tutta la regione, dalla Pasta al Primitivo di Manduria, alle salse, vino, olio.

Un Pizzico di Puglia è un piccolo ristorante in centro, a Via San Massimo 47/A, dove assaggiare piatti tipici come la Tiella di Riso, Patate e Cozze o le Trofie alle Vongole.

Per dei fantastici Pasticciotti invece la tappa d’obbligo è la Pasticceria Elba a Corso Orbassano 96/B, un angolo di bontà salentine.

Puglia Lab, in Via Nizza 107, propone focaccia barese, panzerotti, pucce, primi e secondi piatti tipici, pasticceria sia secondo le ricette tradizionali che rivisitate.

Il Covo della Taranta a Via Bernardino Galliari 10, a San Salvario, presenta una cucina casalinga tipica pugliese con un ottimo rapporto qualità prezzo.

Con La Panzerotteria invece, focacce, fritti, dolci e ovviamente panzerotti possono essere ordinati online e gustati a casa propria.

Maria La Barbera

Tirocini in azienda: la porta per il lavoro

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Di Paolo Pietro Biancone*

Si parla molto di alternanza scuola-lavoro e tirocini in azienda. Questa è la strada per imparare sul campo e acquisire competenze adeguate per il mondo del lavoro

L’alternanza scuola – lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi. L’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta. Questo percorso si completa e arricchisce nel percorso universitario in cui gli studenti sono supportati con servizi per tirocini facoltativi e, in molti casi, obbligatori da svolgere durante il percorso di studio. Il servizio job placement delle Università gestisce l’offerta di tirocini curriculari ed extracurriculari per i propri studenti e laureati, con lo scopo di promuovere l’integrazione tra la formazione universitaria e il mondo del lavoro.

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Attraverso l’attivazione di tirocini curriculari ed extra-curriculari si pone l’obiettivo di offrire agli studenti ed ai neo-laureati l’opportunità di acquisire quelle competenze operative che solo un’esperienza “sul campo” può dare e di rendere partecipe l’azienda delle competenze impartite nei percorsi di laurea. Il tirocinio diventa così sempre più parte integrante del percorso formativo universitario dello studente e un’occasione di confronto e di primo approccio delle aziende con il laureato. Non di rado anche porta d’accesso all’inserimento lavorativo. Secondo i dati diffusi dal Senato della Repubblica sul mercato del lavoro e i giovani, in Italia la fascia di popolazione tra i 15 e 24 anni non occupata è in incremento già nel 2008 e l’intensità del fenomeno abbia continuato a crescere fino ai livelli critici del 2014, in cui l’indice ha raggiunto quota 42,7% (inferiore solo a Grecia e Spagna). All’inizio del 2014, la giunta della regione Piemonte ha deliberato di anticipare l’attuazione della Garanzia Giovani, approvando il Progetto straordinario Garanzia Giovani Piemonte – GGP5 . Il Progetto, finanziato con 5.600.000 euro di risorse residue del POR FSE 2007-2013, è iniziato il 1° giugno 2014 e si è concluso il 30 marzo 2015. Prevedeva dall’inizio azioni rivolte ai servizi per il lavoro e alla formazione finalizzata all’occupazione, mentre le altre misure sono state progressivamente attivate nei mesi successivi (ISFOL 2016a; Regione Piemonte 2016).

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Le misure attuate nel piano straordinario regionale hanno di fatto aperto la strada a quelle poi adottate nell’ambito della Garanzia Giovani nazionale: è ad esempio già presente il principio della retribuzione a risultato, mentre manca ancora il sistema di profilatura dei beneficiari, caratteristica peculiare – come si è visto – del programma nazionale. Nell’ambito della GG nazionale risulta assegnato alla regione Piemonte un ammontare di risorse pari a 97.433.240 euro. Anche alla luce della concorrenza con il piano straordinario regionale, il Piemonte ha scelto di concentrare la gran parte di tali risorse su poche tipologie di intervento: il contrasto dell’abbandono scolastico, l’inserimento occupazionale e il tirocinio extra-curriculare. La regione ha inoltre scelto di non finanziare la misura del bonus occupazionale. Le misure finanziate sono articolate in quattro percorsi offerti ai giovani iscritti al Programma: i primi tre sono concentrati sul reinserimento in formazione, sul tirocinio extra-curriculare e sull’inserimento al lavoro (perc. 3). In ciascun percorso, alla misura principale si accompagnano una serie di misure accessorie, di accoglienza o di orientamento specialistico. I dati successivi rivelano che le porte di accesso al mondo del lavoro sono migliorate e l’occupazione giovanile di conseguenza. Questo è anche confermato dai dati crescenti di attivazione stage e tirocini, che manifestano l’interesse delle imprese al mondo della formazione e rivelano la convinzione che gli stage possono essere strumento formativo sul campo utile a tutte le parti coinvolte.

