Settembre 2017- Pagina 25

La GAM, il museo rinato dalle macerie della guerra

Capire l’arte contemporanea non è affatto semplice, ma si sbaglia a pensare che la sua comprensione sia riservata solo a una ristretta élite di esperti. Per imparare a conoscerla ed apprezzarla a Torino non esiste museo migliore della GAM, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea. Con la sua immensa collezione, costituita da oltre 45 mila opere tra dipinti, sculture, installazioni e fotografie a cui si devono aggiungere una ricca raccolta di disegni e incisioni e una delle collezioni di film e video d’artista più importanti a livello europeo, la GAM rappresenta a livello italiano un punto di riferimento fondamentale per lo studio dell’arte contemporanea. Ciò è determinato non solo dalla ricchezza delle sue collezioni, ma anche dal fatto che il museo gode di un importante primato: infatti, Torino è stata la prima città italiana – nel 1863 – a istituire una raccolta di opere d’arte contemporanea all’interno del proprio Museo Civico.

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Da quella prima raccolta embrionale nasce e progressivamente cresce la Galleria d’Arte Moderna che – come raccontato nella piccola e interessante mostra Dalle Bombe al Museo. 1942-1959, visitabile sino a novembre – vive una stagione di vera e propria rinascita nel secondo dopoguerra. Dopo che nel 1942 un bombardamento aereo danneggia le opere e l’edificio di corso Galileo Ferraris che le ospitava, il museo chiude i battenti. Nel 1950 viene indetto il bando di concorso per la costruzione di una nuova sede per la Galleria: a vincerlo sono i giovanissimi architetti ferraresi Carlo Bassi e Alfredo Boschetti che, azzardando, presentano un progetto innovativo e sperimentale, capace di colpire la commissione giudicatrice. Conclusa la costruzione del nuovo edificio di Via Magenta 31, che ancora oggi è la sede del museo, e portati a termine i lavori di allestimento e ordinamento della nuova GAM, nel 1959 il museo nato dalle macerie della Seconda guerra mondiale viene nuovamente aperto al pubblico e viene celebrato come una delle istituzioni culturali più moderne d’Europa.

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La volontà di mantenere intatto tale importante primato ha spinto i direttori che si sono succeduti nel corso del tempo a compiere delle scelte all’insegna dell’innovazione e della sperimentazione. Così, dal 2009 le opere della GAM non sono più ordinate secondo la tradizionale successione cronologica, ma sono disposte secondo un ordinamento non convenzionale, di tipo tematico. La visita all’interno del museo si suddivide perciò in quattro differenti percorsi, ciascuno dei quali dedicato a un tema. Al primo piano si incontrano i percorsi dedicati all’infinito e alla velocità, concetti trasversali indagati sin dal XIX secolo impiegando differenti tecniche artistiche. Le ampie e luminose sale al secondo piano ospitano invece le opere che raccontano tutte le possibili declinazioni dell’etica e le molteplici forme della natura. Fanno parte di quest’ultima sezione opere di straordinario valore artistico come Aprile, paesaggio malinconico di Antonio Fontanesi, Bianco e Sacco, opere polimateriche di Albero Burri, e L’aratura, dipinto realizzato nel 1926 da Fortunato Depero che, facendo propria la lezione dei futuristi, elabora uno stile personale dal tratto geometrico inconfondibile.

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Per non tradire uno degli obiettivi che ne hanno determinato la nascita – avvicinare il grande pubblico all’arte contemporanea – la GAM propone costantemente interessanti attività e laboratori destinati ad adulti e bambini. Ormai è divenuta una consuetudine la partecipazione alla Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, che quest’anno verrà celebrata domenica 8 ottobre affrontando un tema di stretta attualità, «La cultura abbatte i muri». Protagoniste della giornata saranno le opere prodotte dalla fine degli anni Cinquanta dagli artisti giapponesi del movimento d’avanguardia Gutai, che ha aperto una profonda riflessione sul rapporto tra l’arte orientale e le produzioni artistiche dell’Occidente dimostrando che, esattamente come accade ancora oggi, le frontiere da abbattere sono innanzitutto quelle che esistono nella mente delle persone.

