«GTT trasformi una brutta figura in una buona occasione. La sentenza di appello del Tribunale di Torino che si esprime in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che avevano denunciato come discriminatorio il comportamento dell’azienda nei confronti loro in relazione al trattamento economico nei congedi parentali, sia per GTT il punto di partenza per avviare nuove pratiche non discriminatorie e paritarie nei confronti dei propri dipendenti» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte. A un anno di distanza dalla sentenza di primo grado arriva anche il pronunciamento del Tribunale di Torino in appello che respinge integralmente le richieste di GTT e la condanna a pagare quasi 20.000 euro complessivi di spese processuali. Viene dunque confermato il principio secondo il quale l’azienda non può decurtare il premio di risultato aziendale in caso di maternità, congedo parentale o permesso per malattia dei figli. «Già l’anno scorso la Giunta regionale si era mossa per invitare GTT ad avviare una riforma interna per inserire pratiche innovative e sperimentare modelli inediti e avanzati di coinvolgimento del personale. Dispiace constatare a un anno di distanza che la scelta dell’azienda di proseguire in tribunale la propria battaglia porterà un carico sulle casse aziendali di 20.000 euro, le spese processuali. L’auspicio è che, seppur nelle difficoltà che l’azienda attualmente soffre, finalmente si possa mettere in campo maggiore attenzione per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Politiche che pagano dal punto di vista del benessere del dipendente e che portano un ritorno economico» – ha concluso Monica Cerutti.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE