Era molto noto nell’ambiente per le sue straordinarie qualità di bocciatore
Si chiamava Domenico Chiarle, ma tutti lo conoscevano come “Bugatti”. Nell’ambiente delle bocce era a dir poco famosissimo, una specie di leggenda. Era nato a Cafasse il 6 dicembre 1934. È stato un “bocciatore” di straordinario talento. Molti ambivano a giocare insieme a lui, tutti temevano di trovarselo contro, qualcuno barava per tentare di batterlo. Le bocce sono state sempre la sua grande passione e la sua vita. Nel suo “anno d’oro” ha vinto 54 gare consecutivamente. Tentava sempre di non salire di categoria, per non dover cedere punti agli avversari e quando lo passavano in categoria “B” si arrabbiava. Dava il meglio di sè quando era sotto pressione. Ha vinto sette pallini d’oro e un numero incalcolabile di premi minori, ma ha tenuto per sè soltanto qualche trofeo e poche coppe, preferiva lasciarli ai soci dato che non sapeva dove metterli. Di tutto ciò che ha vinto, ha conservato soltanto le medaglie di nessun valore in quanto “non di metallo prezioso” ma che tuttavia definiva come le più importanti dato che erano quelle dei campionati e che aveva appeso in casa in un medagliere imponente. Da qualche anno si era ritirato dalla vita sportiva ma come “selezionatore” era riuscito nella improbabile impresa di condurre la squadra di Cafasse alla finale dei campionati nazionali in Sardegna ed era davvero molto orgoglioso della targa che la comunità cafassese, con una cerimonia a sorpresa, gli ha consegnato per ringraziarlo. Se l’è portato via una di quelle perfide malattie. Eppure, nemmeno la malattia è riuscita a scalfirne il carattere e la forza. È andato via, quasi scivolato fuori, alle 20,57 di giovedì 27 luglio 2017 combattendo fino all’ultimo contro la malattia con lo stesso carattere che sfoderava sul campo da gioco. Ci sembra giusto ricordarne l’eccezionale abilità e la sua correttezza sportiva…
A nome di tutta la famiglia, Duilio Chiarle
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