Luglio 2017- Pagina 4

Recuperato nella notte corpo del bimbo annegato

 I Vigili del fuoco, con il soccorso alpino e il 118 hanno lavorato ore per liberarlo da un masso che, per cause in via di accertamento, lo ha travolto trascinandolo in una pozza d’acqua, dove è annegato. Il bambino stava partecipando a un campo estivo e dormiva alla ‘baita sociale’ Mulino Nuovo, concessa per soggiorni a gruppi di escursionisti e associazioni. Secondo le prime ricostruzioni pare  che il ragazzino fosse seduto a bordo di una pozza su una roccia che ha ceduto improvvisamente trascinandolo nell’acqua.

 

(foto archivio)

Torino capitale dei giovani talenti. Il Poli premia le idee di impresa

Presentati i progetti dei migliori team dell’Academy, che quest’anno hanno avuto anche un mentor virtuale unico al mondo: EIABot

 

Sono state settimane di intenso lavoro quelle della seconda edizione italiana di EIA, European Innovation Academy, l’evento internazionale di formazione sull’imprenditorialità a base tecnologica ospitato dal Politecnico di Torino dal 10 al 28 luglio. Per venti giorni gli spazi del Lingotto si sono trasformati in un laboratorio creativo dove si sono confrontati più di 650 giovani di talento provenienti da oltre 70 Paesi: ingegneri, studenti di marketing ed economia provenienti dalle più prestigiose università del mondo, ma anche persone che già lavorano in azienda e vogliono sfruttare l’occasione dell’Academy per “accelerare” l’innovazione. Gli innovatori di EIA hanno incontrato mentor e investitori provenienti dalla Silicon Valley e dal territorio regionale e nazionale: nomi di primo piano del mondo universitario e imprenditoriale che hanno messo a disposizione la loro esperienza come strumento e leva per la promozione dell’imprenditorialità a base tecnologica. Direttamente coinvolti nell’organizzazione dell’Academy sono, tra gli altri, l’Università di Berkeley e Google, mentre i partner di EIA Torino 2017 sono FCA Group e Intesa Sanpaolo, con il sostegno della Camera di Commercio di Torino. Ottima la risposta da parte delle aziende, sia start up sia imprese già strutturate, coinvolte nelle diverse attività formative. Successo, in particolare, per la prima edizione dell’’Executive Innovation Day del 14 luglio, organizzato dalla Camera di commercio di Torino con la partecipazione di oltre 40 imprese, di settori molto diversi, dalla sicurezza digitale

all’aerospazio.L’edizione 2017 si è chiusa ieri con la presentazione dei 12 progetti dei team selezionati dai venture capitalist che hanno valutato le quasi 100 idee di impresa proposte dai giovani innovatori, che hanno lavorato con mentor di alto profilo e quest’anno sono stati supportati anche da una sorta di “mentor virtuale”: una Chatbot – EIABot – cioè un robot basato sull’intelligenza artificiale che ha seguito i partecipanti giorno dopo giorno, proponendo compiti e approfondimenti e rispondendo alle domande dei partecipanti, incoraggiandoli e guidandoli. Si tratta di una modalità di insegnamento del tutto innovativa: durante la prima settimana EIABot ha imparato dagli studenti, cercando di capire come entrare in empatia con loro dalle loro stesse domande e dagli argomenti più richiesti; nel corso della seconda settimana, EIABot era già in grado di compiere alcune analisi sui lavori dei team e ha inviato feedback alle richieste dei partecipanti (ad esempio, li ha aiutati a individuare il loro cliente ideale), raccogliendo anche i feedback dei mentor.  Infine, nella terza settimana, EIABot è diventato autonomo: tutti i mentor umani della EIA hanno lasciato l’Italia e la chatbot ha continuato a insegnare ai partecipanti attraverso laboratori e attività.

I PROGETTI SELEZIONATI A EIA Turin 2017:

 

ARCatalog

L’idea del team, nata dall’attività di ricerca del Politecnico di Torino, è di creare cataloghi di realtà aumentata per le aziende, allo scopo di mostrare il design e il potenziale dei loro prodotti.

 

Fish to fish

Il progetto si basa su un modo innovativo e intelligente per misurare i metalli pesanti nocivi nei pesci, come il mercurio. La tecnologia alla base del progetto, che prevede un sistema molto rapido e a basso costo per analizzare i campioni di pesce, è stata testata in una prima fase dall’Università degli Studi di Torino.

 

nMesh

Per risolvere il problema del digital divide nelle zone svantaggiate, il team ha sviluppato l’idea nata dalla ricerca del Politecnico di Torino di una rete di trasmissione del segnale web che si auto-genera,  costituita da antenne flessibili e poco costose che rendono facile e automatica la creazione di “reti a maglie” per portare accesso a Internet dove la connettività è lenta o assente.

 

Totem

Totem è un’app per far trovare al consumatore esattamente ciò che desidera, grazie all’intelligenza artificiale. Classifica tutto ciò che riguarda il cibo, film, musica, sport, tecnologia e molti altri ambiti e elabora i gusti del cliente per mostrargli in modo più facile e preciso cosa potrebbe interessarlo.

 

ATPC

La tecnologia proposta dal Team, già sviluppata in una prima fase dal Politecnico di Torino, propone un sistema di controllo attivo della pressione degli pneumatici sui veicoli, per migliorare il consumo di carburante e la sicurezza stradale.