Giulia Amedeo

Sotto la Mole domenica per la sostenibilità, a piedi per otto ore nella Ztl centrale

Domenica 17 settembre è  la “Domenica per la sostenibilità” che prevede il blocco del traffico motorizzato privato dalle 10 alle 18 nell’area della Ztl Centrale. Le  auto resteranno ferme per otto ore e sarà possibile attraversare il centro a piedi con la manifestazione “Torino Camminabile“; sulla tranvia Sassi-Superga verrà istituito il servizio di trasporto bici gratuito. Il 16 e 17 settembre, nell’ambito del Progetto Living Street, finanziato nell’ambito del programma LIFE 2015 della Commissione Europea, la Città di Torino in collaborazione con la Cooperativa S&T, promuoverà attività di animazione e condivisione di spazio pubblico nel Borgo Campidoglio, con la chiusura al traffico veicolare dalle ore 10 alle ore 19 il sabato e dalle ore 10 alle ore 18 la domenica delle seguenti due aree:
1) area delimitata da corso Svizzera, via Nicola Fabrizi, corso Tassoni, via Balme, confini esclusi;
2) area delimitata da corso Svizzera, via Balme, via Netro, via Luigi Cibrario, Piazza Perotti, confini esclusi. (Leggi qui l’ordinanza 73 ).

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“Condividere ti porta lontano”, recita lo slogan della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile promossa dalla Commissione Europea, che si svolgerà dal 16 al 22 settembre 2017. Il tema della “sharing economy” declinata sulle modalità di trasporto urbano è un canale di innovazione dirompente: lo sviluppo accelerato della mobilità elettrica, con le maggiori case europee che vi investono massicciamente, la promozione di modelli di mobilità urbana integrata tra trasporto pubblico, bicicletta e auto si affiancano alla condivisione di strumenti di trasporto sempre più leggeri, efficaci e “puliti”. Non solo. “Il concetto di “sharing mobility” esteso alla “condivisione degli spazi”- spiega l’assessora alla Viabilità della Città di Torino, Maria Lapietra – introduce il tema di una diversa organizzazione e fruizione delle strade che diventano spazi comuni utilizzabili senza pericolo da chi cammina, chi pedala e chi sta al volante ed è sinonimo di maggiore sicurezza stradale e migliore qualità ambientale”. Anche quest’anno la Città di Torino aderisce alla “Settimana”, proponendo un ampio programma di eventi, in collaborazione con enti e associazioni, per promuovere gli spostamenti a piedi, in bicicletta e con mezzi condivisi, secondo il tema individuato e proposto dalla Commissione Europea: “Mobilità pulita condivisa e intelligente”. E allora spazio a biciclettate e a passeggiate, insieme a convegni, focus e seminari che uniscono il cicloturismo ad arte e gastronomia, spiegano l’utilizzo dei big data per predisporre nuove soluzioni innovative di mobilità, parlano di accessibilità, buone pratiche e mobilità elettrica. Senza tralasciare l’inaugurazione di nuovi percorsi e piste ciclabili o di servizi come le colonnine di ricarica per auto elettriche aperte al pubblico di Route 220 in piazza Castello o l’App MYTAXI. Il 17 settembre, poi, sarà istituita una “Domenica per la sostenibilità” con blocco del traffico motorizzato privato dalle 10 alle 18 nell’area della Ztl Centrale. In questa giornata speciale, con le auto ferme per otto ore, sarà possibile attraversare il centro a piedi con la manifestazione “Torino Camminabile” con l’ausilio delle mappe scaricabili dal sito www.muoversiatorino.it. Sulla tranvia Sassi-Superga verrà istituito il servizio di trasporto bici gratuito. Lungo la settimana, in diversi luoghi della città (tratti pedonale di via Roma, di via Giuseppe Verdi, nell’ area fronte ingresso villa della Tesoriera; nell’area pedonale provvisoria in via Carducci; nelle aree pedonali in piazza Santa Rita e in piazzetta Duca d’Aosta) saranno presentati e promossi i principali servizi di mobilità pubblica e condivisa. Nei giorni 16 e 17 settembre, inoltre, nell’ambito del Progetto Living Street, finanziato nell’ambito del programma LIFE 2015 della Commissione Europea, la Città in collaborazione con la Cooperativa S&T realizzerà attività di animazione e condivisione di spazio pubblico nel Borgo Campidoglio, con la chiusura al traffico veicolare dalle ore 10 alle ore 19 il sabato e dalle ore 10 alle ore 18 la domenica delle seguenti due aree: 1) area delimitata da corso Svizzera, via Nicola Fabrizi, corso Tassoni, via Balme, confini esclusi; 2) area delimitata da corso Svizzera, via Balme, via Netro, via Luigi Cibrario, Piazza Perotti, confini esclusi.
Il 20 settembre una pedalata collettiva inaugurerà la pista ciclabile di corso Orbassano.
Il 21 di settembre, presso l’Università di Torino al Campus Einaudi si svolgerà il convegno “a/r Torino – UNITO analisi degli spostamenti casa – università per una mobilità cittadina più sostenibile”, successivamente UniBike una pedalata tra le sedi universitarie e per testare la via ciclabile a 30km/h realizzata per connettere dal punto di vista ciclabile alcuni poli universitari.
Il 22 settembre, Giornata europea “In città senza la mia auto”, il convegno “Opportunità di mobilità per una città sempre più accessibile” farà il punto sui servizi di mobilità per una città sempre più accessibile.

