Settembre 2017- Pagina 16

“Piccolo me”. Al via Torino Spiritualità

“Piccolo me. Restare o diventare bambini”. Nella sua tredicesima edizione, quest’anno, Torino Spiritualità, in programma a Torino dal 21 al 25 settembre prossimi, rivolge lo sguardo al mondo dell’infanzia, cercando, però, di intravedere nell’universo degli adulti ciò che è rimasto del loro essere piccoli, dalla semplicità alla grandezza dei sentimenti, passando per slanci, incertezze e paure. Secondo il curatore di questa edizione, Armando Bonaiuto, l’infanzia non rappresenta un’età chiusa in se stessa, destinata a dissolversi e concludersi, ma un percorso aperto, che scorre attraverso le varie fasi della vita. Walter Benjamin osservava che nei bambini esiste una curiosità che si può definire “nomade”, vale a dire amante della sorpresa, dell’imprevedibile e della meraviglia. Essa è capace di sottrarsi a qualsiasi regola; qualsiasi tentativo di soddisfarla preventivamente con oggetti ad hoc è destinata a fallire. I bambini, per esempio, amano correre senza una meta e riescono a costruire dei mondi alternativi, improvvisando relazioni e connessioni con la fantasia.

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Appuntamenti molto attesi della rassegna sono quelli con Silvio Orlando e Luigi Lo Cascio al teatro Carignano, giovedì 21 e venerdì 22 settembre rispettivamente, con i lavori teatrali intitolati “La vita davanti a sé” con Orlando e “Le strade” con Luigi Lo Cascio sul palcoscenico. Nella prima di queste piece, tratta dal romanzo di Roman Gary, protagonista è Momo’, un ragazzino di dieci anni con molta vita davanti a sé, che risiede a pensione presso Madame Rose, ex prostituta ebrea, che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli incidenti sul lavoro delle colleghe. Intorno a lui la variopinta e vitale gente del quartiere di Belleville. In “Le strade” un uomo e un bambino, padre e figlio, percorrono strade di cenere attraverso un paesaggio esausto. Sono l’uno il mondo intero dell’altro, impegnati in un viaggio tenace verso la costa. A guidarli è la convinzione di essere i “buoni”, coloro che portano il fuoco, in un universo da cui è stata bandita qualsiasi luce. Luigi Lo Cascio dà voce alla profezia che è valsa al suo autore, Cormac McCarthy, il premio Pulitzer, per un romanzo indimenticabile sugli aspetti migliori e peggiori dell’essere umano.Martedì 19 settembre si terrà nella Sala Grande del Circolo dei Lettori un evento introduttivo, un Open chor gratuito, cui potranno partecipare tutti, senza limiti di età e senza vincoli di esperienze nell’ambito delle arti del spettacolo. I partecipanti sono invitati a unirsi al canto e alla danza con la loro importante presenza. Un altro evento d’interesse sarà, mercoledì 20 settembre, alle 21, sempre al Circolo dei Lettori, nella sala Grande, la lettura dal titolo “Lo strano caso di Peter Pan”, in cui Davide Ferraris ripercorrerà in modo originale le pagine del romanzo di James Barrie, andando alla ricerca dell’unico vero bambino che non cresce mai.

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La lezione di apertura di Torino Spiritualità sarà affidata a Theodore Zeldin, nella chiesa di San Filippo Neri, giovedì 21 settembre alle 18, dal titolo “Curiosi come bambini”, che sarà anche uno spuntondi riflessione sulla preziosa funzione interrogativa, tipica dell’infanzia, che, con la crescita, purtroppo, va scomparendo. Con essa si perde l’impulso a rovistare in cerca della verità e a lasciarsi stupire dalle proprie scoperte, cadendo in una rigidità mentale, il cui unico rimedio è quello di porsi domande. Tra i relatori di Torino Spiritualità figura anche Enzo Bianchi, che interverrà domenica 24 settembre al teatro Carignano alle 10, tenendo una conferenza dal titolo ” Chi semina nel pianto raccoglierà nella gioia”. Alle 12, sempre al teatro Carignano, sarà la volta di Moni Ovadia, che interverrà sul tema “Non è nei cieli. Quando Dio gioca a nascondino con l’uomo “, una disputa talmudica tra grandi maestri. Alle 15 per il ciclo “Se non diventerete come bambini”, sempre al teatro Carignano, parlerà lo psicanalista e saggista Massimo Recalcati. Il suo intervento si concentrerà sulla figura del bambino, divenuto idolo del nostro tempo. Secondo lo studioso è necessario distinguere tra due statuti di bambini, i piccoli tiranni che assoggettano i loro genitori e gli innocenti capaci di sorprendersi di fronte allo splendore del mondo.