 

Work & Go

Work & Go è un’applicazione che collega aziende e lavoratori che sono disposti a lavorare per poche ore nel tempo libero. Il servizio soddisfa le necessità delle aziende, soprattutto quelle locali e di piccole dimensioni, di un aiuto nei momenti di punta e aiuta gli studenti a trovare piccoli lavori.

 

P_Killer

Il team ha progettato una imbarcazione dotata di intelligenza artificiale per pulire l’acqua dalle sostanze inquinanti. Attraverso un robot, il sistema combina la raccolta dei rifiuti, la degradazione degli inquinanti, la produzione di energia elettrica, il monitoraggio della qualità dell’acqua e la navigazione.

 

Present

Il team si propone di collegare le aziende che desiderano visualizzare annunci in realtà virtuale con gli sviluppatori che vogliono monetizzare i loro contenuti, proponendo la visualizzazione di determinati contenuti agli utenti potenzialmente interessati.

 

EZfit

Un software di realtà aumentata che consente a una persona di vedere come i vestiti si adatteranno al loro corpo. Il sistema porterà ad una maggiore soddisfazione del cliente e notevoli risparmi per la società di abbigliamento online grazie alla riduzione delle spese di spedizione dei resi.

 

Cardio Guard

Un dispositivo per il monitoraggio dell’elettrocardiogramma in tempo reale, sviluppato a partire da una ricerca del Politecnico di Torino. Con l’impiego di questa tecnologia indossabile negli ospedali, diminuiranno tre fattori: il costo della cura, la durata dei ricoveri del paziente, i tassi di nuovi ricoveri e la probabilità di un secondo problema cardiaco.

 

Roadside Rescue

Per risolvere il problema della mancanza di assistenza stradale rapida ed efficace in caso di guasti del veicolo, il team propone un’applicazione per smartphone che offra ai proprietari di veicoli un’assistenza completa, dall’autista personale all’assistenza del meccanico.

 

Tav, Delrio: “La Francia conferma tutti gli impegni internazionali per la Torino-Lione”

“Soddisfazione per l’andamento dei lavori e impegno dei due Paesi

La Ministra francese Elisabeth Borne aveva annunciato una pausa nell’iter della Tav da parte francese. Ieri il ministro dei trasporti Graziano Delrio l’ha incontrata a Roma nella bilaterale Italia – Francia e ha dichiarato “pur nel contesto di una revisione sulle grandi opere da parte del Governo francese, per la Torino Lione i lavori proseguono e sono confermati gli impegni internazionali. Dunque, soddisfazione per l’andamento dei lavori e impegno dei due Paesi”.

Tiro con l’arco a Cantalupa

A poco più di un anno di distanza dal Campionato Italiano Campagna 2016, Cantalupa tornerà a ospitare un’importante rassegna tricolore di tiro con l’arco: i Campionati Italiani 3D, in programma da venerdì 4 a domenica 6 agosto. Sarà l’11esima edizione dell’evento, presentato in mattinata presso l’albergo Tre Denti di Cantalupa con una conferenza stampa che ha visto gli interventi – nell’ordine – di Giustino Bello, Sindaco di Cantalupa, Gianfranco Porqueddu, Presidente del CONI Regionale, Odilia Coccato, Presidente del Comitato Regionale FITARCO Piemonte, e Mario Scarzella, Presidente della Federazione Italiana Tiro con l’Arco.

I Campionati Italiani 3D saranno per il Comune di Cantalupa una nuova occasione per affermare il suo strettissimo legame con la disciplina del tiro con l’arco. Qui, ormai da diverse stagioni, ha sede il Centro Tecnico Federale, nel quale si allenano stabilmente gli arcieri della nazionale azzurra. Temi ricordati dal Sindaco Giustino Bello, che ha aggiunto: “le gare si svolgeranno su percorsi particolarmente panoramici e coinvolgeranno un gran numero di arcieri, che insieme ai loro accompagnatori renderanno la manifestazione decisamente rilevante dal punto di vista sportivo ma anche turistico, con ricadute positive su tutto il pinerolese. Desidero pertanto ringraziare la Federazione e il suo Comitato Regionale piemontese per l’attenzione riservata al nostro Comune e al nostro territorio”.

 

L’organizzazione dei Campionati Italiani 3D è a cura di un team di società del torinese, guidate dagli Arcieri delle Alpi sotto l’egida della Federazione Italiana Tiro con l’Arco e del Comitato Regionale FITARCO Piemonte. La manifestazione ha inoltre ricevuto il patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino, dei Comuni di Cantalupa, Cumiana, Pinerolo e Frossasco. Saranno circa 600 gli atleti provenienti da tutte le regioni d’Italia; considerando anche i loro tecnici, i dirigenti e familiari si stima che oltre 1600 persone arriveranno nei comuni citati, con la possibilità di visitare le bellissime zone del pinerolese e della Val Chisone.

 

“Sarà un’altra entusiasmante pagina di sport per tutto il Piemonte” ha dichiarato Gianfranco Porqueddu, “in passato a Sassari ho avuto modo di assistere a un importante evento di tiro con l’arco 3D e ricordo grande spettacolo. Un ringraziamento, quindi, alle Istituzioni che hanno accolto questa manifestazione e al Comitato Organizzatore che ne cura la preparazione; un sincero in bocca al lupo a tutti i partecipanti e un invito alla cittadinanza ad assistere alle gare”.