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Il programma definitivo e dettagliato delle varie manifestazioni è pubblicato sul sito web: www.muoversiatorino.it/mobility-week.
La Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, che nel corso degli anni si è estesa anche a Paesi extra europei, è diventata un appuntamento internazionale che ha l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani.
Gli spostamenti effettuati a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici, infatti, rappresentano modalità di trasporto sostenibile che, oltre a ridurre le emissioni di gas climalteranti, l’inquinamento acustico e la congestione del traffico, possono giocare un ruolo importante per il benessere fisico e psicologico di tutti.

 

www.torinoclick.it

Una Renegade tatuata per la Torino Tattoo Convention

Una bella sorpresa accoglie i cultori della body art al loro arrivo alla Torino Tattoo Convention: una Jeep® Renegade in versione “tatuata”, nata da un’idea di Mirafiori Motor Village, il più grande flagship del Gruppo Fiat Chrysler Automobiles.

 

Da venerdì 15 a domenica 17 settembre, nell’area outdoor del Palavela è esposta, infatti, una versione del piccolo fuoristrada americano decorata con i tattoo in stile traditional di due tatuatori d’eccezione, Antonio Cocilovo e Davide Monz. Le grafiche preparate dai due artisti sono applicate con la tecnica wrapping, facendone così una vettura unica ed esclusiva, che, da lunedì 18 settembre, sarà esposta nello showroom di piazza Riccardo Cattaneo a Torino.

 

Come per le scorse edizioni della manifestazione, sono attesi anche quest’anno migliaia di appassionati che non resisteranno alla tentazione di uno scatto o un selfie vicino alla Renegade in versione “tatuata”. Mirafiori Motor Village è presente inoltre nell’area outdoor del Palavela con l’esposizione dei modelli della gamma Jeep®.

 

La kermesse Torino Tattoo Convention raccoglie per tre giorni 340 tatuatori provenienti da tutto il mondo, riuniti al Palavela per mostrare la loro abilità e la loro arte. Tra questi ci saranno Daniele Lo Scritto, Giuseppe Orru Black Circle, Andrea Caso, Picasso Dular, Lupo Horiokami, Slawek Slav Salata 2, Frank Cascone, Michele Testa, Rachel Honeywell, Fabio Effedot, Ash Lewis, Niccolo’ Piovan e molti altri.