Mara Martellotta

LA PUBBLICA ASSISTENZA SAUZE D’OULX PRESENTA IL NUOVO CORSO SOCCORRITORI

L’Associazione di Pubblica Assistenza di Sauze d’Oulx, associata Anpas, organizza per mercoledì 27 settembre, alle ore 20.30, presso la Sala Atl di viale Genevris a Sauze d’Oulx un incontro informativo per presentare il corso gratuito per aspiranti volontari soccorritori.

 

Il corso è riconosciuto e certificato dalla Regione Piemonte, secondo lo standard formativo regionale. Inoltre, all’interno dello stesso percorso formativo è prevista l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in ambito extraospedaliero.

Le lezioni riguarderanno diversi argomenti tra cui il Sistema di emergenza-urgenza sanitaria, i codici d’intervento, i mezzi di soccorso, il linguaggio radio e le comunicazioni, la rianimazione cardiopolmonare, l’utilizzo del defibrillatore, il trattamento del paziente traumatizzato, il bisogno psicologico della persona soccorsa. Il corso è diviso in una parte teorica di 50 ore complessive a cui vanno ad aggiungersi altre 100 ore di tirocinio pratico protetto di affiancamento a personale più esperto.

 

Per informazioni e adesioni contattare la Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx ai numeri di telefono 347/5889356 oppure 0122/858159, email: info@pasauze.org.

 

La Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx, aderente ad Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) può contare su 34 volontari, di cui 14 donne. Nell’ultimo anno l’Associazione ha svolto oltre 350 servizi con una percorrenza di circa 30mila chilometri.

 

L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

 

Torna il Garden Festival d’autunno

PIANTE, COLORI, PROFUMI 23 e 24 settembre (con eventi fino al 15 ottobre) Seconda edizione Organizzato dall’Associazione Italiana Centri di Giardinaggio

 

Dal 23 settembre al 15 ottobre torna il Garden Festival d’Autunno promosso da AICG (Associazione Italiana Centri Giardinaggio), con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole. Un’iniziativa nazionale che coinvolgerà più di 100 Centri di Giardinaggio in tutta Italia e che avrà il suo clou nei weekend del 23-24 settembre e del 14-15 ottobre, durante i quali i Garden Center proporranno le iniziative e gli eventi più importanti.

 

In Provincia di Torino partecipano all’evento Azienda Agricola Ferraro Sergio a Piobesi TorineseDaveli Garden Center a Carmagnola (www.daveli.it), Hortilus e Vivai srl a Ivrea (www.hortilusgarden.it), Peraga Garden Center a Mercenasco (http://peraga.it) e Viridea a Settimo Torinese e Collegno (www.viridea.it). Sabato 23 e domenica 24 settembre si potranno ricevere consigli per piantumazione tutta autunnale dei bulbi a fioritura primaverile, da quelli più tradizionali come tulipani – nani, a stelo lungo, a fiore doppio o multiplo -, narcisi, giacinti, crocus, allium… a quelli più originali come anemoni, muscari, freesie, iris, nerine, zantedeschia, scille, frittilarie… Verranno proposti anche laboratori e aiuole dimostrative, con suggerimenti di composizioni originali per ottenere anche in autunno effetti sorprendenti abbinando piante differenti per colori, forme, fioriture e fogliame. Il Garden Festival d’Autunno non si rivolge solo ai grandi ma intende coinvolgere in maniera attiva anche i bambini, i futuri appassionati di giardinaggio! Proprio a loro sarà rivolto il laboratorio “Pianta un bulbo”. I bimbi saranno invitati a decorare un vasetto di terracotta, piantare all’interno il bulbo, nell’attesa a mettere a dimora sulla superficie qualche piantina di viole del pensiero…. Potranno così godere della fioritura invernale delle viole e a primavera gioire della sorprendente esplosione dei bulbi che si staglierà all’interno di un cuscino fiorito.