 

“Anche da parte mia, innanzitutto, un ringraziamento a tutti i tesserati FITARCO piemontesi che hanno affrontato lo sforzo organizzativo con grande entusiasmo, guidati dagli Arcieri delle Alpi e dal Responsabile Tecnico di Settore Giorgio Botto” ha proseguito Odilia Coccato, “un grande lavoro che permetterà lo svolgersi della manifestazione e consentirà a tutti i partecipanti di tornare a casa con un bellissimo ricordo sportivo e non solo. Cantalupa, inoltre è una località assolutamente idonea e collaudata per accogliere una simile manifestazione, anche grazie alla disponibilità e al lavoro dell’Amministrazione Comunale. Siamo felici di poter riproporre qui un importante evento di livello nazionale, a un anno di distanza dal Campionato Italiano Campagna 2016 di Cantalupa e a due anni dal Campionato Italiano Targa di Torino 2015. E per il futuro proporremo il Piemonte come sede di una Coppa delle Regioni”.

 

Ai Campionati Italiani 3D si gareggerà naturalmente per la conquista dei titoli e delle medaglie tricolori, ma per gli azzurri della nazionale i Campionati saranno anche una verifica importante in vista dei Mondiali 3D, in calendario a Robion (Francia) dal 19 al 24 settembre. Saranno un test rilevante per Giorgio Botto, Responsabile Tecnico Nazionale di Settore, che anche sulla base dei risultati di Cantalupa stabilirà le convocazioni per l’evento iridato.

 

“Nella specialità 3D l’Italia è tra le nazioni leader a livello internazionale e andrà ai Mondiali con l’obiettivo di confermarsi nelle primissime posizioni” ha spiegato Mario Scarzella, “i Campionati Italiani alle porte saranno una verifica importante per gli arcieri azzurri. Per la prima volta si terranno a Cantalupa, che potrà così annoverare anche il 3D tra le specialità arcieristiche ospitate. Negli anni questo Comune è diventato un punto di riferimento dell’arcieria italiana, con il suo Centro e la sua scuola Federale e con i frequenti raduni della nazionale olimpica. Un grazie al Comune di Cantalupa e al suo Sindaco Giustino Bello, ai Comuni e alle Istituzioni che hanno dato il loro patrocinio, al Comitato Organizzatore, al Comitato Regionale e al suo Presidente Odilia Coccato”.

 

Il tiro con l’arco 3D

Il 3D è una particolare specialità del tiro con l’arco nella quale i bersagli sono sagome tridimensionali di animali, in materiale plastico e posizionate in piano o in pendenza. Le gare si svolgono lungo percorsi immersi nel verde e sono aperte alle divisioni arco nudo, arco istintivo, arco compound e longbow, nelle classi over 20 (Senior) e under 20 (Junior). Si gareggia a livello individuale e di squadra.

 

Il programma dei Campionati Italiani 3D

Le qualifiche e i gironi eliminatori degli imminenti Campionati Italiani 3D si disputeranno su quattro percorsi tracciati tra i boschi collinari di Cantalupa e dei comuni limitrofi, mentre le finali si svolgeranno nel centro di Cantalupa. Il fine settimana avrà inizio venerdì 4 agosto, giorno di arrivo di tutti gli atleti e della cerimonia di apertura in programma alle 18, presso il teatro “Silvia Coassolo”. Sabato 5 scatteranno le gare, sui quattro campi – bianco, rosso, blu e giallo – predisposti per accogliere le varie divisioni. L’inizio delle qualifiche è fissato per le 9.15. A seguire, secondo regolamento, si terrà la prima fase eliminatoria (a gironi); quindi i quarti e le semifinali delle prove a squadre, presso il campo allestito in via del Monastero. Domenica 6 agosto si ripartirà alle 9 con l’ultima fase eliminatoria a gironi, seguita dalle semifinali individuali e da tutte le finali (individuali e a squadre) che assegneranno titoli e medaglie. Le finali verranno trasmesse in diretta streaming su YouArco, il canale YouTube ufficiale della Federazione Italiana Tiro con l’Arco.

 

L’edizione 2016 dei Campionati Italiani 3D

Nella passata stagione i Campionati Italiani 3D si disputarono a Lago Laceno (Avellino). Nel compound over 20 si imposero Raffaele Gallo (Arcieri Fivizzano) e Sonia Bianchi (Arcieri Castiglione Olona); tra gli under 20 Andrea Paladino (Freccia di Fuoco) e Paola Natale (Arcieri Monica). Nell’arco istintivo vinsero i Senior Fabio Pittaluga (A.G.A.) e Sabrina Vannini (Compagnia d’Archi) e gli Junior Marco Melucci (Arcieri di Avalon) e Asia Genovese (Arco Sport Roma). L’arco nudo vide sul primo gradino del podio Alessandro Giannini (Arcieri Città di Pescia) e Evelina Cataldo (Arcieri Vecchio Castello) tra i Senior, Alessio Noceti (Arcieri Tigullio) e Cecilia Bermond (A.G.A.) tra gli Junior. Nel longbow i titoli over 20 andarono a Alfredo Dondi (Arcieri Tigullio) e Paola Sacchetti (Arcieri Città di Pescia), quelli under 20 a Jacopo Pauselli (Arcieri dell’Airone) e Giulia Aru (Arcieri Torres Sassari). I titoli a squadre Senior furono degli Arcieri Città di Pescia (Giacomo Luca Fantozzi, Pasquale Gallo, Alessandro Giannini) e degli Arcieri Tigullio (Monica Finessi, Marilena Forni, Sara Noceti). Arcieri Tigullio oro anche tra gli Junior, con Luca De Ponti, Alessio Noceti e Andrea Scotti.

