Luglio 2017- Pagina 5

Presto nuove telecamere per la sorveglianza stradale a Rivalta

Verrà installata nei prossimi giorni una nuova telecamera per il controllo e l’analisi del traffico stradale. Saranno così due gli impianti semaforici ad essere dotati di “occhi elettronici” per controllare i veicoli in ingresso e uscita dalle vie principali del territorio comunale e garantire maggiore sicurezza sulle strade e a tutti i Rivaltesi. Nell’ambito del rinnovo di alcuni servizi, sull’impianto semaforico che regola l’incrocio tra le vie Giaveno, Nenni e Piossasco verrà installata una seconda telecamera che registrerà il passaggio di tutti i veicoli in transito. Una uguale telecamera è installata ed è in funzione anche all’incrocio tra via Grugliasco e via Einaudi. Le due telecamere rileveranno le targhe dei veicoli in transito sul territorio comunale memorizzandole temporaneamente, in modo da poter essere utilizzate dalle Forze dell’Ordine per analisi e verifiche nel di caso di denunce di sinistri, incidenti e reati di varia natura che vedono coinvolti automezzi. La lettura in remoto delle targhe, spiegano dal Comando della Polizia Municipale di Rivalta, servirà poi anche per individuare e immediatamente sanzionare i veicoli che circolano senza assicurazione o senza revisione o che risultino rubati. Grazie a questo sistema la pattuglia posizionata dopo l’incrocio potrà fermare i veicoli segnalati dalla telecamera per effettuare le i controlli. Il provvedimento rientra nel Progetto Città Sicura, come spiega il Sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero: «vogliamo implementare la videosorveglianza del territorio comunale, per garantire più sicurezza ai cittadini, e un modo per aumentare la sicurezza è anche quello di controllare i veicoli in entrata e in uscita dal nostro Comune». «Questi sono i primi due impianti, ma è nostra intenzione continuare su questa strada, privilegiando i controlli sulle grandi arterie di comunicazione che attraversano il nostro territorio». La videosorveglianza stradale rientra poi tra le specifiche del Decreto Minniti per un maggior controllo delle città. Proprio per questo è allo studio la possibilità di condividere le immagini registrate dalle due telecamere di Rivalta con l’Arma dei Carabinieri, che potrà visionarle in remoto e in tempo reale, senza doverle richiedere al Comando della Polizia Municipale. La videosorveglianza in remoto sarà condivisa anche con i comuni limitrofi: Rivoli ha in progetto l’installazione di un impianto lungo via Einaudi, mentre Orbassano, come altri comuni a noi vicini, ha un impianto mobile. Si tratta quindi di un embrione di sistema integrato che svilupperemo nei prossimi anni, in modo da poter effettuare in caso di necessità controlli incrociati.

Piemonte, cresce il numero delle nuove imprese. Ma più lentamente rispetto al 2016

Nel secondo trimestre 2017 il tessuto imprenditoriale piemontese ha manifestato una lieve espansione, sebbene di intensità inferiore rispetto a quella realizzata nello stesso periodo del 2016. Nel trimestre aprile-giugno 2017, infatti, sono state 6.547 le aziende nate in Piemonte, dato più basso rispetto a quello registrato nel corso del II trimestre 2016 (7.470). Al netto delle 4.589 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio), il saldo è positivo per 1.958 unità (nel II trimestre 2016 il saldo era stato di 2.377 unità), dato che porta a 435.710 lo stock di imprese complessivamente registrate a fine giugno 2017 presso il Registro delle imprese delle Camere di commercio piemontesi. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del +0,45%, lievemente più ridotto rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2016 (+0,54%) e di poco inferiore rispetto a quello rilevato a livello medio nazionale (+0,59%). «Il dato Movimprese relativo al II trimestre dell’anno tratteggia un Piemonte che continua ad aver voglia di scommette sull’impresa, nonostante tutto – ha detto Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere Piemonte – Certo la strada è ancora lunga e c’è ancora molto da fare, ma la direzione intrapresa è quella giusta. Tutti i settori, infatti, hanno registrato andamenti positivi e tra questi spicca il turismo e il comparto degli ‘altri servizi’ (attività finanziarie e assicurative, trasporto e immagazzinaggio, attività immobiliari, noleggio e agenzie di viaggio): settori strategici, insieme al commercio, per ridare slancio al mercato interno e per attrarre investimenti e turisti». La lieve espansione registrata a livello regionale è stata il frutto dei risultati positivi, seppur deboli, registrati in tutte le province piemontesi. Novara e Torino, con un tasso di crescita rispettivamente pari a +0,63% e +0,55%, hanno realizzato le dinamiche più elevate. Asti (con una crescita del +0,52%), Vercelli e Verbania (entrambe con un tasso pari al +0,49%) hanno evidenziato ritmi espansivi leggermente migliori rispetto alla media regionale; mentre Cuneo (+0,27%) e Alessandria (+0,21%) hanno mostrato una dinamica più lenta.  Il risultato meno brillante appartiene al territorio biellese (+0,05%). Analizzando l’andamento del tessuto imprenditoriale regionale in base ai settori di attività economica emergono risultati incoraggianti. Nel secondo trimestre 2017, infatti, i tassi di variazione percentuale trimestrale dello stock delle imprese registrate in Piemonte appaiono positivi per tutti i principali comparti produttivi. Dopo il turismo, che registra un’espansione del +0,95%, il comparto più vivace risulta ancora una volta quello degli altri servizi, con un tasso di variazione +0,80%, seguito dal commercio (+0,41%). Le costruzioni hanno registrato un tasso di variazione trimestrale dello stock pari a +0,37%, mentre l’agricoltura (+0,26%) e l’industria in senso stretto (+0,09%) hanno vissuto dinamiche più deboli.