“Controllo sociale e psichiatria: Violazioni dei Diritti Umani”

La mostra multimediale itinerante del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) sarà a Torino dal 19 al 24 settembre 2017 nel suggestivo Salone Bianco del Palazzo della Luce di via Bertola, 40.  Il tema e titolo di questa edizione è “Controllo sociale e psichiatria: Violazioni dei Diritti Umani”. Una esposizione di pannelli fotografici e didascalie descrittive, coadiuvate da documentari filmati, fornisce una ricostruzione schietta e a volte cruda del conflitto sommerso e non ancora risolto nel campo della salute mentale, dove la dignità e la tutela dei diritti umani vengono tutt’oggi troppo spesso calpestati a favore del controllo sociale e di enormi interessi economici.

Intervengono:   

Roberto Cestari – presidente nazionale Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

Maurizio Lorini – psichiatra

Patrizia Reviglio – Palazzo della Luce

L’ Ulivo nelle due future liste

di Giorgio Merlo

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Ormai e’ abbastanza chiaro. Il Pd, dice, continua ad essere un partito di centro sinistra. Alla sua sinistra si sta consolidando un soggetto politico di centro sinistra/ulivista che ha l’obiettivo di recuperare quel consenso che in questi ultimi anni di gestione renziana del partito e’ sostanzialmente evaporato

 

 Un consenso che nelle ormai lontane elezioni europee aveva visto il Pd balzare ad oltre il 40% e che ora, almeno stando ai sondaggi, si attesta al 25%. Ora, al di la’ dei numeri e della sondaggistica, credo sia anche nocivo proseguire un dibattito per misurare chi fra le due formazioni politiche di centro sinistra sia piu’ coerente con il patrimonio politico, culturale e programmatico del riformismo di matrice progressista. Dico che e’ nocivo perche’ rischia, col tempo, di ridurre la credibilita’ e l’appeal dell’intero campo del centro sinistra italiano. E, visto che il faro che continua ad illuminare questo campo politico continua ad essere il simbolo dell’Ulivo, forse e’ arrivato il momento per far si’ che proprio quel simbolo dell’Ulivo accompagni la presentazione di queste due formazioni politiche. Certo, conosciamo benissimo le dispute e le procedure che regolano l’utilizzo del marchio dell’Ulivo. Come, credo, di qualunque altro marchio di partito o di coalizione. Lo ha ricordato nei giorni scorsi Arturo Parisi in una bella intervista fissando alcuni paletti di fondo per l’eventuale utilizzo di questo storico marchio. Ma il nodo, com’ e’ evidente a tutti, e’ di natura esclusivamente politica. Forse e’ arrivato il momento per avanzare 2 sole considerazioni in merito al recupero della tradizione e dell’esperienza dell’Ulivo, pur senza limitarsi a rimpiangere il passato o a riproporlo meccanicamente. Innanzitutto si deve ribadire, da parte di entrambe queste forze politiche, che si vuole fare e costruire il centro sinistra in vista delle prossime elezioni politiche. Pare una banalita’ ribadirlo ma credo che questo “preambolo” continui ad essere indispensabile per evitare di proseguire un dibattito su chi vuole proseguire e chi vuole archiviare la riproposizione di un’alleanza di centro sinistra. Anche perche’ e’ necessario ripristinare l’unita’ politica, programmatica ed elettorale di tutte le forze e i partiti che si riconoscono in questo campo se si vuole competere con un rinato centro destra e un arrembante movimento 5 stelle. Senza questa unita’, e quindi senza dar vita ad una coalizione, qualunque possibilita’ di vittoria alle prossime elezioni per il centro sinistra non e’ all’ordine del giorno. Ma questo e’ importante ribadirlo anche per battere alla radice qualunque ipotesi trasformistica e di larghe intese che si profila all’orizzonte. Un modo semplice, chiaro e trasparente per dire che in Italia ritorna una coalizione di centro sinistra, anche dopo le elezioni. In secondo luogo la presenza del simbolo dell’Ulivo nelle due future liste, sempreche’ tutto cio’ sia possibile, segnerebbe visibilmente che la tradizione, la cultura e l’esperienza dell’Ulivo non vengono sacrificate sull’altare di una maldestra e anomala modernita’. Perche’ e’ inutile nasconderlo. Il richiamo dll’Ulivo nel popolo del centro sinistra continua ad essere potente e forte. E’ un simbolo che non si puo’ liquidare inseguendo le alchimie, i risentimenti o i rancori personali dei singoli. Perche’ ormai un dato e’ ormai certo: nell’attuale quadro politico nessuno puo’ ritenersi il depositario esclusivo della tradizione e della cultura di centro sinistra. Non lo puo’ fare solo il Pd e non lo puo’ fare, al contempo, il movimento che si e’ formato attorno a Pisapia e a Bersani. Certo, ormai con approcci diversi, con proposte politiche molto diverse tra di loro e con modelli organizzativi altrettanto diversi. Ma la ricchezza e l’originalita’ di una coalizione e’ proprio questa: e cioe’, la capacita’ di saper unire forze diverse che si riconoscono nel medesimo progetto di governo. Ma, per poter iniziare questo percorso in modo coerente e anche credibile, sarebbe utile dare segnali concreti e tangibili di unita’ e di compattezza. Seppur nella diversita’, come ricordavo poc’anzi. E il simbolo dell’Ulivo nelle due future liste potrebbe essere un segnale politico molto piu’ importante e decisivo di tante dichiarazioni solenni e roboanti dei vari leader in campo. 