 

Il Piemonte raccolse varie medaglie, tra cui il bronzo a squadre degli Arcieri delle Alpi con Giuliano Faletti, Antonio Pompeo e Giuseppe Seimandi. A livello individuale David Junior Vigliengo (Arcieri Alpignano) e Michea Godano (Arclub i Falchi Bra) conquistarono l’argento nel compound Junior; stesso metallo per Giuliano Faletti nel longbow Senior. Chiara Marinetto e Enzo Lazzaroni, entrambi Senior e tesserati per gli Arcieri delle Alpi, salirono sul terzo gradino del podio rispettivamente nel compound e nell’arco istintivo. Bronzo anche per i Senior Marina Tesio (Arclub i Falchi Bra) nel longbow e Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre) nell’arco nudo.

 

Gli Europei 3D 2016

Nel tiro con l’arco 3D l’Italia è una delle nazioni più forti in campo internazionale. Nel settembre scorso gli azzurri tornarono dai Campionati Europei di Mokcrice-Catez (Slovenia) con 4 ori, 4 argenti e 3 bronzi e con il primo posto nel medagliere della manifestazione, per la quarta edizione consecutiva. La squadra maschile composta dal ligure Alessio Noceti e dai piemontesi Giuseppe Seimandi e Giuliano Faletti conquistò il titolo, mentre la squadra femminile si piazzò seconda con Giulia Barbaro, Irene Franchini e Cinzia Noziglia.

 

Danilo Fornasier e Giuliano Faletti, entrambi tesserati per gli Arcieri delle Alpi, furono oro e bronzo nel longbow. Nella stessa divisione chiuse al terzo posto anche Giulia Barbaro (Arcieri I Gatti). Nell’arco nudo Eleonora Strobbe (Arcieri del Pinè) e Alessio Noceti (Arcieri Tigullio) vinsero oro e argento; nell’istintivo altro titolo azzurro con Fabio Pittaluga (Associazione Genovese Arcieri). Nel compound, infine, Giuseppe Seimandi e Monica Finessi (Fiamme Azzurre) si aggiudicarono il secondo posto, Sonia Bianchi (Arcieri Castiglione Olona) il bronzo.

 