 

Per informazioni: AICG Associazione Italiana Centri Giardinaggio www.aicg.it

 

 

Tra gli obiettivi del Garden festival d’autunno: presentare la magia della natura in autunno, far comprendere a curiosi e appassionati di giardinaggio come i mesi autunnali siano ideali per mettere a dimora le piante e i bulbi, per la cura e la bellezza dei propri spazi verdi – piccoli o grandi che siano -, svelare i segreti delle piante di questa stagione e far conoscere la bellezza di nuove varietà di piante, concentrando l’interesse su graminacee, frutti minori e frutti antichi, piante da bacca, erbacee perenni, far comprendere il fascino di un giardino in continuo mutamento di forme e colori, non solo durante la bella stagione.

 

Per l’elenco di tutti i Centri Giardinaggio aderenti all’iniziativa Garden Festival d’Autunno 2017 consultare il sito www.aicg.it (in continuo aggiornamento).

 

 

 

AICG

E’ un ente senza scopo di lucro – con sede a Verona – costituito nel 2012 per sviluppare una identità professionale e un processo virtuoso di sviluppo delle aziende che operano nel settore specializzato del giardinaggio e florovivaismo (centri di giardinaggio o Garden Center).

L’Associazione ha lo scopo di tutelare, qualificare, promuovere e sviluppare la cultura del verde all’interno dei centri giardinaggio.

Ad oggi i Centri di Giardinaggio aderenti all’AICG sono 113.

 

 

 

FIAT TORINO BASKET VS OLIMPIA LUBIANA: LA PARTITA DALLA CURVA

La partita di ieri sera era una partita amichevole e nessuno che sia sano di mente si turba eccessivamente del risultato in sé (85-79 per gli sloveni), dato che in tempi antichi…le partite amichevoli nel basket si giocavano a “minuti” di durata e nessuno (o quasi) teneva conto del punteggio

 In quest’epoca molto più commerciale e visibile rispetto al passato anche le amichevoli raggiungono un tono tecnico più elevato anche nei confronti di un eventuale risultato. La mia impressione è comunque largamente positiva. La squadra non ha potuto disputare la partita al completo e, come dice Simone dei Rude Boys “Tenendo conto di Patterson e Sasha fuori, non male direi. Ancora molto da amalgamare ma squadra ben costruita secondo me. Bene Iannuzzi e Okeke che ha acquisito una maturità ed una presenza veramente notevole. Il ragazzo avrà futuro assicurato.” Effettivamente il giovanissimo David Okeke ha avuto un enorme pregio ieri sera in campo: nessuno si è accorto che avesse diciotto anni o fosse un quasi esordiente: era uno dei dieci in campo, senza se e senza ma; un giocatore pronto per giocare come qualunque altro senza timori reverenziali né paura. L’effetto Donkic potrebbe rivelarsi salutare per tanti giovani che hanno talento e David ne ha tanto e forse il prossimo talento NBA (anche se speriamo resti molto a Torino) non è lontano dal Ruffini.

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Secondo Paolo, tifoso gialloblu del settore giallo centrale, un piccolo limite è quello del settore lunghi dove sembriamo essere un po’ “corti”, dove forse Mbakwe non può giocare da solo e pur se non sembra essere 2.07 di altezza la sua presenza è fortemente “ingombrante” grazie alla potenza di cui dispone. Secondo me Iannuzzi è il nostro pivot del futuro se solo volesse… Ha fisico, mano e testa per giocare: forse gli manca la necessaria “rudezza” per fare il salto di qualità che può effettuare ma ha al fianco atleti che lo potranno spronare al meglio. PS: è forse l’unico vero pivot italiano giovane del futuro, è possibile che la nazionale debba necessariamente pensare a lui nell’immediato. Per il resto Sabrina dalla curva dice: “Una buona prova, tutto sommato. Considerato l’ottimo livello degli avversari abbiamo tenuto bene il campo. Si può migliorare sicuramente viste le assenze determinante nei ruoli chiave dei tiratori. E Iannuzzi è positivo vista la sua presenza costante ma quasi invisibile in campo. Se alzerà il livello di intensità potrà essere un’arma in più. Bene Jones, solido e con un’aottima intensità di gioco e anche Garrett, imprevedibile nei suoi movimenti. Inoltre sono molto felice di aver rivisto Washington qui al Ruffini, in piena forma e pronto a ripartire”. Effettivamente, a mio parere, Diante Garrett ha uno dei palleggi più belli visti sul parquet di Torino.