Motociclista muore nello scontro con un’auto

Questa mattina un motociclista è morto al San Giovanni Bosco di Torino per le ferite riportate nello scontro con un’auto. L’incidente è avvenuto in via Botticelli. L’uomo viaggiava su una Suzuki quando, per cause in corso di accertamento, si è scontrato con una Mini Cooper. E’ stato soccorso e trasportato in ospedale, ma è morto al pronto soccorso. La Squadra infortunistica della polizia municipale sta ricostruendo la dinamica dell’incidente

Amiat promuove la raccolta differenziata

Parte lunedì 18 settembre una nuova azione di comunicazione progettata da Amiat, società del Gruppo Iren, e Città di Torino finalizzata a sensibilizzare tutti i cittadini a migliorare in termini qualitativi e quantitativi la raccolta differenziata dei rifiuti.

Con lo slogan “Apri gli occhi! #torino si differenzia”, attraverso un linguaggio diretto ed immagini volutamente esplicative e curiose, si richiama l’attenzione del pubblico sull’importanza di una corretta raccolta differenziata.

Per una maggiore diffusione della campagna, che sarà on-air per circa 20 giorni, sono stati utilizzati numerosi e diversificati veicoli di comunicazione. Quasi 2.500 manifesti di formato 100X140, 140X200 e 6mX3m saranno affissi negli spazi pubblicitari presenti in strade e viali cittadini, saranno brandizzate 72 postazioni retroilluminate delle stazioni del bikesharing ToBike e 18 poster saranno posizionati nelle stazioni della metropolitana. Dal 18 al 30 settembre i principali quotidiani cittadini ospiteranno un totale di 18 spazi pubblicitari di varie dimensioni che si alterneranno in giorni di uscita differenti.Saranno distribuite presso circoscrizioni, biblioteche, uffici di informazioni al pubblico migliaia di simpatiche card, riproducenti lo slogan di campagna accompagnate da locandine in formato A3 utili per attirare l’attenzione del pubblico. Le stesse card saranno inoltre in distribuzione presso bar e locali del quartiere San Salvario, del centro storico, di Vanchiglia/Vanchiglietta e del Quadrilatero Romano al fine di raggiungere un target variegato formato anche da turisti di passaggio in città.Un grosso spazio sarà dedicato al mondo web con il posizionamento di banner dedicati (che rimandano ad un mini sito ricco di contenuti informativi) su otto diversi portali di informazione locale.