Link utili per seguire i Campionati Italiani 3D

Sito ufficiale della manifestazione: http://www.italiani3d2017.it/blog/

Sito FITARCO: http://www.fitarco.it/

Sito FITARCO Piemonte: http://www.fitarcopiemonte.it/

Canale YouTube FITARCO: https://www.youtube.com/user/FitarcoItalia

Addio a Enzo Bettiza l’italiano austro-ungarico

di Pier Franco Quaglieni

Con la scomparsa a novant’anni di Enzo Bettiza, il giornalismo italiano perde una delle sue firme più autorevoli e “La Stampa” il suo ultimo editorialista importante che nell’ultimo decennio e’ comparso pochissimo sulle pagine del quotidiano di via Lugaro. Bettiza era un uomo autorevole e l’autorevolezza non gli venne con l’età ma era in lui qualcosa di innato. Autorevole e quindi indipendente e non disposto a scrivere a comando. Ebbe il coraggio di scontrarsi con il direttore – tiranno, suocero di Scalfari,Giulio De Benedetti che cerco’ inutilmente di umiliarlo. Io conobbi un De Benedetti vecchio e “buono” che si beveva una bottiglia di whisky in un pomeriggio , rimanendo quasi lucido nel suo buen ritiro di Rosta. Conobbi un ex direttore de “La Stampa” che portava ad un giovane appena laureato un suo articoletto nel primo covo del centro “Pannunzio ” di piazza Castello ,chiedendo con squisita ironia di leggerlo e di dirgli se andava bene. Ma tutti gli amici giornalisti che ho conosciuto ,salvo forse Ferruccio Borio e Carlo Casalegno ,mi parlavano con rabbia di “gdb “, com’era soprannominato e come amava firmare i suoi fondi che sembra fossero scritti da altri,alcuni dicono da Casalegno. L‘unico che seppe tenergli testa fu Bettiza che se ne andò dalla “Stampa” e passo ‘ al “Corriere della Sera “. Ma anche al quotidiano di via Solferino ,quando il direttore Piero Ottone volle ,in ossequio alle bizzarrie della proprietaria – zarina sovietica del giornale ,fare del quotidiano che aveva incarnato la borghesia italiana ,l’organo del cedimento al compromesso storico ,Enzo seppe andarsene dal “Corriere” che veniva cogestito dal comitato di redazione(con diritto di veto) e dal direttore allineato al nuovo corso.  Con Montanelli fondò “Il Giornale”, ispirandosi al “Mondo” di Pannunzio ,come mi disse una volta . E scrisse che gli era parso di aver condotto una battaglia di retroguardia e di testimonianza contro il clima creato dalle “masse facinorose e urlanti ” ,dai “terroristi che sparavano a Montanelli e sprangavano i nostri lettori” e dalla ” stampa conformista che ci calunniava “. In effetti non fu così, aggiunse, “perché nel 1989, con il crollo del Muro, capimmo di aver condotto una battaglia di avanguardia perigliosa perché solitaria ed elitaria : una battaglia cioè tipicamente , lucidamente, liberalissimamente pannunziana “. Bettiza che per brevissimo periodo fu comunista prima dei vent’anni, esule da Spalato conquistata dai titini, e’ stato un testimone dell’anticomunismo liberale che seppe opporsi a tutti gli autoritarismi e i totalitarismi del Novecento che egli considerò non un secolo breve, ma un secolo semmai troppo lungo a causa del comunismo che tenne banco dal 1917 in poi. Rispetto a quelli che Giovanni Giovannini chiamava con disprezzo direttorini e giornalistini ,egli seppe tenere la schiena diritta sempre. Una grande lezione anche deontologica ai tanti che nei giornali chinano non solo la schiena, ma anche la testa. Pure con l’amico Montanelli, quando ritenne di dissentire, lo fece liberamente, andandosene dal giornale di cui era condirettore. Soprattutto per tanti di noi, in primis per chi scrive, nel 1976 fu di esempio perché invece di “turarsi il naso” e votare Dc o firmare manifesti per annunciare il voto al Pci come fece la maggioranza dei giornalisti e degli intellettuali italiani, fu tra i promotori, con Alberto Ronchey e Cesare Zappulli, di un’iniziativa di minoranza che non fu premiata dagli elettori e invece ebbe grande importanza morale perché significò per noi il non arrendersi all’ondata clerico-marxista che rischiava di travolgere la democrazia italiana : la lista liberale, repubblicana, socialista democratica proposta in alcune regioni italiane . Bettiza e Zappulli vennero eletti ,Ronchey no. Ma va ricordato che quella lista riaffermava il senso storico-politico di un’alleanza dopo che nel PLI era prevalso Zanone ,nel PRI circolavano i vaneggiamenti senili di La Malfa a favore del compromesso storico e i socialdemocratici ,dopo le amministrative del 1975, erano passati, armi e bagagli, a sostenere le giunte rosse, tradendo il voto degli elettori. E’ naturale quindi che Bettiza abbia visto con favore Bettino Craxi e il suo tentativo di affrancare il socialismo italiano che fu di Rosselli e di Matteotti ,ma anche di Saragat e di Nenni,dall’abbraccio mortale del Pci e del compromesso storico con una Dc di sinistra che aveva rinnegato del tutto lo spirito degasperiano. Ci siamo sentiti spesso e abbiamo collaborato sovente. E ‘stato naturale che gli fosse conferito il Premio “Pannunzio”.Un premio azzeccato come quello a Spadolini,a Montanelli,a Ronchey che ha avuto anche premiati immeritevoli soprattutto per quello che fecero dopo il conferimento come Furio Colombo ,Vittorio Feltri e l’incredibile Barbara ,figlia di Altiero Spinelli, che, dopo aver parlato del comunismo come di “un’utopia assassina”, si riposizionò nell’estremismo nostalgico del comunismo ed occupò un posto al Parlamento europeo, malgrado avesse dichiarato che, se eletta, avrebbe rinunciato al seggio. Una volta Bettiza, quando nel 2003 venne nominato da Ciampi cavaliere di Gran Croce mi telefono ‘ e mi disse ,scherzando, che finalmente anche lui era stato nominato ,sia pure quattro anni dopo di me. Era rimasto colpito dalla rosetta che mi vide all’occhiello. Inutile dire che Bettiza, che fu senatore e deputato, non amava titoli e nastrini di nessun tipo. Il suo essere stato esule non fu per lui, come per tanti italiani che dovettero lasciare la propria terra dopo il Trattato di pace del 1947 ,un elemento di particolare distinzione che non volle mai rivendicare. Bettiza ,come racconto ‘ nel suo straordinario romanzo “Esilio” cercò subito di mettersi al lavoro, inserendosi attivamente in Italia, cosa che non era così facile per i circa 350 mila istriano-giuliano- dalmati dell’esodo-di cui Enzo non si sentì parte-accolti malamente in patria e considerati dei fascisti. All’inizio accettò qualsiasi lavoro e solo in tempi successivi incominciò a fare il giornalista nel 1953 ad “Epoca”, per poi passare alla “Stampa” nel 1957. La sua è  una storia totalmente diversa ,ad esempio, da quella di Ottavio Missoni ,nato a Ragusa da padre di origine giuliana ,che invece fu con orgoglio sindaco della “Libera città di  Zara” in esilio e fu insieme al patriota Lucio Toth, uno dei difensori delle ragioni di chi patì l’esodo ed ebbe lutti famigliari a causa degli infoibamenti. Infatti nel “Giorno del ricordo delle foibe e dell ‘esodo” che venne celebrato il 10 febbraio in tutta Italia a partire dal 2004 non fu possibile coinvolgerlo. Io cercai di farlo, ma fu irremovibile. Gli offrii l’opportunità di parlare a palazzo Carignano di Torino, ma mi disse che dovevo farlo io come storico e non lui come esule. Fu irremovibile. Enzo si sentiva certo italiano, ma non solo italiano era anche un po’ nostalgico dell’impero austro-ungarico e del mondo in cui era nato e vissuto a Spalato in cui convivevano slavi e italiani ed in cui egli aveva appreso il bilinguismo come un qualcosa di ovvio e naturale. La Dalmazia era certamente una terra italiana, veneziana e romana per storia e cultura, ma aveva anche un’identità slava che non poteva essere negata e che Enzo sentiva come sua. Qualcuno lo ha definito mitteleuropeo, anche se la Dalmazia è geograficamente nei Balcani e proprio dall’Europa orientale Bettiza ha tratto stimolo per affermare costantemente i valori della libertà come valori irrinunciabili. Penso che Bettiza sia stato soprattutto un sincero europeo che aveva visto e denunciato la tragedia dell’Europa orientale oppressa dal comunismo. Europeo ,non necessariamente europeista alla maniera di Spinelli e di Rossi. E’ stato uno dei migliori deputati al Parlamento europeo. Forse in lui era presente “l’idea d’Europa” di cui parlava Chabod. Se l’Europa avesse avuto rappresentanti come lui a Strasburgo, non sarebbe finita arenata sugli scogli e non si sarebbe confusa con gli interessi finanziari di alcuni potenti. Bettiza fu soprattutto un rarissimo esempio di giornalista libero e di scrittore raffinato. I giornalisti tentano di fare spesso anche gli scrittori, diceva Mario Soldati, e spesso gli scrittori tentano di fare anche i giornalisti. Quasi mai ci riescono pienamente. Il giornalismo è mestiere, la scrittura letteraria è arte. Solo pochissimi riescono ad essere chiari come dei giornalisti, scrivendo in modo non banale pagine che durino oltre lo spazio di un mattino. Gli articoli e i libri di Bettiza sono destinati a restare. Davvero è stato un giornalista principe.

