Marzo 2017- Pagina 42

In Piemonte cresce la domanda di abitazioni

Nei primi due mesi del 2017 (+6,8%). Ma calano leggermente i prezzi (-1,3%)

 

Milano, 01 marzo 2017 – Secondo l’Osservatorio di Casa.it (www.casa.it) sul mercato immobiliare relativo ai primi due mesi dell’anno in corso, la ripresa del mercato residenziale in Piemonte è confermata dall’aumento della domanda di abitazioni (+6,8%), tuttavia si assiste a un leggero calo dei prezzi (-1,3%), con un valore medio di vendita al metro quadro pari a circa 1.580 euro. Il budget a disposizione delle famiglie per l’acquisto è di circa 126.400 euro.

Per quanto riguarda i prezzi delle abitazioni in offerta sul mercato, tra i capoluoghi registrano segno positivo Asti (+4,4%), Alessandria (+3,7%) e Vercelli (+1,5%). Nelle altre città i prezzi sono in calo solo a Novara (-3%) e Verbania (-1%) mentre restano sostanzialmente stabili a Torino (+0%), Biella (+0%) e Cuneo (-0,5%). Torino (2.350 /mq) è la città più cara, mentre Biella (1.200 /mq) la più economica. Nelle altre città, a Cuneo il costo è di 2.090 €/mq, a Verbania di 1.980 €/mq, ad Asti di 1.670 €/mq, a Novara di 1.600 €/mq, ad Alessandria di 1.400 €/mq e a Vercelli di 1.320 €/mq. Cosa accade sul fronte della domanda? Nei primi due mesi dell’anno in Piemonte la domanda è cresciuta in tutte le città della regione (+6,8%), seppure con valori variabili. Le più dinamiche risultano Asti (+6,8%), Biella (+6,3%) e Novara (+6,2%). Seguono Alessandria (+5,9%), Torino (+5,5%), Verbania (+4,9%), Cuneo (+4,6%) e Vercelli (+4,1%).

Quali sono le previsioni per il I semestre del 2017?

“Il costante aumento della domanda rilevato in regione è un indicatore importante che conferma la ripresa in atto del mercato immobiliare – afferma Luca Rossetto, General Manager di Casa.it -. Un più facile accesso al credito concesso dalle banche e i tassi ai minimi hanno sicuramente contribuito a dare nuova linfa al settore e a risvegliare il desiderio delle famiglie ad acquistare una nuova abitazione. I dati positivi dei primi due mesi di quest’anno confermano che la spinta propulsiva della domanda manterrà vivace il mercato delle compravendite in Piemonte anche per tutta la prima parte dell’anno.”

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Casa.it: andamento dei prezzi e della domanda di abitazioni nelle città capoluogo di provincia della regione

PIEMONTE
Capoluoghi di Provincia Variazione % della Domanda Febb.’17/Febb.’16 Prezzo medio di vendita (€/mq)  – Febbraio 2017 Variazione % prezzo medio di vendita  – Febb.’17/Febb.’16 Budget medio *
Asti 6,8 1.670 4,4% 133.600
Biella 6,3 1.200 0,0% 96.000
Novara 6,2 1.600 -3,0% 128.000
Alessandria 5,9 1.400 3,7% 112.000
Torino 5,5 2.350 0,0% 188.000
Verbania 4,9 1.980 -1,0% 158.400
Cuneo 4,6 2.090 -0,5% 167.200
Vercelli 4,1 1.320 1,5% 105.600
DATO REGIONALE ** 6,8 1.580 -1,3% 126.400
Centro Studi Casa.it

* Budget Medio: dato calcolato sull’acquisto di una abitazione di 80 mq.