*Presidente del corso di studi in professioni contabili

Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management

Università di Torino

 

Il Salotto dell’Ottocento

Domenica 28 Gennaio 2018 ore 21.00 presso l’Anatra Zoppa, storico circolo di Torino sito in via Courmayeur 5, si potrà assistere al concerto“Il salotto dell’ottocento”. Il primo appuntamento della rassegna musicale ANTICAMERA, un progetto ideato e curato da Gianfranco Saponaro, prodotto da Anomalia Teatro

IL SALOTTO DELL’OTTOCENTO.Il salotto ottocentesco era il luogo in cui i giovani rampolli dell’aristocrazia e dell’alta borghesia imparavano a stare in società scambiandosi arguti pareri politici ed economici ma anche gossip e giovanili ardori. In questi pomeriggi il concerto musicale diventava un prezioso momento tra una discussione troppo accesa e uno sguardo troppo intenso. I brani dovevano stupire per il loro eccitante virtuosismo o scorrere senza complessità fra riccioli e merletti. Il Duo De Felice & Arata ripropone la stessa atmosfera cercando di conservarne il brio e la leggerezza, con l’intento di condividere col pubblico autori ricercati come Mauro Giuliani e Michel Henkel sottolineandone la scherzosa energia. Giulio De Felice suona il flauto ottocentesco, Cristiano Arata la chitarra romantica e la lira chitarra, entrambi utilizzano strumenti originali dell’epoca. Laureati al Conservatorio di Torino si sono esibiti in diverse regioni di Italia, suonando anche per la televisione nazionale. Dal mese di marzo a fine giungo hanno in programma una meravigliosa tournée in Asia e America.

ANTICAMERA.Ci si aspetterebbe una signora in abito lungo e orecchini d’oro, qualche poltrona incorniciata, quadri pesanti e molti sospiri. Ci si aspetterebbe una sala da concerto con poltrone di velluto e dei binocoli sorretti da mani guantate. Luoghi lontani e un po’ ingessati per ascoltare la migliore musica classica. Invece Anticamera la porta in un circolo Arci di Barriera, e nemmeno uno qualunque ma l’Anatra Zoppa, con la sua calda atmosfera di legno e biliardo. E prova a raccontarcela, a farcela toccare, a far sedere anche lei a uno dei nostri tavoli e ubriacarla di vino, le fa sganciare lo smoking e ce la rivela, rilassata e splendente. Anticamera è musica classica ma con arredi informali. Anticamera, alla sua seconda edizione, è una rassegna di sei concerti in cui si esibiscono alcuni tra i musicisti più interessanti della scena torinese. L’obiettivo è quello di offrire al pubblico serate in cui la musica più ricercata verrà proposta in un’atmosfera calda e accogliente. Il progetto è ideato da Gianfranco Saponaro ed è una produzione Anomalia Teatro, compagnia di artisti indipendenti che produce e distribuisce la propria arte, curandone personalmente tutti gli aspetti, dalla data sulla locandina ai ringraziamenti finito lo spettacolo.

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Anomalia Teatro.Anomalia Teatro nasce nel settembre 2016 con l’obiettivo di produrre e distribuire la propria arte in modo indipendente. Nel suo primo anno di attività ha portato in scena tre spettacoli, una rassegna di musica classica, attività formative e collaborazioni con enti ed associazioni torinesi. È un gruppo di giovani artisti che ama il teatro in ogni suo aspetto, dal monologo centrale di Amleto allo scotch dietro le cartoline, ed è proprio questa passione a portarli alla cura per ogni dettaglio e alla creazione di un’esperienza che abbia inizio con il nome sulla locandina e finisca con gli applausi del pubblico.