quaglieni@gmail.com

Moncalieri, ultima sera di “Voci e volti”

Ultimo concerto prima della pausa estiva, il 30 luglio a Moncalieri, poi Voci e Volti​ ritorna da metà settembre con gli appuntamenti​ conclusivi della rassegna

La rassegna si concluderà il 24 settembre, al termine di un “viaggio” tra arte e tradizione. Un percorso che porterà artisti internazionali della musica popolare in luoghi dall’alto valore culturale del territorio piemontese. Voci e Volti visiterà con gli spettatori, tra gli altri, il Castello di Moncalieri, il Castello di Masino, il Castello della Manta, l’Abbazia di Vezzolano, l’Abbazia di Santa Maria a Cavour, Infini.To Planetario, il Filatoio di Caraglio.

Voci e Volti ospiterà artisti provenienti da Finlandia, Senegal, Tunisia, Argentina, Brasile, Canada e da diverse regioni d’Italia. Sonorità, volti, etnie, simbolo ed espressione di tradizioni musicali che variano enormemente fra di loro inviteranno il pubblico a un viaggio unico: dalle torride strade africane ai racconti dei vecchi gitani, dai ritmi del sud Italia alle ballate nord europee, dalle sfumature occitane al calore del tango argentino.

La direzione artistica di Voci e Volti è affidata ai componenti dell’Orchestra Multietnica MOM che accompagneranno gli artisti ospiti durante l’intera rassegna.

Il progetto nasce dall’esperienza pluriennale della Fondazione Dravelli in ambito interculturale.

I concerti sono tutti ad ingresso gratuito e si svolgeranno anche in caso di pioggia.

​PROSSIMI APPUNTAMENTI

Domenica 30 luglio, ore 21.00 – Duo Bottasso in concerto

Il Giardino delle Rose del Castello Reale, Piazza Baden Baden, 4 Moncalieri (TO)

Il Duo Bottasso ci porta nel mondo della musica OCCITANA, inserendolo in un coinvolgente spettacolo di WORLD MUSIC con composizioni proprie e reinterpretazioni di brani tradizionali. Il Duo è composto dai fratelli Simone (organetto) e Nicolò (violino), che interpretano repertori di musica tradizionale rendendoli vivi e attuali.

Il Duo è sempre alla ricerca di una mediazione tra la delicatezza sui propri strumenti e la dirompente energia che non manca mai ai due giovani musicisti: tutto questo unito dalla complicità propria di due fratelli legati dal desiderio di mantenere in costante evoluzione la tradizione della loro terra d’origine.

Nel 2014 esce il loro primo album Crescendo, realizzato con la collaborazione di numerosi ospiti tra cui Elena Ledda, Mauro Palmas, Gilson Silveira e Christian Thoma. Crescendo non rimanda solo alla terminologia musicale ma rispecchia anche la storia di due fratelli musicisti partiti dalla musica da ballo dell’area occitana d’Italia per inoltrarsi nei sentieri della nuova composizione e dell’improvvisazione. Il Duo partecipa attivamente in qualità di direttore e docenti al progetto orchestrale Folkestra&Folkoro.

 

Sabato 16 settembre, ore 21.00 – Oscar Doglio Sanchez in Aer Mundis

Abbazia di Santa Maria, Via Saluzzo, 72 Cavour (CN)

Le musiche di Aer Mundis sono scritte integralmente da Gian Giacomo Parigini, musicista e pittore che in occasione di questo concerto incontra il violoncellista Oscar Doglio Sanchez. La struttura della suite classica accoglie l’improvvisazione propria del jazz, rendendo questa serata interessante quanto imprevedibile.

Il Complesso Abbaziale, comprendente l’Abbazia Benedettina di Santa Maria e il Museo Archeologico di Caburrum, è situato nel Parco Naturale della Rocca di Cavour.