Natura in movimento

17 settembre 2017 dalle ore 15
Nei Giardini della Reggia di Venaria Reale
ingresso da Piazza della Repubblica 4, Venaria (TO)

Sono ospiti di questa edizione la compagnia francese LÈVE UN PEU LES BRAS, la compagnia italiana AREAREA con le piéce Primavera e Autunno tratte dal loro spettacolo Le Quattro Stagioni, con il sostegno dell’Ambasciata di Israele il danzatore piemontese ANDREA COSTANZO MARTINI che da molti anni vive a Tel Aviv collaborando con rinomate compagnie internazionali e la NUOVA OFFICINA DELLA DANZA con allievi dell’International Contemporary Dance Program diretti da ANDREA COSTANZO MARTINI & ELLA ROTHSCHILD

BIGLIETTI DI INGRESSO
compresi in tutti i ticket di ingresso alla Reggia con informazioni specifiche in
www.lavenaria.it/web/it/visita/quanto-costa/reggia-e-giardini.html
#reggiadivenaria   |   www.lavenaria.it

“Natura in Movimento” è un festival di danza che offre al pubblico e ai visitatori spettacoli e performance di altissima qualità nei suggestivi spazi dei Giardini della Reggia di Venaria Reale.
il grandioso complesso monumentale alle porte di Torino, capolavoro dell’architettura e del paesaggio barocco universale, uno dei principali siti di interesse turistico in Europa e Patrimonio dell’Umanità Unesco, nel 2016 ha stabilito il proprio record di oltre un milione di ingressi paganti e nel 2017 sta festeggiando i suoi primi 10 anni di attività.  Arrivata alla sesta edizione, “Natura in Movimento” è un’eccezionale iniziativa che valorizza ulteriormente la magnificenza dei Giardini della Reggia e che consente ai visitatori di ammirarli in un’ottica differente, palcoscenici naturali ma anche protagonisti di poetiche creazioni. Alle compagnie artistiche vengono richieste esibizioni site specific, trasformate e riadattate ai bellissimi spazi, che diventano così essi stessi attori di magiche ed uniche rappresentazioni.  Una fusione armoniosa tra la bellezza della natura e dell’arte, dell’antico con il contemporaneo e dell’uomo con l’universo che crea nuovi immaginari per il pubblico e ne suscita nuove sensibilità.

LE COMPAGNIE ARTISTICHE ospiti sono la compagnia francese LÈVE UN PEU LES BRAS, da Udine la compagnia AREAREA con le piéce Primavera e Autunno tratte dallo spettacolo Le Quattro Stagioni, con il sostegno dell’ambasciata di Israele il danzatore piemontese ANDREA COSTANZO MARTINI che da molti anni vive a Tel Aviv, collaborando con rinomate compagnie quali la Batsheva Dance Company di Israele ed il Cullberg Ballet di Stoccolma e la NUOVA OFFICINA DELLA DANZA di Torino con allievi dell’ICD – International Contemporary Dance Program diretti da ANDREA COSTANZO MARTINI & ELLA ROTHSCHILD che presentano un nuovo spettacolo creato in collaborazione con Anticorpi XL – Network per la Giovane Danza D’autore
Questa sesta edizione, realizzata dal Consorzio La Venaria Reale con il contributo di Fondazione Piemonte dal Vivo e con il coordinamento della Fondazione Via Maestra, conferma le sue prerogative di festival internazionale che propone creazioni innovative che si ispirano al rapporto tra uomo e natura e che, più in generale, indagano la coscienza umana. 