Incisori olandesi del Seicento alla Sabauda

 Musei Reali 8 novembre 2016 – 17 aprile 2017

Il “secolo d’oro” delle incisioni raccontato attraverso le opere dei grandi maestri olandesi raccolte nelle collezioni della Galleria Sabauda: le acqueforti di Rembrandt, Both, Waterloo, Du Jardin, Berchem, van Ostade e altri ancora sono le protagoniste della mostra L’occhio fedele. Incisori olandesi del Seicento, a cura di Giorgio Careddu, che si svolge presso i Musei Reali di Torino da martedì 8 novembre 2016 fino a domenica 26 febbraio 2017. Un’esposizione che mira a dare spazio le straordinarie collezioni dei Musei Reali, spesso poco conosciute al grande pubblico, e ora oggetto di attività di valorizzazione specifiche. L’arte olandese del Seicento è conosciuta come “il secolo d’oro” per la grandezza e l’abbondanza della produzione figurativa che accompagna l’ascesa della giovane repubblica dei Paesi Bassi settentrionali. Con il distacco dalle provincie fiamminghe dominate dalla Spagna (1585), in Olanda prende vita un mercato artistico sostenuto dal ceto borghese, per lo più dedito al commercio, intraprendente, colto e amante dell’arte. Le incisioni a stampa hanno in questo periodo un campo di diffusione molto vario: calendari, libri illustrati, vedute di città, paesi, castelli, navi, costumi, ritratti e riproduzioni di dipinti celebri, stemmi e fregi. La mostra presenta 32 fogli tratti dalla collezione della Galleria Sabauda, che documentano alcuni dei generi più diffusi, ma anche la capacità di osservazione e di descrizione attenta della realtà, ciò che un grande scienziato inglese del tempo, Robert Hooke (1635-1703) definì il frutto di “una Mano schietta e un Occhio fedele”.

Il percorso si sviluppa in quattro tappe:

 

  1. Il paesaggio: Rembrandt van Rijn e Jacob van Ruisdael

La pittura olandese del Seicento è ricca e varia nell’osservazione della realtà, domestica e accattivante nei suoi soggetti. È qui che il genere del paesaggio si afferma come visione pura, come restituzione fedele di un frammento di mondo reale, senza commistioni con soggetti narrativi derivati dalla religione, dal mito o dalla storia. Guardando le vedute di Rembrandt, sentiamo che lo spazio rappresentato potrebbe continuare all’infinito, placidamente sereno come in un qualsiasi giorno. L’attenzione di Ruisdael si posa invece sulla descrizione degli alberi e delle nuvole, che avvolgono come onde inquiete la silente vita degli uomini.

 

  1. Scene di vita: Adriaen van Ostade

Le case e le taverne sono un soggetto molto frequente nella pittura olandese del Seicento. Lo sguardo si appunta su momenti di vita familiare, su musici o viandanti, o anche su piccole scene aneddotiche di ubriachi e di prostitute. Sempre, le piccole azioni quotidiane degli uomini si accompagnano alla descrizione accurata del mondo che li circonda, fatto di innumerevoli oggetti d’uso e anche di animali raffigurati nei loro peculiari momenti di vita, come un maiale che si abbandona al sonno nel sole.

 

  1. La campagna di Paulus Potter

Pittore di paesaggi e di animali, Potter lavorò ad Amsterdam, dove morì a soli ventinove anni. La sua opera più celebre è Il toro (1647), esposto al museo Mauritshuis dell’Aia. Un dipinto di grandi dimensioni, dove l’artista mette a frutto anni di studi e di ricognizioni intorno al mondo animale. Le sue mucche, affacciate sugli orizzonti di una placida campagna, documentano la cura dell’arte olandese per la descrizione del reale, ma suggeriscono anche un’atmosfera sognante e sospesa, una sorta emblematica meditazione sul mondo, attraverso lo sguardo delle sue creature più umili.

 

  1. Gli animali

La raffigurazione di mucche, cavalli, asini, pecore e cani costituisce un filone particolarmente apprezzato della pittura olandese del Seicento e uno dei modi con cui gli artisti documentano la varietà del creato, attenti a riportare lepeculiarità delle razze ela diversità delle posture.