È prevista una visita guidata al complesso abbaziale ed al “Museo archeologico di Caburrum” a cura dell’Associazione Culturale Anno Mille. Per info e prenotazioni: 334.9774348lab@abbaziasantamaria.it

 

Comital, procedure per 140 licenziamenti

La Comital ha avviato le procedure di licenziamento per 140 lavoratori presso lo stabilimento di Volpiano. La notizia non è stata comunicata ufficialmente, ma  è previsto un incontro tra l’azienda e i rappresentanti sindacali. L’azienda, dal 2014 proprietà del gruppo francese Aedi, produce laminati di alluminio per l’industria farmaceutica e alimentare.

“B&b” e affittacamere, le nuove regole

Il  Piemonte ha una nuova legge  su “bed and breakfast, affittacamere, case vacanza, residenze di campagna e ostelli.

Il disegno di legge della Giunta è stato infatti approvato a maggioranza, martedì 27 luglio, con 21 voti favorevoli e 15 consiglieri che non hanno partecipato al voto. La nuova legge mira a riorganizzare questo modello di ospitalità, sempre più diffuso di pari passo con la costante crescita dei flussi turistici.

L’obiettivo principale della riforma – come ha avuto più volte modo di evidenziare l’assessora al Turismo Antonella Parigi –  è l’armonizzazione della normativa piemontese con quella nazionale e comunitaria vigente, riunendola in un unico corpo e aggiornando un’impostazione ormai obsoleta, in quanto l’ultima legge regionale di riferimento era la 31 del 1985. Una delle novità più rilevanti riguarda le strutture a conduzione famigliare, come “bed and breakfast”ed affittacamere, per le quali la nuova norma detta i confini entro cui possono essere gestite in forma non imprenditoriale: per i primi la soglia è fissata a tre camere, al di sopra delle quali sarà necessario disporre della partita Iva dedicata, con un limite massimo di sei stanze, oltre cui non si può essere annoverati in tale categoria; per gli affittacamere invece il servizio potrà essere esercitato in modo non imprenditoriale se svolto in forma occasionale e non continuativa e in non più di due appartamenti posti nello stesso stabile, con un massimo di tre camere e sei posti letto.

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È anche previsto l’inserimento della “country house” o residenza di campagna: dovranno essere ville padronali, casali o case coloniche ubicate in luoghi di valore naturalistico e paesaggistico, in centri sotto i diecimila abitanti, amministrate in forma imprenditoriale, non annesse a un’azienda agricola e non gestite da un imprenditore agricolo, con camere o con appartamenti con cucina fino ad un massimo di dieci posti letto. Un altro ambito di intervento sono poi le locazioni turistiche: l’affitto di una abitazione, per essere considerato attività ricettiva, dovrà disporre di servizi quali fornitura e cambio biancheria, ricevimento ospiti, assistenza in camera, in assenza dei quali verrà considerata attività di mera locazione abitativa. Si vogliono così contrastare forme irregolari di ospitalità, migliorando la sicurezza e includendo tali strutture nei meccanismi di rilevazione statistica e informativa, facendo emergere la reale portata del settore extralberghiero. Nella relazione di maggioranza, Elvio Rostagno (Pd)  ha voluto sottolineare come il settore turistico sia in continua espansione, per cui “si è incominciato al vedere le cose in maniera orizzontale e non più verticale toccando argomenti importanti come quello enogastronomico e culturale. La legge che era in vigore è parsa pertanto superata, visto che i tempi sono cambiati. Il turismo è cambiato, sempre più l’utenza vuole servirsi delle unità abitative piuttosto che degli alberghi. Gli emendamenti proposti dalla giunta vanno a correggere alcuni aspetti, adeguandoci alla legge della Regione Toscana, proprio per evitare eventuali impugnazioni”.

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La prima relazione di minoranza ha visto Gian Luca Vignale (Mns) ribadire la necessità di ragionare sul concetto di “un’offerta che la Regione Piemonte potrà dare pensando a più offerte turistiche proprio per venire incontro alle richieste dell’utenza. La montagna ha bisogno sempre più di posti letto, e noi rispetto ad altre realtà, abbiamo un gran numero di seconde case che possono essere affittate temporaneamente”. Siè poi soffermato sull’articolo 5, che tratta delle locazioni turistiche, anche dal punto di vista fiscale. Visto che i contenuti sono stati recepiti dal ddl, in Commissione Vignale aveva ritirato la sua proposta di legge n. 241 per disciplinare l’affitto temporaneo breve. La seconda relazione è stata quella di Francesca Frediani (M5S). “Il nostro apporto a questo ddl lo abbiamo fornito con i nostri emendamenti, che hanno riguardato soprattutto la distinzione tra attività imprenditoriale e non imprenditoriale. Avremmo voluto un sostegno più esplicito per il turismo sostenibile, e con questa legge siamo davanti ad  un piccolo passo per adeguare la legislazione regionale alla realtà di un turismo in continua evoluzione, favorita anche dalla tecnologia, se pensiamo al modo in cui sempre più turisti organizzano le vacanze in autonomia utilizzando le risorse della rete. Sicuramente la Regione avrebbe bisogno di un testo unico sul turismo. Quello che ci preoccupa, è il regolamento di attuazione, al quale sono demandati troppi argomenti. Chiediamo pertanto un confronto in Commissione  coinvolgendo tutte le realtà che operano sul territorio”. Il presidente della Commissione Turismo, Raffaele Gallo, ha espresso la propria soddisfazione per il lavoro svolto, che va a normare un settore turistico importante e in forte espansione come quello delle locazioni brevi.”Sin dall’ inizio abbiamo individuato il turismo come un asse importante della nostra azione di governo – ha affermato – È la terza volta che trattiamo il turismo in Aula, aggiornando importanti quadri normativi. La legge precedente era del 1985, oggi siamo qui a sottolineare soprattutto quello che mi pare lo scopo più importante, quello della semplificazione normativa”.

