Morenica 2017 UPGRADE

Dal 2003 Morenica Cantiere Canavesano si presenta sul territorio proponendo un progetto culturale che spazia dall’ospitalità degli artisti alla formazione dei nuovi pubblici. Un programma che negli anni è cresciuto e ha saputo costruire reti e collaborazioni, ha resistito ai tagli economici e alle difficoltà del settore.

Il progetto Morenica 2017 UPGRADE si pone come obiettivo non solo di consolidare il rapporto pluriennale con il territorio, ma soprattutto quello superare ancora una volta i propri “confini” con una nuova visione di ospitalità diffusa e condivisa. La 15° Edizione rilancia con una programmazione “giovane” ed accessibile e con una proposta formativa pensata per avvicinare e ri-avvicinare la comunità di riferimento ai linguaggi teatrali. Sono stati quindi selezionati artisti che presentano un linguaggio drammaturgico originale e allo stesso tempo accessibile. Compagnie che arrivano da tutta Italia e che raccontano il nostro tempo. Nella fase estiva sono stati presentati ESILIO di Piccola Compagnia Dammacco-Modena e QUINTETTO di Tida-Aosta.La fase autunnale propone i lavori di BELCAN TEATRO (Brescia) con Michele Beltrami in BUONASERA, TECNOLOGIA FILOSOFICA/REFRAIN in ALICE (rilettura in danza e teatro del sogno di Alice nel Paese delle Meraviglie), ALICE CONTI (ORTIKA – Trento e Torino) in CHI AMA BRUCIA un racconto tragicamente comico sulla realtà dei Centro di Identificazione ed Espulsione per stranieri.Ed ancora GLI OMINI nel loro amato CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO per concludersi con ATIR in (S)LEGATI Drammaturgie che raccontano il nostro momento storico utilizzando linguaggi teatrali che spaziano dalla prosa al teatro danza, accomunati dalla capacità di mostrarci spaccati di vita lasciando allo spettatore lo spazio per riflettere, anche attraverso il riso. Gli spettacoli selezionati hanno ricevuto premi e riconoscimenti in tutta Italia a confermare l’alto livello di qualità artistica.

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MORENICA FESTIVAL 2017 UPGRADE è stato realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2017 del bando “Performing Arts”. 

 

Hanno contribuito all’edizione 2017 Fondazione Piemonte dal Vivo, Mibac, Fondazione Guelpa,Comune Di Chiaverano Comune di Bollengo,La grande invasione,IvreaEstate 2017, ZAC Zone Attive di Cittadinanza

 

SABATO 30 settembre 2017 ore 21.00 Teatro Bertagnolio_Chiaverano

BUONASERA

(alias IL DISUMANO e DISPERATO CASO di MICHELE BELTRAMI)

l’unico spettacolo al mondo con una sola parola!

 

di e con Michele Beltrami

regia di Michele Beltrami e Paola Cannizzaro

BELCAN TEATRO

 

Premio Godot 2011 per performance teatrale ispirata al Teatro dell’Assurdo.

Mercurdo, Biennale Internazionale dell’Assurdo in collaborazione con ERT (Fondazione Emilia Romagna Teatro)

Miglior spettacolo e miglior attore Rota in festival 2011 (Salerno)

 

Un istrionico, surreale maestro anima una vecchia aula di scuola elementare. E’ un maestro di un tempo che non c’è più quando tra la grammatica e la matematica si imparava pure la fantastica. Gioca con lo spazio, gioca con gli oggetti, gioca con l’unica parola che si concede di pronunciare: Buonasera, in un delicato tentativo di restituire il valore alle parole perché, così come scriveva Elias Canetti, le parole sono importanti soprattutto oggi che, sempre di più, sono urlate, maltrattate, e in definitiva non ascoltate.

Le parole sono un rifugio dal mondo violento e poco controllabile che ci circonda.

BUONASERA -il disumano e disperato caso di Michele Beltrami è uno spettacolo comico pieno di giochi di parole e non-sense; un elogio dell’acrostico, un’investigazione del significato profondo che ogni parola porta con sé.