 

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Se farete caso la prossima volta che lo vedrete giocare vi accorgerete che oltre a non guardare mai la palla la sua testa i suoi occhi le sue gambe sono sempre pronti a scattare e il suo movimento è veloce e imprevedibile: l’avversario non sa come difendere se guardando lui o la palla, ma se sceglie uno dei due Diante lo batte sull’altro con un primo passo associato ad un cambio di mano unico nel suo genere per poi concludere o effettuare un assist ad un compagno dopo aver creato scompiglio nella difesa. Al momento non sempre riesce a non andare fuori giri… e la sua presenza fisica forse sarà un limite con avversari più duri e spigolosi, ma il talento è eccezionale. Detto di quasi tutti, non ci rimangono che capitan Poeta, buono in attacco e un po’ sofferente in difesa dove soprattutto Battle ha imperversato in maniera eccezionale; Mazzola con un lavoro svolto da buon co-protagonista anche se di lui sappiamo che ha diverse altre armi da presentare nel futuro. In generale la squadra diretta da coach Luca Banchi (buona l’accoglienza del Ruffini al suo debutto casalingo al suo apparire all’ingresso degli spogliatoi acclamato dallo speaker) ha giocato bene, pur dovendo soffrire una ottima qualità dell’Olimpia Lubiana; non si è avuta l’impressione di una squadra più debole, anzi, piuttosto di una squadra ordinata che più che al punteggio cercasse di comunicare al suo interno, e il percorso intrapreso sembra buono. Speriamo in buone news dall’infermeria perché questa Fiat Torino potrebbe togliersi e far togliere ai tifosi dei colori gialloblù diverse soddisfazioni.

 

Paolo Michieletto

 

Museo Risorgimento, visita gratuita

Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio 2017, promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e propone sabato 23 settembre alle ore 15.30 una visita guidata gratuita.

Anche quest’anno il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano  aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Sabato 23 settembre 2017 alle ore 15.30 verrà proposta al pubblico la visita tematica gratuita “Dall’Epoca dei lumi alla Belle époque: il Risorgimento della scienza”.Un percorso che racconta la nascita e lo sviluppo del pensiero scientifico attraverso i suoi protagonisti, dalla fine del Settecento al passaggio tra XIX e XX secolo, descritto nellecollezioni esposte al Museo.

L’orario di apertura del museo è dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00). Biglietto di ingresso secondo le consuete tariffe.

Per informazioni è possibile telefonare al numero 011.562.11.47 oppure consultare il sito www.museorisorgimentotorino.it

(foto: il Torinese)

Chiamparino: “Nessun evento G7 a Torino? Un divieto inspiegabile, fa male alla città”

Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, a proposito dell’abbandono di Torino (per motivi di sicurezza) per quanto riguarda gli eventi paralleli al G7 parla di “divieto inspiegabile, che fa male alla città. Dov’è il rischio nel visitare un ateneo come il Politecnico o un centro di ricerca come quello di General Electric? Di mestiere non faccio l’organizzatore della sicurezza ma non mi sembra  una mission impossible garantire che un simile evento vada in porto”. Nell’intervista rilasciata  a Repubblica il governatore ed ex sindaco è deluso per l’esclusione della città. Per Chiamparino la  prudenza è dovuta a quello che è successo ad Amburgo, con gli incidenti durante il G20: ” Poi certo anche piazza San Carlo ha il suo peso, il ricordo è ancora vivo. Ma niente che possa intimorire più del lecito. La reggia di Venaria non può diventare un bunker. A me non interessa la polemica. Mi interessa che chi organizza il G7 mi spieghi perché non si possono fare alcune delle cose utili al territorio”