Nel dibattito generale e nell’esame dei complessivi ventinove articoli, sono intervenuti: Silvana Accossato (Articolo1), Mauro Campo, Paolo Mighetti e Frediani (M5S), Rostagno, Gallo e Daniele Valle (Pd) e Gilberto Pichetto (Fi). Nella dichiarazione di voto, Campo ha ribadito che essendo un’importantissima parte della materia demandata al regolamento attuativo, ci sia spazio in fase di stesura in Commissione per proporre delle modifiche, visto che il testo della legge non è più emendabile. Rostagno ha sottolineato come l’iter legislativo sia stato caratterizzato da un generale clima di condivisione. “L’economia non la si fa con le leggi, ma le leggi possono consentire un buon processo economico. Il nostro scopo è quello di incrementare l’offerta turistica in sinergia con altri settori. È certamente una legge che entra nel campo minato delle competenze, per cui si è cercato di trovare dei correttivi con gli emendamenti della Giunta che ci cautelano dal rischio di impugnative. Il turismo non è solo una crescita economica, ma anche di relazioni umane” ha concluso. Collegato al ddl, è stato anche approvato (sempre a maggioranza) l’ordine del giorno di Rostagno (Pd) per chiedere che venga avviata un’operazione di uniformazione-unificazione delle procedure relative alla comunicazione giornaliera alle Questure delle informazioni inerenti le persone alloggiate e alla trasmissione mensile alle Province dei dati sui flussi turistici, in modo da agevolare ulteriormente i gestori delle strutture ricettive.

MB – www.cr.piemonte.it

Polizia blocca funerale: forse l’uomo è stato ucciso

In ospedale, poco prima di morire, aveva scritto un messaggio ai suoi parenti:  “sono stato picchiato”. Ora la sorella del defunto chiede di far luce sulle ultime ore della vita dell’uomo, poichè sospetta sia stato ucciso. La squadra mobile di Torino ha così bloccato il funerale di Christian Fuentes Sanchez, peruviano di 40 anni trovato svenuto in strada venerdì notte e morto lunedì in ospedale. Sembra che l’uomo,  dopo essere stato a cena con amici in un locale peruviano, fosse andato in un bar di via Lauro Rossi, dove sarebbe scoppiato un litigio. La polizia ha acquisito i filmati delle telecamere della zona per capire cos’è successo e la Procura ha disposto l’autopsia per determinare la natura delle lesioni riscontrate sul corpo .
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G7 Torino – Locatelli (Prc-SE): contestiamo la parata di governi e padroni

“Mobilitiamoci per il diritto e la dignità del lavoro”

La scelta di fare a Torino il G7 dei Ministri dell’industria, della scienza e del lavoro ha il sapore di un affronto, di una provocazione. Proprio a Torino, una città piegata dalla disoccupazione e dall’impoverimento di massa, il luogo del delitto consumatosi con l’assunzione del modello Marchionne a modello di regolazione delle relazioni industriali. Dopo avere in tutti i modi  favorito un gigantesco processo di spoliazione di diritti, tutele, occupazione i governi si ritrovano  – per la precisione il summit degli odierni “sette grandi della Terra” si terrà nella fastosa reggia sabauda di Venaria Reale – formalmente per parlare di lavoro e industria, più precisamente per parlare  del ruolo che impresa e capitale devono avere nell’epoca della “rivoluzione digitale”, della “fabbrica intelligente”. Fuor di metafora governi, padroni, think thank vari si ritroveranno per discutere di innovazione tecnologica, di adeguamento delle forme di sfruttamento della forza lavoro, di nuove forme di accumulazione con l’idea – pia illusione – di trovare per questa via una qualche soluzione alla crisi globale di sistema. Contro le ricette di lorsignori bisogna che si levi la voce e la protesta dei molti contro i pochi, di chi vive il dramma della disoccupazione, di chi subisce il peso della precarietà, dei lavori poveri e sottopagati, della rimozione delle tutele sindacali. Va messo in campo un altro punto di vista rispetto alla logica del capitale, della speculazione finanziaria, dei profitti privati. Rifondazione Comunista partecipa ed è parte attiva del coordinamento che si è costituito in “assemblea cittadina”, un’assemblea plurale di associazioni, forze sociali e politiche, sindacali. Rifondazione Comunista preparerà la manifestazione “No G7” che si terrà a Torino con una campagna capillare di controinformazione e di mobilitazione per un piano di lavoro, un piano per il ripristino dei diritti dei lavoratori, la riduzione dell’orario di lavoro, il salario orario minimo e interventi redistributivi dei redditi bassi avendo come riferimento primo i luoghi dello sfruttamento, del lavoro, della precarietà, del disagio sociale presenti nel torinese.