Gli spazi di Giardini della Reggia protagonisti della kermesse sono l’Allea di Terrazza, la Terrazza della Regina ed il Patio dei Giardini. Il pubblico potrà però ammirare tutti gli altri spazi nei percorsi che farà per raggiungere lo spettacolo seguente oppure con le visite guidate proposte dalla Reggia, alcune particolare e divertenti con il trenino Freccia di Diana, la Gondola o la Carrozza a Cavallo. I GIARDINI DELLA REGGIA sono il risultato di uno stretto connubio tra antico e moderno, di un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee. Con la monumentale statua dell’Hercole Colosso, originariamente posizionata all’interno della Fontana dell’Ercole, che dialoga con le opere  di noti artisti contemporanei come Giuseppe Penone e Giovanni Anselmo, le grotte seicentesche, i resti del Tempio di Diana, la rinata Peschiera Grande, il Gran Parterre, le Allee, il Giardino a Fiori e delle Rose e il Potager Royal più grande d’Italia, non ha riscontri analoghi fra i giardini storici italiani per la magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi.



IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Il primo e l’ultimo appuntamento sono con la compagnia AREAREA che ha la sua residenza a Udine e presenta due pièce tratte dal loro spettacolo “Le quattro stagioni” nel suggestivo Patio dei GiardiniAlle ore 15:00 viene presentata la  Primavera e in chiusura alle ore  17:30  sarà la volta dell’Autunno. Nelle creazioni, il coreografo Roberto Cocconi ha guidato i due gruppi di artisti in un perpetuo andirivieni di concentrati d’energia, slanci improvvisi, urla silenziose, smarrimenti, perdite di senso ed impennate continue. Con spontaneità gli artisti faranno entrare il pubblico all’interno delle Quattro Stagioni di Vivaldi con coreografie di danza nelle quali si rinnova l’incanto di una composizione musicale sublime, con gli interpreti che si avventurano nel mondo dei sensi in una mescolanza espressiva aperta alla sorpresa del divenire. In Primavera l’assistenza alla coreografia è di Anna Savanelli ed i danzatori sono Gioia Martinelli, Irene Ferrara, Marco Pericoli, Nicol Soravito e Carolina Valentini. Nella pièce, giovani donne danzano nell’aria tersa quasi ninfe nel giardino delle Esperidi, rinascenti da mille notti di favole. Allacciate alla terra, coi piedi corrono gioiose incontro alla luna che quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti. La musica è la Primavera di Vivaldi nella versione riscritta da Max Richter e eseguita dal vivo da Federico Albanese.

Alle ore 15.45 nella Allea di Terrazza la compagnia francese LÈVE UN PEU LES BRAS presenta With, spettacolo di danza e teatro burlesque sull’amicizia, il cameratismo e la condivisione. Un insieme di gesti acrobatici, influenzati dalla danza contemporanea, hip-hop e arti marziali, con  approcci scenici, passi e atteggiamenti divertenti e insoliti. Gesti sorprendenti,  situazioni bizzarre e dei tocchi di mimo punteggiano il movimento. Tutto è misto, mescolato…e crea un dialogo burlesque tra i due ballerini. L’ispirazione è venuta da tutte le situazioni divertenti e insolite che si possono osservare ogni giorno in strada.  L’ideazione e l’interpretazione sono di Paul Canestraro e Clément Le Disquay, la produzione è della compagnia Production in coproduzione con la Association Beaumarchais-SACD.

Alle ore 16.30 nella bellissima Terrazza della Regina è la volta di What Happened in Torino, spettacolo di e con ANDREA COSTANZO MARTINI che viene presentato con il sostegno dell’Ambascaita di Israele. Creazione del 2013, fu presentata in anteprima all’Internationales Solo-Tanz-Theater Festival Stuttgart di Stoccarda nel marzo dello stesso anno ricevendo il primo premio sia per la danza che per la coreografia. Il lavoro del danzatore si concentra sul rapporto tra il suo corpo e l’atto di essere sul palco, in una lotta tra la ricerca di presenza e la sensazione di essere intrappolati.  Andrea in questo lavoro si occupa dello sguardo dell’altro, e di come influisce sul suo modo di essere. Essere guardato come un trigger per il piacere, ma anche come una forza pietrificante che lo tiene sul posto contro la sua volontà.