Viaggio nel mondo della pet therapy

Aula Magna “Giovanni Agnelli”, Corso Duca degli Abruzzi, 24 – giovedì 25 gennaio 2018 – ore 17:45 UNA RELAZIONE CHE CURA. Teresa Bevivino, Direttore del Distretto di Moncalieri ASLTO5 e Paolo Guiso, Medico veterinario ASLTO5

 

Dalla caccia al lavoro nei campi ai trasporti, fino allo svago, al tempo libero e allo sport. L’uomo e gli animali hanno intrecciato le loro storie sin dalle più lontane origini. Un’antica relazione, di cui negli ultimi tempi si sta esplorando un aspetto particolare: gli Interventi Assistiti con Animali, cioè quelle attività che attraverso la mediazione degli animali possono aiutare le persone nel disagio e nella malattia. È la Pet therapy, “una relazione che cura”protagonista il 25 gennaio della prima trasferta di GiovedìScienza al Politecnico di Torino (Aula Magna “Giovanni Agnelli”, in Corso Duca degli Abruzzi, 24)  con Teresa Bevivino e Paolo Guiso (rispettivamente Direttore e Medico veterinario Asl To5 Moncalieri, TO) che da anni si occupano di progetti di Terapie Assistite da Animali. Possiamo ormai classificare la pet therapy tra le terapie non farmacologiche: benché non abbia ancora completato il suo percorso di validazione scientifica, si avvicina sempre più al suo scopo, che si concretizza nella ricerca della salute e del benessere degli esseri umani e nella tutela della qualità della vita degli animali impiegati. Protagonisti di questa storia cani, gatti e umani, insieme mentre realizzano un progetto di lavoro, ad esempio i programmi di fisioterapia e riabilitazione con animali in anziani ospitati in una casa di riposo.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili

SAINT VINCENT OSPITA IL XV PALIO DI SANT’ORSO TORNEO INVERNALE DI PALLAVOLO UISP PIEMONTE

Da giovedì 25 a domenica 28 gennaio ritorna a Saint Vincent il XV Palio  di Sant’Orso – 4° memorial Aurora Lola Vuillerminaz, organizzato dalla  pallavolo Uisp Piemonte. Il torneo è nato 15 anni fa, un’alternativa invernale ai campionati  italiani Uisp, che di solito si svolgono in una località marittima. La scelta è caduta su Saint Vincent, località valdostana che ha accolto  con favore l’iniziativa in occasione della famosa Fiera di Sant’Orso. Il primo anno si sono presentate 7 squadre, che negli anni sono  cresciute, nell’edizione 2018 saranno 16. Oltre alle competizioni, sono previsti molti momenti conviviali, nella  filosofia dello Sportpertutti. Saranno presenti anche formazioni provenienti da Modena, Venezia,  Latina.

Si presenta il “Popolo della Famiglia”

Domenica 28 gennaio, alle ore 10.00, a Torino, presso la sala di Via  Negarville 30/2A (zona Mirafiori) Mirko De Carli, coordinatore per l’Italia settentrionale dei circoli territoriali del Popolo della Famiglia, terrà una conferenza stampa di presentazione, ai cittadini ed alla stampa, dei candidati piemontesi del PdF alle prossime lezioni politiche del marzo 2018. Contestualmente verrà anche presentato il programma elettorale di questo nuovo soggetto politico (il PdF, appunto), fondato in seguito ai Family Day 2015 e 2016 da Mario Adinolfi, Gianfranco Amato e Nicola Di Matteo, programma che, in breve, prevede la difesa dei valori non negoziabili, quali il diritto universale a nascere; il primato della famiglia ad esercitare il suo ruolo insostituibile nell’educazione dei figli; il diritto di ogni bambino ad avere una mamma ed un papà; la difesa dei neonati che non possono essere oggetto di compravendita attraverso la pratica della maternità surrogata; e poi il reddito di maternità di 1000 euro mensili a quelle mamme che decideranno di dedicarsi alla cura dei figli, la riforma del quoziente familiare nella tassazione; e ancora l’opposizione alle DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento), che prevedono la cessazione di nutrizione e idratazione per gli anziani che abbiano preventivamente richiesto la sospensione delle cure (anche se queste due pratiche non possono essere considerate come trattamenti medici né quindi essere sospendibili, come invece la legislazione vigente legittima: esiste già la terapia antalgica per accompagnare il malato terminale senza sofferenze inutili); il diritto delle persone a non emigrare, mediante accordi con i paesi di origine, e opposizione allo jus soli.