Da Fondazione Crt 342 interventi per il territorio

Dalla promozione della salute all’assistenza alle fasce sociali più deboli, dal sostegno agli Atenei ai progetti di ricerca, dalla valorizzazione delle eccellenze del territorio alle iniziative culturali

 

Torino, 28 luglio 2017 – Dalla Fondazione CRT 4,3 milioni di euro per 342 interventi a sostegno delle iniziative del territorio: sono i risultati della prima sessione delle richieste ordinarie – ovvero le richieste di contributi non rientranti in alcun bando specifico della Fondazione – presentate nei primi quattro mesi del 2017 da enti operanti in Piemonte e Valle d’Aosta.

 

Attraverso le due sessioni annuali dedicate alle richieste ordinarie, la Fondazione CRT garantisce il proprio appoggio a un ampio ventaglio di attività e soggetti, con una forte capillarità nella distribuzione territoriale e nella tipologia dei beneficiari: in tutte le province piemontesi e in Vallée, infatti, ricevono contributi sia piccole realtà, sia istituzioni di maggiore dimensione.

 

In particolare, per l’area Welfare e Territorio la Fondazione CRT ha deliberato 153 contributi per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro: a beneficiarne sono interventi di prevenzione e promozione della salute, di assistenza alle categorie sociali più deboli, interventi per implementare le dotazioni delle organizzazioni di volontariato impegnate nella tutela e nella salvaguardia del territorio, sino agli eventi di valorizzazione del territorio stesso e dei suoi prodotti di eccellenza.

 

Per l’area Ricerca e Istruzione sono stati approvati 108 contributi con uno stanziamento di 2,2 milioni di euro: circa 900.000 mila agli Atenei, circa 1,3 milioni di euro a enti del territorio, sia per la formazione e istruzione a tutti i livelli, sia per la ricerca in ambito medico, letterario, alimentare e a progetti di ricerca applicata.

 

Nel campo Arte e Cultura sono 81 i contributi per 636 mila euro a sostegno, tra gli altri, di festival cinematografici, premi letterari, attività culturali e di valorizzazione del patrimonio storico-artistico.

 

Le richieste sono state valutate tenendo conto, in particolare, dell’efficacia degli interventi e attività nei confronti del territorio, della qualità delle iniziative, della loro sostenibilità, nonché della strutturazione e affidabilità delle organizzazioni.

 

“La Fondazione CRT conferma il proprio significativo ruolo di sostegno capillare al territorio: ascoltiamo le esigenze delle comunità attraverso le realtà del non profit, che affianchiamo e sosteniamo non solo dal punto di vista delle erogazioni, ma anche delle capacità progettuali – dichiara il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Con le erogazioni ordinarie contribuiamo, al passo con il mutare dei bisogni, a dare linfa alle tante attività e ai tanti soggetti impegnati nella crescita sociale, culturale, economica del Piemonte e della Valle d’Aosta, senza mai dimenticare le fasce più fragili della popolazione”.