Disabile in carrozzina non può passare sul marciapiede occupato dalla merce

Alcuni residenti  in via Pesaro, via Cirio, strada del Fortino, via Cirie’, Cottolengo ci girano la lettera da loro inviata al Comune di Torino 

 

“Siamo al top del degrado, penso che in pochi Paesi al mondo si vedono scene simili . Le foto scattate da un residente in via Cirio dopo il Suk del Sabato , mostrano una carrozzina con un disabile costretti a passare dalla strada perché il marciapiede è occupato da tutta la merce che non si vende e finisce puntualmente nei bidoni .Questa sorta di mercato va spostato come avevate promesso ma non mantenuto”.

 

Invecchiare: un’opportunità per conoscere se stessi

 

La vecchiaia è un periodo della vita vissuto spesso come il tempo dell’attesa e della morte, con un profondo senso di solitudine e di inutilità, spesso accompagnato da una fragilità del corpo difficile da accettare

 

Per questo motivo è nato presso “Infine Onlus”, un percorso patrocinato dalla Circoscrizione 7, di sostegno agli anziani in difficoltà, uno spazio di ascolto, condivisione e riflessione circa la propria condizione fisica ed esistenziale, in cui esprimere i propri vissuti emozionali (preoccupazioni, paure, stress, ma anche speranze, desideri eprogettualità), affrontare problematiche come la paura, la rabbia, il rifiuto, la motivazione e l’accettazione.

Un percorso che aiuti a vivere questa stagione della vita con gioia e serenità.

 

 

Infine Onlus è una associazione nata nel 2014, che si pone come centro di competenza sul tema della morte, del lutto, della vecchiaia, della malattia invalidante e delle problematiche di medici e pazienti sul fine vita.I temi che sono centrali negli studi di Marina Sozzi, presidente dell’associazione, sulla visione sociale della morte trovano oggi applicazione nelle attività di Infine Onlus: la risocializzazione dei momenti ardui dell’esistenza, che la nostra cultura relega nel silenzio e nella solitudine, e  le problematiche dell’invecchiamento sono argomenti sempre più sentiti nelle generazioni che ora si affacciano alla terza età.

 

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Gli incontri si svolgeranno il mercoledì, a partire dal 27 settembre, dalle ore 15.30 alle ore 17.30 presso Infine Onlus, Via degli Artisti 34, Torino

 

Per informazioni e iscrizioni:

Alessandra Bortolami: alessandra_bortolami@yahoo.it; 338.5089689

Enrico Baj “Gioco e Potere”

E’ visitabile fino al 22 ottobre la mostra di Enrico Baj “Gioco e Potere”, inaugurata sabato 16 settembre presso la Sala Esposizioni “Panizza” di Ghiffa (Vb). L’importante evento culturale ed espositivo – curato da  Vera Agosti – è  promosso dall’Officina di Incisione e Stampa in Ghiffa “Il Brunitoio” in collaborazione con l’Archivio Baj di Vergiate e la Fondazione Marconi di Milano. Enrico Baj, esponente principale delle avanguardie del secondo dopoguerra, molto apprezzato anche all’estero, partecipò alle manifestazioni ufficiali del surrealismo.Dalla frequentazione dei poeti – tra cui André Breton, Octavio Paz, André Pieyres de Mandiargues – sono nate numerose edizioni illustrate. Baj, infatti, era anche un amante delle incisioni. La sua produzione grafica è immensa e sono stati realizzati ben 50 libri d’artista. Un intellettuale a tutto tondo che scelse di diventare artista per assecondare il suo desiderio di essere libero, senza costrizioni: “Vado e vengo dove voglio, abito dove voglio, creo quello che voglio.” Nella sua ricerca utilizza ogni materiale e nelle grafiche dà sfogo al suo spirito ribelle sovvertendo le regole prestabilite. Anarchico, lotta contro l’abuso del potere. Il suo linguaggio è ludico e dissacrante. Da qui il titolo dell’esposizione: “gioco” una componente fondamentale del suo fare artistico (“Il mio lavoro confina col gioco, a tal punto che spesso uso, quale materiale pittorico, veri e propri giocattoli. (..) Il problema dell’uomo ludico, o giocante, è il problema di tutti noi e i governi, anziché imporre colle leggi il servizio militare obbligatorio, meglio farebbero a imporre il gioco militare obbligatorio) e “potere”, l’oggetto a cui è indirizzata la sua polemica, sempre ironica. In particolare è il potere militare che viene messo in causa, con oltre venti incisioni dei “Generali” e del loro contraltare femminile, le “Dame”, esposte in mostra. Le opere provengono dalle cartelle Larmes de généraux (1965) con sette litografie a colori, Bajchez Baj (1973) e Le dame di casa Baj (1975) con tecniche miste a colori su carta, Plastik-Plastik (1969) con una serigrafia a colori su plastica e sono presentate nelle cornici originali con interventi pittorici raffiguranti medaglie, stelle e decorazioni. Compaiono inoltre acqueforti a colori su carta stampate da Giorgio Upiglio. In esposizione anche due preziosi libri d’artista: La cravate ne vaut pas une medaille (1972) e Limbo (1966). La mostra è visitabile fino al 22 ottobre presso la Sala esposizioni di corso Belvedere, 114 a Ghiffa (VB). Orario: da giovedì a domenica 16-19.