 

 

La visita de L’occhio fedele. Incisori olandesi del Seicento è inclusa nel biglietto dei Musei Reali.

 

Venaria, fuga da “Turismo Torino”. La città della Reggia abbandona il consorzio

E’ stato un fulmine a ciel sereno:  Venaria reale,  la città dove ha sede la più grande macchina da turismo del Piemonte, la Reggia, se n’è andata da Turismo Torino, il consorzio che si occupa della  promozione turistica del territorio metropolitano.  il Comune a guida pentastellata ha deciso di andarsene perchè, dice il sindaco Roberto Falcone “non abbiamo ottenuto alcun riscontro. E poi la reggia è un ente autonomo”. Ed è subito polemica politica. Una scelta immotivata, dice l’ex assessore di Torino, Enzo Lavolta, Pd. L’attuale assessore Alberto Sacco fa sapere dalle colonne de La Stampa, che il Comune di Torino non seguirà certo Venaria e resterà nel consorzio turistico. Il più duro è il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Civico, Osvaldo Napoli: “Nelle politiche di promozione del territorio la regìa spetta alla sindaca di Torino, che è anche prima cittadina della Città metropolitana: che cosa pensa di fare Chiara Appendino? Deciderà di ‘richiamare all’ordine’ il sindaco di Venaria, Falcone, che appartiene allo stesso schieramento politico della sindaca e che ha già molti problemi in seno alla sua maggioranza? E’ necessario che il capoluogo faccia sentire il suo peso e la sua autorevolezza, se non si vuole rischiare di sgretolare le strategie di promozione turistica che stanno dando buoni risultati”.

Che cos’è la libertà di Religione?

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La Chiesa di Scientology di Torino annuncia una nuova importante pubblicazione online

 

 La Chiesa di Scientology di Torino rende nota la disponibilità gratuita di una nuova importante pubblicazione intitolata “Che cos’è la libertà di Religione? – conoscete i vostri diritti“.

Dalla persecuzione delle minoranze religiose ai problemi che ruotano attorno al culto religioso,

alle credenze, ai riti, all’espressione, all’associazione, all’abbigliamento, ai simboli, all’istruzione,

alle iscrizioni e alla discriminazione sul posto di lavoro, le questioni sulla libertà di religione hanno

raggiunto un posto di rilievo nelle testate mondiali. Eppure molte persone non capiscono quali diritti ricadano sotto l’ambito della libertà di religione o credo oppure cosa significhi in realtà il termine. Questa pubblicazione è stata realizzata per facilitare la comprensione del diritto alla libertà di religione o credo e del suo significato come parte dei principi dei diritti umani universali e delle leggi internazionali sui diritti umani. Il fatto “Che tutti gli uomini abbiano il diritto inalienabile di scegliere e professare le proprie pratiche religiose” è uno dei punti trattati nel Credo di Scientology, scritto nel 18 febbraio 1954 dal L. Ron Hubbard.  Questa pubblicazione quindi è un servizio di pubblica utilità a favore di tutte le forme di religiosità e di credo, nel rispetto dei trattati e delle leggi vigenti a livello locale, nazionale e internazionale.

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    E’ possibile scaricarla gratuitamente in Italiano dal seguente link http://www.scientologyreligion.org/religious-freedom/what-is-freedom-of-religion/