 

“Nell’esame periodico delle richieste di sostegno che provengono alla Fondazione CRT, e certamente tenuto conto della specificità del singolo settore di riferimento, un’attenzione crescente è rivolta anche al carattere innovativo delle iniziative proposte – ha sottolineato il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci –. Del resto, il trend evolutivo a cui assistiamo non solo nel nostro Paese ma in tutta Europa, indica come il ruolo della filantropia, specie quella istituzionale, risieda anche nel saper facilitare la creazione di opportunità e nuovi spazi di intervento per quei soggetti particolarmente attenti alla capacità di fare rete con i vari enti e attori del territorio, tanto più se sensibili alla sostenibilità nel tempo delle singole iniziative e alla centralità delle giovani generazioni”.

 

L’elenco dei beneficiari sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito della Fondazione (www.fondazionecrt.it).

 

La seconda sessione delle richieste ordinarie è aperta dal 1 luglio al 15 settembre 2017.

Radicali di nuovo in strada a raccogliere firme sulla proposta di legge popolare Ero Straniero

Dichiarazione di Igor Boni e Silvja Manzi, direzione nazionale Radicali italiani e coordinatori Associazione radicale Adelaide Aglietta:
Emma Bonino ha chiesto ai torinesi uno sforzo straordinario per raggiungere, in poche settimane, l’obiettivo delle 50.000 firme sul progetto di legge di iniziativa popolare Ero Straniero. Questa iniziativa dà l’occasione a un’altra Italia di alzare al testa e chiede di governare un fenomeno che ha una portata epocale e non è l’emergenza di un momento.
Per questo domani sera e domenica torneremo in strada chiedendo ai cittadini di abrogare la legge criminogena Bossi-Fini.
Resta il problema di una raccolta firme da effettuare con metodi ottocenteschi che noi, a differenza di altri, rispettiamo rigorosamente; per questo motivo torniamo a chiedere a chi può autenticare di venire a darci una mano.
Questi i prossimi appuntamenti:
venerdì 28 luglio, dalle ore 20 alle ore 22, presso il locale Tre Galli, in via sant’Agostino 25;
domenica 30 luglio, dalle ore 10 alle 13, in via Garibaldi, angolo via san Dalmazzo/via delle Orfane.

Incontro con Ettore Matinata

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto

 

Determinato nel dire e difendere le sue idee,  fiero di ciò che ha fatto. Ettore Matinata, anzi il dottore Ettore Matinata (dopo 4 anni di universita’ si e’ laureato nel ’92  in Economia e Commercio. Tesi di Laurea su analisi dei bilanci delle coop) Prima di rispondere pondera la risposta, prima di affrontare una questione o un problema trova le premesse delle possibili risposte nel conoscere, nell’informarsi e nello studiare. Una visione molto razionale della realta’. Di sinistra, ha voluto fare il militare nella Folgore anche per cimentarsi. Sono alcuni anni che ci conosciamo ed abbiamo intensificato il nostro rapporto e confronto da un anno,  complice la palestra che , tra un esercizio e l’altro, ci si scambia opinioni.Lui fa anche i gruppi. Io troppo anarchico per frequentarli.

Ettore, da giovane facevi politica?

No, prima dovevo laurearmi.

Dopo la laurea?

Specializzazione e approfondimento. Ho vissuto 6 anni in Emilia. 3 a Bologna e 3 a Imola. Diploma di Specializzazione su Economia della Cooperazione con un docente d’ eccezione, Luciano Violante.

Leggo il tuo curriculum.Sei sindaco ed amministratore.Da Presidente hai risanato la coop indivisa Alcide De Gasperi.Sei sintesi tra un commercialista ed un imprenditore?

Cooperatore, Patrizio. Ci tengo. Da mio padre e dai dirigenti coop emiliani ho imparato molto.

Sei Fiero della tua famiglia.

Sicuramente, e ti racconto un episodio. Come sai ho un fratello architetto, che vive e lavora in Cina.Con mio figlio di 7 anni e mio padre siamo andati a trovarlo.

Mio padre cavaliere del Lavoro in Italia e mio fratello in Cina. Al ritorno ho chiesto a mio figlio. Cosa ne pensi della Cina? Una figata!

Si sono fiero della mia famiglia e, pensa, mi sono pure sposato con una donna meravigliosa.

Maggiori soddisfazioni?

Qui non ha esitazione.

Due. Essere stato con il Professore Antonio Monaco tra i protagonisti della trasformazione urbanistica di Torino sulla cosiddetta Spina Tre.

E del processo di risanamento della Cartiera Pirinoli di Roccavione. In entrambi i casi lavoro ha voluto dire occupazione.

Maggiore delusione?

Qui ci deve pensare.