Ogni riferimento a fatti e persone è drammaticamente voluto. Tutti possono assistere – partecipare – giocare a questo spettacolo. La chiave del successo è lavorare di inesauribile fantasia.

Attenzione!

La parola usata in questo spettacolo non e’ stata maltrattata

 

 

Domenica 8 ottobre 2018 ore 17.00 Teatro Bertagnolio_ Chiaverano

ALICE

 

Spettacolo di teatro, musica e danza tratto dai racconti di Lewis Carrol.

Adattamento del soggetto originale a cura di Marco Amistadi

Figurini in legno realizzati da Rajan Craveri

Regia, musiche originali, live elettronics a cura di Marco Amistadi

Con Thuline Andreoni e Elena Valente

Commissione Unione Musicale

Compagnie Tecnologia Filosofica/Refrain

 

Alice è una rilettura teatrale per bambini dell’originale di Lewis Carrol (Alice’s Adventures in Wonderland ). In scena si fondono danza, musica, teatro e video. Attraverso giochi di prospettiva, usi fantasiosi di oggetti quotidiani, riprese un po’ folli e animazioni, si racconta il mondo del Cappellaio Matto, del Coniglio, del Bruco, della Regina di Cuori. Con loro Alice parla, danza, gioca, tra personaggi che appaiono e scompaiono, bambine che si allungano e si accorciano, animali che parlano e bevono il tè. Un universo magico, folle, poetico, vivo, straniante, ironico.. insomma, il mondo di Alice, proprio come ce lo immaginiamo!

Tecnologia Filosofica è una comunità teatrale di artisti a struttura orizzontale, non verticistica, né gerarchica in cui non è prevista la figura tradizionale del direttore artistico. Le linee guida sono definite e orientate grazie a un continuo confronto dinamico all’interno del gruppo, mentre le responsabilità artistiche dei lavori sono stabilite a progetto, sulla base delle urgenze portate dai singoli.

 

 

 

 

Venerdì 3 novembre 2017 ore 21.00 allo ZAC di Ivrea

CHI AMA BRUCIA Discorsi al limite della Frontiera

 

Ideazione e regia Alice Conti

Con Alice Conti

Testo Chiara Zingariello, Drammaturgia Alice Conti e Chiara Zingariello, Disegno luce, audio, scene e grafica Alice Colla, Musiche Elia Pedrotti, Costumi Eleonora Duse, Assistenza scene Giuseppe Cipriano, Assistenza produzione Valeria Zecchinato, Riprese video Luigi Zoner, Assistenza video Giuseppe Glielmi

uno spettacolo di Ortika, una produzione TrentoSpettacoli con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali, con la complicità di: Spazio Off – Trento, LAB121 – Milano, CAP10100, Cavallerizza Reale Liberata, La Tana, Lapsus, Circolo Oltrepo’ – Torino, Artea – Rovereto, selezione Premio Dante Cappelletti 2013, Roma

Con il patrocinio di Amnesty International

 

vincitore Anteprima 2014, (PI) / menzione giuria Scandalo! 2014, (BZ) / vincitore Festival Direction Under30 2014, (RE), vincitore Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro – Giuria Giornalisti 2014, (UD) / vincitore Festival 20 30 bando 2015, (BO)

 

Da qui. Da un paesaggio che ci battezza. Dalla città fantasma dentro la città reale. Dal C.I.E. – Centro di Identificazione ed Espulsione per stranieri; in Italia mezzo milione di persone vi sono passibili di internamento fino a 18mesi. I clandestini, una categoria che questo luogo serve a creare e che non esiste se non in relazione a questo luogo. Il Campo crea e rinomina attraverso le sbarre i corpi delle persone che confina; c’è un destino nell’assegnazione di uno spazio. La Crocerossina in uniforme d’accoglienza ci guida dentro il suo campo da gioco, danza paternalista i turni, canta chiusa in ufficio, dalla radio le voci dei prigionieri. Un viaggio dentro il Campo, le sue regole e il suo linguaggio

orwelliano, dentro uno sguardo ravvicinato e miope sull’altro. Il Campo introduce nello spazio civile della città un’eccezione inquietante e antica: le persone vi sono recluse non per qualcosa che hanno fatto ma per qualcosa che sono.