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COMUNICAZIONE AI LETTORI

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblicherà gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati o esponenti politici di movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

 

I VOLONTARI OSPEDALIERI INCONTRANO PAPA FRANCESCO

L’Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) ha incontrato oggi Papa Francesco: l’udienza, molto attesa dai 25.000 volontari delle 242 sezioni Avo diffuse in Italia, è stata sostenuta dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, che ha contribuito alla sua realizzazione dopo 27 anni dall’ultimo incontro, il 17 novembre del 1990, quando i volontari dell’Avo furono ricevuti da Papa Giovanni Paolo II.

 

Circa settemila volontari ospedalieri provenienti da tutto il Paese hanno partecipato all’udienza di Papa Francesco in piazza San Pietro: una delegazione ha consegnato al Santo Padre la tessera n.1 di Volontario Avo. Era presente il Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.   

 

Nell’occasione, sono state riportate a Papa Francesco le preghiere, le preoccupazioni e le speranze dei tanti pazienti che i volontari Avo avvicinano ogni giorno, per ascoltarli, confortarli, sostenerli, aiutarli. Un servizio delicato e dedicato alle persone, malate, sole, sofferenti, che si trovano negli ospedali, negli hospice e nelle case di riposo.

 

Per esprimere concretamente la riconoscenza verso Papa Francesco, per il suo grande impegno a sostegno dei malati, degli emarginati e per la sua costante attenzione al mondo della salute, i volontari dell’Avo hanno offerto un contributo destinato alle opere del Pontefice.

 

A loro volta, i volontari dell’Avo hanno ricevuto dall’incontro con Papa Francesco nuove energie e incoraggiamenti a proseguire la loro missione e il loro servizio di solidarietà e sussidiarietà, praticato sempre con discrezione e grande umanità.

 

L’Avo è stata fondata nel 1975, a Milano, dal professor Erminio Longhini, eminente medico (mancato nel 2016), decorato nel 2004 con medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. I suoi volontari operano, in modo totalmente gratuito, in oltre 700 strutture, tra ospedali e altre strutture di ricovero.

 

L’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, nata nel 1995, riunisce le Fondazioni Cassa di Risparmio di Alessandria, Asti, Biella, Bra, Cuneo, Fossano, Saluzzo, Savigliano, Torino, Tortona, Vercelli e la Compagnia di San Paolo. Ha l’obiettivo di promuovere iniziative congiunte, studiare e armonizzare l’attività svolta dalle singole Fondazioni e favorirne il confronto su tematiche di interesse comune. Rappresenta un sistema essenziale per lo sviluppo sociale, culturale ed economico della Regione. Dal 2017 l’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte è presieduta dal Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

Una Grande Festa Contadina per gli 11 anni di Eataly

Si apre un nuovo anno all’insegna di valori come la biodiversità, la stagionalità, la democraticità del buon cibo, la convivialità, la tutela delle piccole produzioni, dell’ambiente e degli animali. Il 2018 in particolare sarà per Eataly l’anno del rispetto: per la terra, per l’ambiente e naturalmente anche per le persone. Sono valori che passano attraverso le scelte alimentari che tutti noi compiamo ogni giorno: d’altronde, “mangiare è un atto agricolo” ed è bene farlo nella maniera più consapevole possibile. Eataly prosegue il suo impegno quotidiano nel raccontare e far conoscere cose buone ma anche persone buone. Per questo decide di festeggiare questo undicesimo compleanno con i contadini, coloro che si occupano di “far nascere” il cibo. Sabato 27 gennaio infatti Eataly Lingotto festeggia con una giornata interamente dedicata al mondo rurale e organizza con la collaborazione degli amici di Slow Food una grande Festa Contadina per raccontare la ricchezza del territorio italiano, direttamente dalla terra al piatto. Il legame con Slow Food è così forte da far sì che la Festa Contadina diventi anche l’occasione per ricordare che il 2018 è l’anno della nuova edizione di Terra Madre Salone del Gusto: 1 euro per ogni piatto venduto verrà donato a Menu for Change, la campagna internazionale di Slow Food che vuole sensibilizzare al cambiamento climatico, ponendo l’attenzione sulla produzione e sul consumo del cibo.