Poi…rubo una frase a Don Ciotti….la politica, il politico dovrebbe pensare all’individuo come cittadino e non come elettore.

Meritocrazia?

Appunto.  Ti assicuro che in Emilia ho vissuto in una realtà sana  e le coop hanno contribuito a cio’. La politica deve essere per il bene comune.

Non sopporto chi  tra i cooperatori si mostra lacche’ di politici di destra solo perche ‘ dice d essere filogovernativo.

Vuol dire che essere di destra e’ un discrimine?

In politica. Altra cosa sono le collaborazioni nel lavoro. Ho collaborato con fruttosi risultati, .loro di destra io di sinistra.

Mangiamo in un ristorantino nel quadrilatero romano della nostra città. Sfondo azzurissimo, pulito da impurie.

Clima rilassato, ma dobbiamo lasciarci.

Ettore, per il futuro sei pessimista o ottimista?

Ottimista, anche la crisi e ‘ una opportunita’ di crescita personale e collettiva.

 

Patrizio Tosetto

Record storico per Caselle con oltre 2 milioni e 100 mila passeggeri

L’aeroporto di “Sandro Pertini” di  Caselle  chiude il primo semestre dell’anno con più di 2 milioni e 100 mila passeggeri, il record storico per lo scalo, con un incremento rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno del 7,6%. Vola  il traffico nazionale, cresciuto del 7,4% con oltre un milione di passeggeri in transito, e quello internazionale, con il 7,9% (+9,4%  dall’Europa). I dati sono di Assaeroporti. Nel mese di giugno l’aeroporto ha visto transitare 363.000 passeggeri, con un incremento del 5,5%. Il trend positivo è dovuto soprattutto alle compagnie low cost presenti,  prime fra tutte Ryanair e Blue Air.

Moriconi Garante per i diritti degli animali

Il Consiglio regionale del Piemonte ha nominato il Garante per i diritti degli animali: è Enrico Moriconi, già consigliere nella settima e ottava legislatura.  Svolgerà numerosi compiti come ricevere segnalazioni sui maltrattamenti e denunciare all’Autorità giudiziaria eventuali reati. Si occuperà anche di progetti e campagne di sensibilizzazione sociale in difesa degli animali e del contrasto al fenomeno dell’abbandono. Il garante, quindi, potrà segnalare alla Giunta e al Consiglio l’opportunità di adottare provvedimenti per la difesa degli animali.

 MOVIMENTO NAZIONALE: PER IL PD E IL M5 STELLE ANCHE I BENI CONFISCATI ALLA MAFIA VANNO UTILIZZATI PER OSPITARE I RIFUGIATI

Il Consiglio regionale ha approvato la deliberazione “Criteri di riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e assegnati ai Comuni” che prevede lo stanziamento di fondi per il riutilizzo di beni confiscati alla mafia per destinarli a emergenza abitativa, progetti socio assistenziali ed educatici e – non poteva mancare – l’accoglienza di rifugiati.

 

“Ormai non c’è delibera, non c’è provvedimento normativo che al suo interno non contenga l’ennesimo favore a chi gestisce il lucrosissimo affare dell’accoglienza di rifugiati, dichiara Gian Luca Vignale, Presidente del Gruppo consiliare del Movimento nazionale”.

 

È sufficiente leggere il testo della delibera per vedere quali sono le priorità del centrosinistra:

Obiettivi e ambiti di attività̀ sociale cui è destinato il bene

  • Emergenza abitativa: genitori separati, donne vittime di violenza, famiglie in stato di disagio, ed altri;
  • Progetti socio assistenziali ed educativi: promozione e sostegno alla famiglia e ai minori, tutela degli anziani e disabili, presidio del territorio con punti di accoglienza e di informazione, agricoltura sociale, ed altri;
  • Accoglienza rifugiati.

“Abbiamo presentato un emendamento –che ovviamente è stato respinto- per non prevedere che nei siti sottratti ai mafiosi possano sorgere nuove strutture per ospitare rifugiati, continua Vignale”.

“Trovo, infatti, non comprensibile che su una voce in cui lo Stato spende circa 5 miliardi di euro, altre risorse dei cittadini piemontesi debbano essere investite per sostenere chi ha risorse fin in eccesso per il business dell’accoglienza di migranti. E non è solo una questione economica. La legge sul riutilizzo dei beni mafiosi venne pensata proprio con un grande valore simbolico: restituire ai cittadini ciò che era stato realizzato con proventi illeciti per dare servizi alla collettività: caserme, centri di aggregazione giovanile etc. Solo il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle possono ritenere che l’assistenza a migranti deve essere intesa come un servizio per la collettività e non, come sarà, solo un favore a chi lucra sui migranti”.