Alle ore 17.00 si torna nella Allea di terrazza  per assistere a Q2Q, spettacolo a cura di ANDREA COSTANZO MARTINI & ELLA ROTHSCHILD con i danzatori della NOD INTERNATIONAL CONTEMPORARY DANCE PROGRAM. Il lavoro presentato sarà il risultato di un primo incontro tra i due esperti coreografi ed alcuni danzatori della Nuova Officina della danza A.s.d selezionati per la partecipazione al format ICD International Contemporary Dance Program Come ogni primo incontro si apre alla sorpresa, all’enigma e al delicato ascolto. Proprio la relazione tra delicatezza e forza esplosiva, tra fragilità e chiarezza formale sono l’ossatura di questo momento di condivisione tra giovani performers e pubblico, dove il senso e la narrativa preferiscono lasciare spazio al corpo, al movimento e al ritmo interno che anima ogni singolo danzatore. La Nuova Officina della danza A.s.d., è una associazione di Torino specializzata nella formazione di giovani danzatori e professionisti dell’arte, che si è costituita negli ultimi anni come polo di riferimento in Europa per la diffusione della grande coreografia e del repertorio contemporaneo. Il format ICD International Contemporary Dance Program è un percorso nato nel 2015 e strutturato per un numero più ristretto di studenti che, spesso con una borsa di studio, affrontano una trimestralità continua di formazione anche con sharing pubblici e partecipando a molte iniziative.

Alle ore 17:30  si conclude da dove si era partiti, nel Patio dei Giardini e sempre con la compagnia AREAREA che questa volta presenta la performance Autunno. L’Autunno è tempo di transizione, tempo per rivolgersi all’interno, passaggio tra ciò che è visibile e ciò che è invisibile. Le gioie dell’amore primaverile, la ricchezza vitale e feconda dell’estate lasciano posto all’indugio introspettivo in un malinconico declino verso la madre terra. E così nella performance uno sparuto gruppetto di uomini tergiversa sui suoi passi, attardando il più possibile ogni piccola decisione, ponderando che la separazione tra gli opposti prima o poi si assottiglierà fino a scomparire. E tra il mesto girovagare e l’agonistico vigore, complice una stravagante consonanza, gioiscono e danzano allegramente sotto l’albero dei riti antichi. L’assistenza alla coreografia è di Luca Zampar ed i danzatori sono lo stesso Luca Zampar insieme a Luca Campanella, Roberto Cocconi, Andrea Rizzo e Daniele Palmeri. La musica è l’Autunno di Vivaldi nella versione riscritta da Max Richter e eseguita dal vivo da Federico Albanese.

Bimbi in festa ai giardini reali

Domenica 17 settembre dalle ore 15 Fondazione Paideia, in collaborazione con Musei Reali di Torino, organizza la “Festa di fine estate”, un pomeriggio dedicato a tutti i bambini e le famiglie nella straordinaria cornice dei Giardini Reali di Torino.

 

Un’occasione per passare l’ultima domenica di questa estate all’insegna del divertimento, della creatività e dell’inclusione, con tantissime attività per i più piccoli e i loro genitori come laboratori creativi e di improvvisazione teatrale, letture animate, giochi, musica e spettacoli, in compagnia dei volontari della Fondazione Paideia e del personale dei Musei Reali di Torino.

Durante la “Festa di fine estate” si potrà gustare una speciale merenda solidale per sostenere la Fondazione Paideia, ogni giorno a fianco di famiglie con bambini con disabilità. Tutto il ricavato dell’evento verrà infatti destinato alla nascita del Centro Paideia, polo per la riabilitazione infantile e spazio di socializzazione per tutte le famiglie, che verrà inaugurato a Torino nel 2018.

Ingresso libero e gratuito da Piazzetta Reale 1, Torino. Per maggiori informazioni: www.fondazionepaideia.it