La violenza non si giustifica con l’uso politico della storia

di Pier Franco Quaglieni

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Il mio articolo sul caso della tredicenne savonese violentata e uccisa da partigiani comunisti ha suscitato grande interesse e dibattito.E’ stato ampiamente ripreso sui social.

(http://www.iltorinese.it/il-fanatismo-non-perdona-la-ragazzina-fascista/) C’è chi ha consentito e chi legittimamente ha dissentito. La reazione e’ stata la cartina di tornasole dello spirito tollerante o intollerante di tanti lettori. Ho ringraziato sui social chi mi  ha espresso solidarietà e ho manifestato rispetto per i dissenzienti. Io sono sempre stato e resto un liberale che ritiene la diversità delle idee un fatto positivo perché dal confronto nascono nuove verità . Magari qualche aggettivo potevo anche risparmiarmelo,ma la tesi di fondo dell’articolo  è sacrosanta. Diventa infatti  ingiustificabile chi cerca di trovare una qualche ragione alla pura bestialità di cui fu vittima Giuseppina.L’uso,anzi l’abuso, della storia per fini politici e’ intollerabile. Ci sono azioni che non possono essere contestualizzate,ma vanno condannate di per se’. E’ una questione di civiltà su cui non si può transigere. In ogni caso contestualizzare non può mai significare giustificare.Lo stupro su una ragazzina tredicenne e’ doppiamente abominevole, a prescindere da qualsivoglia questione politica. L’articolo con ogni probabilità mi  ha provocato la revoca di un invito a parlare in un’occasione importante. L’ho capito dal  forte imbarazzo che ho colto in una telefonata . Mi capito’ senza una ragione, a Savona ,lo scorso 25 aprile di essere discriminato dai faziosi e di non essere difeso da chi dice di essere liberale,ma non lo è affatto.Oggi la discriminazione nei miei confronti  ha  almeno una motivazione .La spirale dell’odio purtroppo  in Italia non si ferma mai e diventa anche la spirale della ritorsione meschina.Me lo disse tanti anni fa il savonese Gianni Baget Bozzo che sostenne, già negli Anni 50,lui giovanissimo  partigiano,che si dovesse spezzare quella spirale dopo aver riconquistato la libertà e la democrazia. Mi cito’ Ennio Flaiano ,dicendo che i fascisti si distinguono in due categorie,i fascisti e gli antifascisti.Sono fiero di aver difeso la Causa della tredicenne stuprata a Savona.E sento una qualche pietà per i faziosi e i pavidi che- quasi sicuramente – me  l’hanno voluta far pagare. Sono curioso di vedere da chi verrò sostituito.Il clima di questo nuovo autunno caldo 2017 e’ davvero velenoso ,ma chi ha vissuto quello del 1969  non si lascia certo intimidire.

 

quaglieni@gmail.com