Il Regio alla conquista di Edimburgo

Il prestigioso Edinburgh International Festival propone il meglio del panorama musicale e teatrale non solo europeo e, per celebrare i 70 anni di attività, ha scelto il Regio quale Resident Company per questa importante edizione celebrando così il Teatro Regio quale emblema dell’eccellenza italiana. Sono ben tre le produzioni che il teatro torinese porta  in Scozia: due opere e un concerto, per un totale di otto serate, tutte dirette da Gianandrea Noseda.  Al Festival Theatre – capienza totale 1.915 posti  –  vanno in scena Macbeth di Giuseppe Verdi con la regia di Emma Dante e La bohème di Giacomo Puccini nell’allestimento firmato da Àlex Ollé, realizzato con il contributo degli Amici del Regio e con la collaborazione di Alcantara. Nella prestigiosa Usher Hall – capienza totale 2.200 posti – Gianandrea Noseda dirige il Requiem di Verdi.

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287 persone in viaggio, 107 circa gli strumenti, 9 container via nave per il trasporto di scenografia, costumi e attrezzeria, 1.500 in totale i pezzi di scenografia, 40 bauli di costumi, circa 400 paia di scarpe, circa 8.000 a oggi le mail con oggetto Edimburgo.  Si può seguire  la tournée a Edimburgo guardando le clip quotidiane di Paola Giunti sulla pagina Facebook del Teatro: reportage, immagini inedite e backstage dalle tre produzioni, e sui  social media usando l’hashtag #EdintFest

 

(foto: Giuseppe Ramella)

La Scuola di Applicazione a “Una Acies 2017”

Cesano di Roma, 26 luglio. Presso la Caserma “Bartolomei”, sede della Scuola di Fanteria, ha avuto luogo la giornata conclusiva della seconda edizione dell’esercitazione congiunta “Una Acies 2017” che per l’intero mese di luglio ha visto milleseicento militari dell’Esercito addestrarsi congiuntamente. Tra i partecipanti all’esercitazione anche 14 ufficiali donne e 6 di nazionalità straniera provenienti da Afghanistan, Albania, Armenia, Giordania e Libia.  Friuli Venezia Giulia, Lazio, Valle d’Aosta e Puglia sono state le regioni dove gli Istituti di Formazione dell’Esercito comprendenti la Scuola di Applicazione di Torino, l’Accademia Militare di Modena e la Scuola Sottufficiali di Viterbo, hanno sviluppato gli addestramenti previsti dai rispettivi iter formativi. Il progetto addestrativo che ha compreso tra l’altro il mantenimento delle capacità

operative del quadro permanente, ha previsto esercitazioni per arma e specialità. Le attività addestrative più rilevanti sono state le seguenti: squadre e plotoni di fanteria a fuoco, brillamento di piccole cariche, combattimento nei boschi, movimento in montagna con ascensione al Gran Paradiso, addestramento individuale al combattimento, scuola tiri di artiglieria ed il corso di pattugliatore scelto. A conclusione di “Una Acies 2017” alla Scuola di Fanteria, dal 25 al 26 luglio, si è svolta una gara tra le rappresentative di tutti gli Istituti di Formazione addestrati. Ad aggiudicarsi il trofeo “Una Acies 2017” è stato il plotone del XIX corso della Scuola Sottufficiali dell’Esercito. Le prove affrontate sono state: controllo personale, equipaggiamento e armamento, percorso ginnico-sportivo militare, marcia zavorrata, prova topografica, lancio della bomba a mano, tiri con arma individuale e di reparto. Sono stati inoltre consegnati agli allievi Ufficiali del 195° corso di fanteria i brevetti di istruttore per il combattimento nei centri abitati, e i brevetti di pattugliatore scelto a favore degli allievi Ufficiali del 197° corso. Alla conclusione dell’esercitazione hanno partecipato il Gen. Pietro Serino, Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, il Gen.  Riccardo Marchiò, Comandante delle Forze Operative Terrestri e del Comando Operativo dell’Esercito, il Gen. Claudio Berto, Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione ed i Comandanti delle Scuole Militari. Il Gen. Serino ha espresso la propria soddisfazione per i pregevoli risultati addestrativi conseguiti al termine di un’intensa attività che punta alla standardizzazione dell’addestramento dei futuri Comandanti della forza Armata.