ATC, VIGNALE (MNS): BISOGNA BLOCCARE I CONGUAGLI

Sospendere i conguagli da migliaia di euro pervenuti ai condomini dell’Atc almeno finchè non siano stati verificati gli importi. Questo in sintesi l’impegno dell’emendamento al ddl n.229 presentato  da Gian Luca Vignale, consigliere del neo costituito gruppo regionale Movimento Nazionale per la Sovranità. Ha spiegato Vignale : “abbiamo organizzato una manifestazione davanti al Consiglio Regionale per bloccare maxi cartelle, molte delle quali errate, di migliaia di euro pervenute ai residenti delle case Atc. Un primo risultato l’abbiamo raggiunto: l’assessore si è di fatto reso disponibile ad incontrare i vertici dell’Atc, ma per tutelare le famiglie più degli incontri servono i fatti”. “ Per questo motivo – continua – chiediamo la sospensione dei pagamento fino alle verifica degli importi richiesti da parte della Commissione utenza che per legge avrebbe già dovuto esser costituita”. “ Inoltre chiediamo che venga rispettata la normativa regionale – prosegue Vignale –   che obbliga l’Atc a dotare ciascun alloggio di strumenti di telelettura informatizzata ed elettronica. Ancora oggi, nonostante i residenti degli alloggi popolari non sanno quali consumi pagano”. “ L’augurio – conclude Vignale – è che il Consiglio Regionale si renda conto che sostenere il diritto alla casa significhi garantire anche trasparenza e qualità degli alloggi e che si renda disponibile, proprio mentre si propone il voto di una legge sulla morosità colpevole, a tutelare le tante famiglie che a fatica riescono a pagare gli affitti e le spese Atc

Piemonte Movie gLocal Film Festival

La rassegna, giunta alla 16a edizione, è realizzata con il riconoscimento della Direzione Generale Cinema MIBACT, con Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, Fondazione Crt, Film Commission Torino Piemonte, Museo Nazionale del Cinema e Torino Film Festival  e si terrà dall’8 al 12 marzo al Cinema Massimo (Via Verdi 18)

 16a edizione porta con sé due importanti novità: per la prima volta l’intera manifestazione si terrà al Cinema Massimo (Via Verdi 18), principale luogo festivaliero della città; inoltre ha preso vita sotto una nuova direzione artistica, quella di Gabriele Diverio. Aria nuova per un festival che mantiene le radici salde sul territorio con il suo spirito glocal e indipendente, fatto di relazioni costruite negli anni e stimoli raccolti dalle diverse realtà cinematografiche che in Piemonte operano e che vengono restituiti al pubblico nei 5 giorni di festival e nei 53 film in programma, di cui 4 presentati in anteprima assoluta, 5 in anteprima regionale e 1 in anteprima nazionale.

Un festival che parte con l’anteprima nazionale del documentario Ninna Nanna Prigioniera di Rossella Schillaci; passa per i documentari e i cortometraggi in gara nelle sezioni Panoramica Doc e Spazio Piemonte per aggiudicarsi il titolo di migliore prodotto cinematografico – documentaristico e in forma breve – dell’anno passato; e conduce fino agli omaggi a due autori che hanno fatto la storia del nostro cinema, il regista torinese recentemente scomparso Corrado Farina e il Carlo Ausino di Torino violenta, film che quest’anno compie 40 anni dall’uscita in sala e che ci darà l’occasione per spingerci in altre città ‘violente’ con la rassegna Guardie & Ladri Poliziottesco all’italiana. Il gLocal Film Festival farà poi tappa tra festival gemellati come Skepto, Seeyousound, il neonato Alessandria Film Festival e realtà cinematografiche con cui collaboriamo da anni come La Danza in 1 minuto, O.D.S. e ci porterà fino alla chiusura con il lungometraggio in anteprima regionale Babylon Sisters di Gigi Roccati; il tutto come sempre lungo il fil rouge del Piemonte e sotto la nuova direzione artistica di Gabriele Diverio. Inoltre il gLocal Film Festival ospiterà la Masterclass di scrittura per cinema e tv tenuta dallo sceneggiatore Nicola Guaglianone, autore tra gli altri di Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, diIndivisibili di Edoardo De Angelis e della serie Suburra prodotta da Netflix.