 

Il programma della Festa Contadina

Dal mattino Eataly Lingotto si trasformerà in palcoscenico per un grande mercato contadino diffuso, a partire dalla Piazza dei Produttori ma anche per tutto il negozio: sarà possibile comprare dalle mani del produttore, senza alcuna intermediazione. Più di 20 contadini venderanno i prodotti delle loro terre, rappresentando il Piemonte e altre regioni italiane.

Dalle ore 14 nella Sala Punt & Mes al primo piano sarà il momento di “Eataly racconta…”: 4 incontri aperti a tutti in cui si affronteranno i temi di agricoltura sostenibile, allevamento buono pulito e giusto, pesca intelligente e filiera corta insieme agli esperti di Eataly. Eventi gratuiti, consigliata la prenotazione sul sito www.eataly.itLa sera, a partire dalle ore 19, le cucine dei Ristorantini ospiteranno ai fornelli 10 osterie che hanno ottenuto la Chiocciola sulla guida Osterie d’Italia 2018 di Slow Food, provenienti da tutta Italia e 1 pizzeria gourmet: un viaggio enogastronomico tra le regioni della Penisola e i piatti della tradizione locale. Tutti i ristoratori saranno accompagnati dal contadino/artigiano dal quale si riforniscono abitualmente e potranno raccontare così non solo il piatto ma anche il lavoro e la passione che vi sono dietro. Per tutta la sera musica live itinerante dei Magicaboola Brass Band, band toscana di 11 elementi tra fiati e percussioni.

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Ogni piatto avrà un costo simbolico di 11 €, mentre le pizze saranno proposte al pubblico a 9 €.

Sono inoltre in vendita tre carnet:

35 € per 3 piatti e 1 dessert

70 € per 6 piatti, 1 pizza e 1 dessert

100 € per 10 piatti, 1 pizza e 1 dessert

 

ELENCO DEI CHIOCCIOLATI:

Dal Piemonte:

Osteria del Boccondivino – Bra (CN)

Dalla Lombardia:

Osteria della Villetta – Palazzolo sull’Oglio (BS)

I tre coni del Gambero Rosso al gelato di Marchetti

Il gelato è l’emblema del peccato di gola cui cedere senza sensi di colpa, quella coccola dolce che conquista grandi e piccini in ogni momento della giornata. Torino è forse la città che vanta le migliori eccellenze d’Italia in fatto di gelato e la “Guida Gelaterie d’Italia 2018” di Gambero Rosso, presentata ieri al Sigep di Rimini, consacra il torinese Alberto Marchetti come una delle migliori gelaterie del nostro paese. Sono 40 in tutto lo stivale a meritare il più alto dei riconoscimenti, tre coni, e Torino può vantare ben 4 eccellenze: Alberto Marchetti, Marco Serra, Mara dei Boschi e Ottimo! Tre coni, il massimo riconoscimento, per premiare il gelato e il lavoro di Alberto. Il segreto del successo? Rispetto delle materie prime, qualità e genuinità, studio, ricerca, profonda conoscenza e passione per la propria professione. Una riconferma e una grande soddisfazione per il gelatiere che, insieme a Slow Food, ha portato la filosofia e i valori “buono, pulito, giusto” anche nel mondo della gelateria. Un premio per la sua città, Torino, che Alberto ama e valorizza con progetti e idee sempre nuovi. L’ultima in ordine temporale Casa Marchetti, il grande locale in piazza CLN dove è possibile scoprire tutti i segreti del gelato e incontrarsi per imparare, degustare, conoscere e fare nuove esperienza di gusto. Ed è già in cantiere un nuovo progetto, realizzato in collaborazione con diverse agenzie di viaggio, pensato per fare incoming in città, alla scoperta delle eccellenze gastronomiche e soprattutto del gelato…