 

 

 

Sabato 25 novembre 2017 ore 21.00 allo ZAC di Ivrea

CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO

 

di Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini e Luca Zacchini

con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi e Luca Zacchini

prodotto da Associazione Teatrale Pistoiese

Compagnia GLI OMINI

 

Nel 2015 Gli Omini vincono il premio Rete Critica come miglior compagnia dell’anno.

 

La stazione di una periferia non è solo un luogo di passaggio. Non è un momento di transito, non è solo un non luogo. La stazione di una città piccola ha una sua identità, i suoi abitanti, le sue voci, la sua regole.

Gli Omini sono stati un mese alla Stazione di Pistoia, sui binari, nel bar a consumazione obbligatoria ogni due passaggi, verso i bagni, sulle panchine. Hanno capito le regole e le hanno viste infrangere. Hanno incontrato la gente. Alcuni pendolari, molti ex carcerati, altrettanti in libertà vigilata, piccioni, studenti confusi, marchettari, gente che si sposta in treno perchè non ha più la macchina, coppie di ogni tipo, amore in ogni forma, piccioni, tossici, barboni suonatori di mandolino, donne che alla stazione leggono e poi parlano come un libro stampato, piccioni. Gente che si nasconde, gente da guardare con la coda dell’occhio. Gente che guarda i treni passare e che deve stare lontano dalla linea gialla. !

Ci scusiamo per il disagio ha debuttato a luglio 2015 nel Deposito dei Rotabili Storici di Pistoia, un luogo carico di memoria, un angolo protetto e sconosciuto della città che è stato aperto al pubblico diventando la scenografia con i suoi binari morti e i suoi vagoni d’epoca. Ora è pronto nella sua versione teatrale, in cui è rimasta solo una panchina, un altoparlante che fa da monito e da confidente e una lontana luce rossa.

 

 

 

Data e luogo da definirsi

(S)LEGATI

 

di e con Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris

musiche Sandra Zoccolan

ATIR TEATRO RINGHIERA

 

1° premio al FESTIVAL TEATRALE DI TEGLIO ED. 2015

SPETTACOLO VINCITORE LAST SEEN 2014 MIGLIOR SPETTACOLO DELL’ANNO SU KRAPP’S LAST POST

(S)legati è il volano che ha dato vita all’iniziativa “Teatro in quota”  sponsorizzata e sostenuta dal bando “Torino e le Alpi” 2015

 

Siamo due amici. Siamo due attori. E siamo due appassionati di montagna. Meglio: arrampicatori della domenica.

Circa tre anni fa ci siamo imbattuti nell’incredibile storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates.

E’ la storia di un sogno ambizioso, il loro: essere i primi al mondo a scalare il Siula Grande, attaccato dalla parete ovest.

Ma è anche la storia di un amicizia, e della corda che, durante quella terribile impresa, lega questi due giovani ragazzi.

La corda che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro. Come sempre avviene in montagna

C’è dunque una cima da raggiungere. C’è la estenuante conquista della vetta. C’è la gioia dell’impresa riuscita.

E infine, quando il peggio è passato, e la strada è ormai in discesa, c’è la vita, che fa lo sgambetto e c’è la morte, che strizza l’occhio.

E’ la storia di un miracolo. Di un avventura al di là dei limiti umani. Ed è al contempo una metafora: delle relazioni, tutte, e dei legami. La montagna diventa la metafora del momento in cui la relazione è portata al limite estremo, in cui la verità prende forma, ti mette alle strette e ti costringe a “tagliare”, a fare quel gesto che sempre ci appare così violento e terribile, ma che invece, a volte, è l’unico gesto necessario alla vita di entrambe.

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Per info e prenotazioni: info@morenica.org 347 9225376_347 9731968 www.morenica.org

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