Come a Milano: palme in piazza Castello? I lettori dicono No

Le palme della catena di caffetterie americana Starbucks Coffee posizionate (e bruciate dai vandali) in piazza Duomo a Milano hanno suscitato un ampio dibattito. E se dovessero essere collocate anche a Torino – magari in piazza Castello – i torinesi sarebbero d’accordo? I commenti dei lettori sulla nostra pagina Facebook sono stati praticamente tutti contrari Tranne quello di Roberto Baima Poma, che fornisce motivazioni concrete.  Eccone alcuni:

 

 
Roberto Baima Poma
Roberto Baima Poma Forse non avete notato che nei giardini di molti condomini ci sono palme di vario tipo, e nei giardini delle ville anche. Sapete perché? Dimostra il legame secolare con la Liguria, con i fiori della Liguria e con le sue piante. Non so a Milano, ma a Torino fanno parte del paesaggio.

 

Luca LD
Luca LD Mai nella vita, lasciatelo pure a Milano. Già per il fatto che han deciso di metterlo (e metterlo lì) vuol dire che se lo meritano. Poi le Palme nel centro storico sono come il pesce ratto di Filini : può piacere o non piacere. A me non piacciono.

 

Michele Moscaritolo
Michele Moscaritolo No Torino è meravigliosa così

 

Angela Torazza
Angela Torazza Ma non scherzare lo toglierei anche a Milano

 

Raffaella Schiavi
Raffaella Schiavi Assolutamente no

 

Carmen Russo
Carmen Russo Assolutamente NO!!!!! E poi scusate dove, p.zza Castello, p.zza S Carlo, p.zza Vittorio???? Ma x favore

 

Mara Cavazzana
Mara Cavazzana Ma anche no!!!!!

 

Rosanna Saracco
Rosanna Saracco Neanche per sogno!!

 

Camusso Cristina
Camusso Cristina No grazie

 

Daniela Guaraldo
Daniela Guaraldo Forse avrebbero dovuto chiedere anche ai milanesi

Un laboratorio di cinema e teatro per imparare l’Italiano

Parole, gestualità ed immagini per capirsi meglio ed integrarsi: ecco l’anima della campagna di crowdfunding lanciata dalla Fondazione TPE (Teatro Piemonte Europa) per realizzare corsi di teatro per stranieri, con il sostegno di Fondazione Sviluppo e Crescita Crt.

Dal 22 febbraio, per i prossimi 40 giorni, è online la raccolta fondi sulla piattaforma Eppela (prima piattaforma italiana di crowdfunding reward based) per dare vita a 10 lezioni-laboratorio di lingua italiana e tecniche teatrali e cinematografiche rivolte a giovani cittadini stranieri, di età compresa tra 16-20 anni. Si svolgeranno al Teatro Astra di Torino durante la stagione autunnale e invernale 2017.

Obiettivo economico è raccogliere 10mila euro; se metà della cifra arriverà dal web, ovvero da tutti voi con le vostre offerte, allora scatterà il cofinanziamento da parte di Fondazione Crescita e sviluppo Crt. E i fondi saranno utilizzati per gestire ed organizzare il progetto e retribuire insegnanti e tecnici.

L’integrazione culturale come gioco da ragazzi: così è concepita dalla Fondazione TPE che gestisce il Teatro Astra a Torino, ma guarda lontano, ben oltre le barriere dei confini. Per chi non vede di buon occhio Donald Trump che oltreoceano imperversa con muri e ingressi off limits, iniziative piccole ma importanti come questa possono rivelarsi utili tasselli utili sulla via dell’ integrazione.

 

Il corso gratuito, previsto per un massimo di 20 partecipanti, sarà proposto al Teatro Astra, articolato in 10 incontri settimanali della durata di circa 2 ore, tenuti dagli artisti e registi Gianluca e Massimiliano De Serio e da altri professionisti de Il Piccolo Cinema. L’approccio didattico sarà decisamente innovativo perché agli studenti verranno proposte situazioni di vita quotidiana -dal fare la spesa al salire sui mezzi pubblici, da come   usufruire dei servizi dell’anagrafe a quelli ospedalieri- tutti momenti che verranno teatralizzati grazie alla sperimentazione in scena e al racconto di quanto appreso.

Poi c’è un’altra valenza del progetto che mira ad allargare e diversificare il pubblico. Troppo spesso infatti si rinuncia a promuovere l’accesso dei cittadini stranieri agli eventi culturali. La Fondazione invece è convinta che la crescita della collettività   passi anche attraverso la sensibilizzazione e l’avvicinamento degli stranieri al meraviglioso mondo teatrale.

Nata nel marzo 2007, la Fondazione Teatro Piemonte Europa è stata riconosciuta di rilevante interesse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’idea di fondo è quella di creare un polo teatrale alternativo, in cui produrre e portare in scena spettacoli che travalichino le frontiere, in dialogo costante con altri centri di cultura teatrale a livello europeo. Tra i fiori all’occhiello della Fondazione c’è il Festival Teatro a Corte che porta spettacoli dal vivo   e creatività contemporanea nella splendida e storica cornice nelle residenze sabaude (Reggia di Venaria Reale e nei Castelli di Rivoli, Agliè e Racconigi).Ed un altro punto d’orgoglio è la Stagione Teatrale, dapprima alla Cavallerizza Reale e dal 2009 al Teatro Astra durante tutto l’anno. Tra i docenti anche Gianluca e Massimiliano De Seri che lavorano insieme dal 1999. In collaborazione hanno prodotto vari film brevi e documentari, presentati nei principali festival di cinema nazionali ed internazionali, vincitori di vari premi e riconoscimenti. Dal 2005 partecipano con film e videoinstallazioni a diverse mostre personali e collettive. Mentre a partire dal 2015 si sono dedicati alla regia e scrittura teatrale ed hanno realizzato spettacoli ospitati nei festival internazionali Teatro a Corte e Festival delle Colline. Insegnano all’Università degli   studi di Torino e alla NABA (Nuova Accademia di belle arti) di Milano. Il loro ultimo documentario lungometraggio “I ricordi del fiume” è stati presentato nella Selezione ufficiale alla 72° Mostra del Cinema di Venezia.

 

Laura Goria

Dna sulla cacca dei cani per multare il proprietario

Sarà l’esame del Dna sugli escrementi dei cani ad individuare e di conseguenza far multare i proprietari. L’iniziativa è del Comune di Domodossola, dove è partita la campagna di sensibilizzazione contro i maleducati avviata dal sindaco, Lucio Pizzi. Il primo cittadino ha convocato il Comitato di direzione del Comune, formato dai dirigenti comunali e dal comandante della Polizia Municipale,  per contrastare  sporcizia e decadimento della città. All’ordine del giorno tutti i temi del degrado urbano, dalle deiezioni dei cani ai mozziconi di sigarette gettati a  terra, dai rifiuti abbandonati fuori dai cestini ai muri coperti di scritte , agli adesivi appiccicati sui lampioni .

Avvocato torinese ruba borsa da 1200 euro, le telecamere lo incastrano

Un avvocato torinese, M.S. di 38 anni è tornato nel negozio San Carlo, nell’omonima piazza centralissima, dove pochi giorni prima aveva rubato una borsa  Celine da 1.200 euro. Le commesse hanno  riconosciuto l’uomo, elegante e con i capelli ossigenati, e hanno chiamato i carabinieri. L’avvocato è stato incastrato dalle telecamere a circuito chiuso del  negozio dove era stato commesso il furto. Il legale ha cercato di giustificarsi  dicendo di essere tornato per pagare ciò che aveva rubato per “un regalo alla mamma che compiva gli anni”. Ma la versione  non ha convinto gli inquirenti,  perché la borsa è stata trovata a casa di un amico dell’avvocato, durante una perquisizione ordinata dal pm, Antonio Rinaudo.